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sabato 14 febbraio 2009

MOU SHOW:"NON FIRMO PER IL PARI E MAICON CI SARA'"


Recupero lampo di Maicon. Il terzino destro brasiliano dell'Inter si è allenato col gruppo. C'è la conferma - dopo lo spavento di ieri per il problema muscolare che lo aveva fermato - che è convocato e che si valuterà pochi minuti prima dell'inizio del derby se addirittura potrà scendere in campo dall'inizio. Siparietto del tecnico in conferenza stampa sulla formazione: "Ve la do tutta, poi però tutti a casa, non rispondo ad altre domande". Poi, più seriamente: "Non ho dubbi per i titolari, non mi interessa come giocherà il Milan. I dubbi li ho per la panchina, lì dovrò riflettere su come si prospetta la partita, per questo ho convocato tutti i disponibili. Non firmo per il pari, ma ciò che veramente conta è vincere il campionato, non il derby. La differenza con l'andata? Che la fine del campionato è più vicina, si gioca con un occhio alla matematica".
POCHE PALLE GOL - E c'è comunque la sconfitta nel derby d’andata da riscattare. "Dovremo segnare quando ci sarà l’opportunità, perché in partite così equilibrate non è facile avere tante palle gol, e allora la percentuale di efficacia deve essere molto alta" ha detto ancora Mourinho. "E poi una squadra che difende molto bene non può prendere un gol come all’andata in transizione, con Ronaldinho solo contro cinque difensori. Questa è una una partita che esige grandissima concentrazione difensiva in tutti i dettagli, perché la differenza di solito è minima".
VITTORIA FINALE - Poi Mourinho mette pressione anche sugli altri: "Io sono convinto di vincere questo campionato. Ma ci sono comunque delle grandi difficoltà da superare in ogni partita. È un cammino difficile e si possono perdere punti facilmente. Il Milan, la Juve e la Roma sono le squadre più forti, ma anche tutte le altre diventano un problema al momento di affrontare l'Inter: aspettano la prima della classe per metterla in difficoltà. Non è un campionato così lineare come qualcuno dice. Non è solo l'Inter che può perdere questo scudetto".
SUI MILANISTI - "Non rispondo a quanto ha detto Ancelotti in una recente intervista - ha poi sbottato il tecnico dell'Inter - ognuno come allenatore fa quello che vuole. Io non critico il suo modo di lavorare, lui può dire quello che vuole del mio. Io non perdo tempo a pensare alle sue caratteristiche come tecnico, se lui vuole farlo con me è un problema suo. Rispetto la sua carriera, ma lui è lui e io sono io. Lui forse è meglio di me in qualcosa e io forse sono meglio di lui in altro. Entrambi comunque siamo due allenatori importanti. Per il resto non so perché negli ultimi anni l'Inter ha vinto di più in Italia e il Milan in Europa. Io penso, lo ripeto, che solo la migliore squadra vince il campionato, mentre non sempre è la migliore quella che vince la Champions League. Comunque, chi vince la Champions è sicuramente una grande squadra". Poi sulle parole di Adriano Galliani. "Nessun commento. Ho detto una verità sul Milan e basta. Mi piace, mi piacciono molti giocatori rossoneri, ma il Milan è a -8".

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