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domenica 23 maggio 2010

APOTEOSI INTER



La magica notte del "Bernabeu" finisce nel modo più bello per l'Inter che batte 2-0 il Bayern Monaco e conquista la Champions League. I nerazzurri tornano campioni d'Europa dopo 45 anni e lo fanno con una prova di gioco e carattere, coronata da una bellissima doppietta dell'uomo dei 'tituli': Diego Milito. In gol in finale di Coppa Italia e nell'ultima in campionato, il 'Principe' si conferma nella finalissima di Madrid e, con una rete per tempo, incorona per la terza volta l'Inter con la Coppa più bella e prestigiosa, conquistando così la sospirata "tripletta". Un successo firmato, ovviamente, anche da Mourinho, che non sbaglia una mossa, e lascia poco o nulla al suo ex maestro Van Gaal e dal presidente Moratti, che ha costruito col portoghese una squadra irresistibile.

MILITO-GOL - Per la finalissima di Madrid, Mourinho conferma lo schieramento con Pandev dal primo minuto insieme ad Eto, Sneijder e Milito. A centrocampo Zanetti affianca Cambiasso. L'Inter parte bene e, nei primi minuti, cerca subito di fare la partita. La difesa del Bayern, infatti, regala qualche incertezza, e gli attaccanti nerazzurri provano ad approfittarne. Dalla cintola in su, però, i tedeschi riescono a farsi sentire, in particolare con Robben. L'olandese è spesso imprendibile, e Chivu rimedia il primo giallo per i nerazzurri nel tentativo di fermarlo. Il primo pericolo, però, arriva con Sneijder che su punizione chiama Butt agli straordinari. Il Bayern prova a replicare con Olic e Robben, ma Julio Cesar non corre grossi rischi. Il portiere brasiliano è, invece, protagonista al 35' del vantaggio interista. Il suo rinvio viene spizzato da Milito per Sneijder che serve di nuovo per l'argentino, bravissimo a 'fintare' il tiro per poi superare Butt per l'1-0 che chiude il primo tempo.

PERICOLO BAYERN - Subito emozioni in avvio di ripresa. Il Bayern va vicinissimo al pareggio con una triangolazione al limite dell'area conclusa da Mueller con tiro rasotterra sul quale si supera Julio Cesar. Immediata la risposta dell'Inter ancora trascinata da Milito che appoggia per Pandev. La conclusione del macedone viene deviata in corner da Butt. Il ritmo si alza, e la gara diventa decisamente più spettacolare. Ci riprova il Bayern questa volta con Altintop che sfiora il palo. Replica l'Inter con una punizione di Sneijder di poco alta. Col passare dei minuti si alza la pressione da parte della formazione di Van Gaal che si rende particolarmente pericolosa in particolare con una conclusione che Cambiasso respinge quasi sulla linea. Nel Bayern entra Klose per Altintop, mentre Mourinho decide di cambiare, con Stankovic che entra per Chivu.

DOPPIO 'PRINCIPE' - Le forze fresche servono all'Inter ma, soprattutto, serve Milito. Il 'Principe' è in stato di grazia e al 71', appprofittando di un rimpallo, si invola verso l'area avversaria e regala il raddoppio ai nerazzurri con un gol "d'autore": finta, controfinta, e diagonale vincente. E' la rete che, di fatto, chiude la partita. Il Bayern, infatti, prova a riversarsi nell'area avversaria, ma la difesa nerazzurra regala pochissimi varchi e anche le invenzioni di Robben vengono neutralizzate. Mourinho poi, rinforza la squadra prima con Muntari per Pandev e poi con Materazzi nel finale, per una festa che, così, è di tutta quanta l'Inter.

BAYERN MONACO - INTER 0-2

sabato 22 maggio 2010

FC BAYERN MUNCHEN - FC INTERNAZIONALE MILANO (live) ore 20.45 in HD

Hanno già arricchito la propria bacheca con la vittoria del rispettivo scudetto e della Coppa nazionale, ma stasera nel mitico Santiago Bernabeu di MadridInter e Bayern Monaco cercheranno di conquistare il 'Triplete'. Nella notte madrilena infatti c'è in palio la Champions League, il trofeo dalle "grandi orecchie" più ambito al mondo.

L'Inter non vince il trofeo da ben 45 anni ovvero dal 1965 quando i nerazzurri del presidente Angelo Moratti superarano il Benfica per 1-0 a San Siro. L'ultima finale risale invece al 1972 quando fu l'Ajax di Cruijff ad infrangere i sogni di vittoria della compagine milanese. Per il Bayern invee l'appuntamento con la vittoria risale ad 9 anni fa quando al Meazza superarono il Valencia ai calci di rigore. Nel complesso, l'Inter è alla sua quarta finalissima (2 vinte e 2 perse) di Coppa campioni/Champions league; il Bayern è alla settima (4 vinte e 3 perse). Per l'Italia potrebbe essere la 12ma volta che si aggiudica il trofeo; per la Germania la settima.

La gara è inutile negarlo è importante anche ai fini della classifica Ranking Uefa. Se i tedeschi dovessero vincere, infatti sicuramente l'Italia ridurrebbe da 4 a 3 le squadre per la Champions League nel 2011-12, invece se fosse l'Inter a trionfare (durante i tempi regolamentari), l'Italia riuscirebbe a mantenere le quattro formazioni in Champions per un'altra stagione.

La vigilia della gara è vissuta principalmente dalle conferenze stampa dei due tecnici Josè Mourinho e Louis Van Gaal tenutesi presso lo Stadio Bernabeu:

Il primo a parlare è stato l'olandese che è rimasto impressionato da quello che il suo ex protetto (Mourinho era il suo assistente una decina di anni fa) ha fatto contro Chelsea e Barcelona per arrivare fino a Madrid: "Chelsea e Barcellona sono su un altro livello", ha detto Van Gaal. "Ma un allenatore deve cercare un modo per vincere. Mourinho lo ha fatto, con la tattica. Ma anche i giocatori devono essere convinti. E' questa l'arte dell'allenare e lui è molto bravo in questo. "La mia filosofia è sempre quella di attaccare. Mourinho è più difensivista ma ha giocatori che possono decidere una partita"".

Con il sole splendente sul Bernabéu, Van Gaal si è mostrato rilassato e ha scherzato con i giornalisti presenti. Alla domanda se Mourinho sia il miglior allenatore della sua generazione ha risposto con il pallottoliere alla mano: "Ha dieci anni meno di me, quindi se parlate di quella generazione allora sì, avete ragione". La pressione, però sotto sotto sta crescendo. "Dobbiamo concentrarci e sarà molto difficile", ha detto. "Pensate solo a quanta attenzione ci danno i media".

A seguire ad intervenire è toccato alla delegazione interista guidata da misterMourinho: "Domani mattina mi sveglierò e dirò 'Urca, tra qualche ora gioco la finale di Champions!', il cuore batterà un po' più veloce, la temperatura del corpo si alzerà un pochino". "Poi sarà un giorno in cui si lavora ancora, si prepara la partita, si arriva allo stadio un paio d'ore prima e quando esco dal pullman finisce tutto: inizia quello che mi piace, sarò nel mio habitat naturale senza pressione e senza tensione".

Nessun peso sulle spalle: "Per me la finale di Champions se è la prima, la quinta, se l'ultima vinta fosse stata l'anno scorso o un secolo fa non fa differenza", ha detto senza tentennamenti. "Una finale di Champions League è una finale di Champions League. Il clima, l’atmosfera, sono le stesse. Per i tifosi magari è diverso perché la maggior parte di loro non era ancora al mondo quando l’Inter ha giocato l’ultima finale. Ma non credo sia una responsabilità maggiore per noi".

Potrebbe diventare il terzo allenatore a vincere questa competizione con due club diversi, avendo trionfato nel 2004 con il Porto, ma alla vigilia della sfida del Santiago Bernabéu Mourinho sfodera un'umiltà nuova: "E' la partita più importante della mia carriera. E' sempre la prossima partita che si gioca quella che deve essere la più importante, anche se si gioca in campionato con il Livorno", ha assicurato. "Questa è la partita che può dare il titolo più importante per club. L'Inter è arrivata qui giocando come squadra e lo faremo anche domani. Siamo una squadra con delle stelle, ma che non si comportano come stelle, e la Champions è l’Eldorado".

Luogo dello storico incontro sarà lo stadio di Madrid che in passato ha già ospitato tre finali di Coppa dei Campioni "La cosa più importante è che sono stato tre anni a lavorare con Van Gaal. La mia casa e la sua casa distavano 50 metri e si lavorava per 24 ore al giorno. Abbiamo avuto un rapporto per me veramente speciale, anche perché io prima lavoravo con un altro allenatore, lui è arrivato al club e non era da tutti aver fiducia del collaboratore di un altro, lavorarci insieme e darmi la responsabilità che avevo. Non dimentico i tempi e la persona, che con me è stato fantastica".

LE PROBABILI FORMAZIONI DI BAYERN MONACO - INTER

Champions League Finale: Bayern Monaco-Inter, Rai1, SKY Sport, Mediaset PremiumBAYERN MONACO (4-2-3-1): 22 Butt, 21 Lahm, 5 Van Buyten, 6 Demichelis, 28 Badsturber, 17 Van Bommel, 31 Schweinsteiger, 10 Robben, 25 Muller, 8 Altintop, 11 Olic. (1 Rensing, 26 Contento, 27 Alaba, 23 Pranic, 44 Tymoshchuk, 18 Klose, 33 Gomez): All. Louis Van Gaal.

Champions League Finale: Bayern Monaco-Inter, Rai1, SKY Sport, Mediaset PremiumINTER (4-2-3-1): 12 Julio Cesar, 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 26 Chivu, 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 27 Pandev, 10 Snejider, 9 Etòo, 22 Milito. (1 Toldo, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 5 Stankovic, 11 Muntari, 17 Mariga, 45 Balotelli). All. Josè Mourinho

ARBITRO: Howard Webb, 38enne olandese originario di Rotherham. Al “Bernabeu” sarà coadiuvato dai connazionali Michael Mullarkey e Darren Cann, e inglese sarà anche il quarto uomo, Martin Atkinson. Negli ultimi anni, Howard Webb ha compiuto grandi progressi in Inghilterra, dove ha diretto la finale di Coppa di Lega 2006/07 e la finale di FA Cup 2008/09, entrambe vinte dal Chelsea. La gara della seconda giornata del torneo 2006/07 è stata la sua prima nella fase principale di UEFA Champions League dopo le ottime prestazioni al Campionato Europeo Under 21 UEFA in Portogallo.

Ex agente di polizia con l'hobby del fitness, Webb vanta già una lunga carriera e ha iniziato ad arbitrare a 18 anni sotto la spinta del padre. Nel 2005 ha diretto la gara di FA Community Shield 2005 tra Chelsea FC e Arsenal FC, mentre a novembre dello stesso hanno ha ricevuto il primo incarico internazionale, l'incontro tra Irlanda del Nord e Portogallo (1-1). Dopo aver diretto cinque partite di qualificazione, Webb ha arbitrato due gare a UEFA EURO 2008™. Nel 2008/09 ha diretto la semifinale di andata di Coppa UEFA tra Werder Bremen e Hamburger SV e la stagione successiva è diventato ilquinto arbitro inglese designato a dirigere una finale di UEFA Champions League in occasione della sfida di Madrid tra FC Bayern München ed FC Internazionale Milano.

Le statistiche e i precedenti della gara: Questa è la quinta partita tra Bayern e Inter e la più recente risale alla fase a gironi di UEFA Champions League 2006/07. Il pareggio di Patrick Vieira nel recupero aveva dato all’Interil pareggio per 1-1 a Monaco il 5 dicembre 2006, pareggiando i conti con la rete al 62’ di Roy Makaay. Il Bayern aveva vinto per 2-0 in casa dell’Inter il 27 settembre di quell’anno, grazie ai gol di Claudio Pizarro (81’) e Lukas Podoski (91’). L’Inter aveva chiuso la gara in nove uomini dopo le espulsioni nella ripresa di Zlatan Ibrahimović e Fabio Grosso. Il Bayern si è reso protagonista di una spettacolare rimonta contro l’Inter nell’unica sfida di andata e ritorno tra le due squadre nel terzo turno della Coppa UEFA 1988/89. L’Inter sembrava sulla strada giusta per qualificarsi quando Aldo Serena (60’) e Nicola Berti (71’) avevano regalato ai nerazzurri la vittoria per 2-0 all’andata giocata a Monaco il 23 novembre 1988. Ma il Bayern ha poi segnato tre gol in otto minuti del primo tempo al ritorno con Roland Wohlfarth (33’), Klaus Augenthaler (37’) e Jürgen Wegmann (40’). Anche se Serena (45’) era riuscito ad accorciare le distanze, la vittoria del Bayern per 3-1 ha qualificato i bavaresi per la regola dei gol in trasferta. Sia Bayern che Inter hanno disputato lo stesso numero di partite contro le squadre della nazione avversaria, 28, ma l'Inter vanta risultati migliori: Bayern contro squadre italiane: G28 V9 P7 S12, Inter contro squadre tedesche: G28 V13 P8 S7. L’unica vittoria dei nerazzurri al Santiago Bernabéu risale ai quarti di finale di Coppa dei Campioni 1966/67. Grazie a un gol di Renato Cappellini e a un'autorete di Ignacio Zoco, l'Inter si è imposta 2-0 fuori casa, passando il turno con un 3-0 complessivo.


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domenica 16 maggio 2010

INTER, LA DICIOTTESIMA VOLTA NON SI SCORDA!




L'ultima giornata di campionato ha emesso il suo verdetto: l'Inter è Campione d'Italia per la diciottesima volta, quinta consecutiva. Uno strapotere che in patria negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti. La Roma ci ha provato anche quest'anno, come due anni fa. Ha sperato nel miracolo fino all'ultima giornata, ma alla fine si è dovuta arrendere alla costanza dei nerazzurri e alla loro determinazione. I giallorossi, nonostante tutto, hanno portato a termine una stagione da applausi, partita in maniera pessima e finita a lottare punto su punto con i campioni. Mourinho festeggia così il secondo titolo, aspettando la finale più attesa, quella che può consegnargli la Champions League.

INTER, TRE PUNTI SCUDETTO - L'Inter conquista i tre punti decisi a Siena, ma soffre tantissimo. Il gol dello scudetto arriva al 12' della ripresa con una rete del solito Milito. Nella prima frazione qualche rischio e tantissime occasioni da gol, fallite per colpa dei nerazzurri, ma anche per la straordinaria giornata del portiere Curci. Dopo la firma del Principe la squadra di Mourinho tiene in mano il match, anche se due incertezze di Julio Cesar regalano qualche brivido ai tifosi nerazzurri. Che però, dopo tre minuti di recupero, possono finalmente esultare.

SIENA-INTER 0-1



TUTTI I GOL DELLA 38a GIORNATA

SIENA - INTER (live) ore 15 in HD

SIENA - INTER (and. 3-4)

Serie A: Siena-Inter e Chievo-Roma, il sogno scudetto (Sky, Premium, Dahlia)Tante parole si sono spese lungo la settimana che ha preceduto il confronto dell'Artemio Franchi-MontePaschi Arena aSiena, quello che potrebbe regalare aitifosi nerazzurri la seconda grande gioia stagionale (la vittoria dello scudetto) in attesa poi della sognata finalissima di Champions League sabato a Madrid contro il Bayern Monaco.

La piccola Siena sarà blindata in vista dell'invasione nerazzurra, circa 7.500 sono i tifosi interisti di cui è certo l'arrivo in città, tra i 3.000 del settore ospiti e gli oltre 4.000 negli altri settori dello stadio, a questi vanno aggiunti coloro che acquisteranno gli abbonamenti dai tifosi del Siena e quelli che arriveranno senza biglietto, ma che non potranno accedere allo stadio.

Il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, non ha voluto creare ulteriori polemiche e ha risposto così ad Oriali, che lo aveva accusato di aver infiammato l’ambiente con le sue dichiarazioni: “Ho raggiunto la pace dei sensi, questa partita mi ha davvero stremato. Non intendo aggiungere altro. Non credo proprio di aver versato benzina sul fuoco – prosegue Mezzaroma – ho cercato solo di sensibilizzare l’ambiente, chiedendo senso di responsabilità a tutti quanti. Mi sono raccomandato con i nostri tifosi e con i sostenitori giallorossi. Sono contento dell’arrivo dei tifosi interisti a Siena, anche perché farà bene all’economia della città. Ci siamo messi a disposizione della autorità”

Josè Mourinho che ha deciso di portare per la trasferta toscana tutti i giocatori della rosa (anche quelli indisponibili) ha evitato di parlare alla stampa prima della partita rilasciando solamente una nota al sito ufficiale nerazzurro inter.it in risposta alle parole nei suoi confronti dette dal mister della Roma Ranieri durante la conferenza stampa odierna. "La noia di Ranieri? Che cosa è la noia di Ranieri? Ho studiato e conosco solo 'La Nausea' di Jean-Paul Sartre, filosofo, premio Nobel, ma anche grande appassionato di calcio"

Giorni scorsi invece aveva rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport il presidente dell'Inter Massimo Moratti che oggi festeggia 65 anni: "Non penso che sarà più difficile a Madrid che a Siena, ci sono state tante Inter piene di giocatori fortissimi che poi non hanno vinto. Se mi guardo indietro scorgo campionissimi come Ronaldo, Baggio, eppure non vincevamo". Tutti i tifosi aspettano soprattutto la finale con il Bayern, come dimostrano le lunghe file per i biglietti. "Con il loro attaccamento ci trasmettono ancora più forza e convinzione. Io li ammiro e intanto mi dico che c'è Siena e mi rendo conto che per l'ambiente è un traguardo che sparisce nei confronti dell'altro. E allora sono preoccupato dall'idea che questo clima contagi la squadra: come faranno i giocatori a concentrarsi per bene... E' davvero dura quest'ultima tappa, spero che i miei l'abbiano capito".

LE PROBABILI FORMAZIONI DI SIENA - INTER

Serie A: Siena-Inter e Chievo-Roma, il sogno scudetto (Sky, Premium, Dahlia)SIENA (4-1-4-1): 85 Curci , 87 Rosi , 29 Cribari , 9 Malagò , 3 Del Grosso , 10 Codrea , 7 Reginaldo , 8 Vergassola , 12 Ekdal , 24 Jajalo , 32 Maccarone (89 Ivanov , 6 Terzi , 88 Odibe , 18 Ghezzal , 23 Jarolim , 11 Calaiò , 63 Larrondo) All. Malesani

Serie A: Siena-Inter e Chievo-Roma, il sogno scudetto (Sky, Premium, Dahlia)INTER (4-2-3-1): 12 Julio Cesar , 13 Maicon , 23 Materazzi , 25 Samuel , 4 Zanetti , 19 Cambiasso , 8 Motta , 9 Eto'o , 10 Sneijder , 45 Balotelli , 22 Milito (1 Toldo , 6 Lucio , 26 Chivu , 11 Muntari , 17 Mariga , 5 Stankovic , 27 Pandev) All. Mourinho

L'ARBITRO E I PRECEDENTI CON LE DUE SQUADRE: arbitro Morganti di Ascoli Piceno. Il Siena conta 7 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte in 18 precedenti con un incrocio stagionale, vittoria esterna per 2-1 a Livorno. L'Inter ha un bilancio assoluto di 13 vittorie, 1 pareggio e 4 sconfitte in 18 partite ufficiali, con quattro incroci stagionali, di cui tre in campionato con vittorie per 5-0 a casa del Genoa e per 2-0 a Livorno, sconfitta 1-2 a casa della Roma ed una in supercoppa di Lega, 1-2 dalla Lazio l'8 agosto scorso, a Pechino

Le curiosità del match:
Siena e Inter si sono affrontate 13 volte nella storia, tutte in serie A. La serie di sfide è cominciata nella stagione 2003/2004 con la prima partita interna del Siena in serie A. L’incontro terminò 1-0 per l’Inter, con gol di Marco Materazzi. Il bilancio totale degli incontri vede il Siena mai vittorioso sui nerazzurri, quattro le gare finite in parità e nove le sconfitte. Anche nel computo delle reti segnate il Siena si trova indietro rispetto ai milanesi: 12 reti segnate dalla Robur, 28 quelle dell’Inter. Relativamente alle partite giocate al Franchi, su sei incontri due sono stati i pareggi e quattro le vittorie dei nerazzurri, con 6 reti segnate dalla Robur e 10 dagli ospiti. Nelle ultime tre stagioni il confronto disputato a Siena è terminato con 3 sconfitte di misura per la Robur: 1-2 nel 2006/2007; 2-3 nel 2007/2008; 1-2 nel 2008/2009. Nei tre campionati precedenti il Siena era uscito sconfitto per 0-1 nel 2003/2004, mentre altre due volte la gara era terminata in parità: 2-2 nel 2004/2005 e 0-0 nel 2005/2006. Con ben 66 reti incassate in totali il Siena ha invece la peggior difesa del campionato. L'Inter non ha segnato solo in una delle ultime 15 trasferte disputate in serie A, lo scorso 14 febbraio a Napoli. Nelle altre 14 partite prese in esame i nerazzurri hanno complessivamente realizzato 26 reti.


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CHIEVO - ROMA (live) ore 15 in HD

CHIEVO - ROMA (and. 0-1)

Serie A: Siena-Inter e Chievo-Roma, il sogno scudetto (Sky, Premium, Dahlia)Novanta minuti da giocare per inseguire ancora lo scudetto. Ranieriè comunque soddisfatto della sua Roma che cerca però di tenere in tensione in vista dell’ultimo strappo, aspettando un passo falso dell’Inter a Siena.: “Sono contento - attacca il tecnico nell’ultima conferenza stampa della stagione - perché avevamo promesso ai nostri tifosi un sogno e di lottare fino all’ultimo. Ci siamo. Siamo stanchi, è logico. Questo è un gruppo che ha iniziato a giocare tanto tempo fa. Quando gli altri stavano in vacanza, i ragazzi già spingevano per qualificarsi a qualcosa di importante. Non nascondiamo di essere stanchi. Ma abbiamo ancora tante energie nervose e voglia di soddisfare i nostri tifosi. Poi quello che sarà sarà”.

Ma con due punti di svantaggio in classifica anche un contemporaneo successo di Roma e Inter darebbe la vittoria ai nerazzurri: “Non penso all’Inter, ma solo alla mia Roma e ai nostri tifosi, ai quali vogliamo regalare un’ultima impresa. Fare 80 punti sarebbe qualcosa di clamoroso, bellissimo. Erano anni che non c’era un campionato così. Sono già soddisfatto, ma lo sarei ancora di più se dovessimo arrivare a 80 punti. Ora facciamo l’ultimo sforzo. Poi staremo a vedere”. Non serve caricare una squadra già motivatissima: “Stavolta io intervengo solo sull’aspetto tattico, perché questa é una partita che non puoi caricare più di quello che é. Poi ci sono 20mila persone che ti seguono, che ti ringraziano. Questa è un’altra motivazione. Emozione? Cerco di pensare ad altro. Sono convinto che mi emozionerò”. Chiude secco su Mourinho. “Credo che avrebbe molte più cose da dire sul calcio alla gente di calcio. Ma penso che gli sto molto a cuore perchè parla molto spesso di me. Mi annoia molto quello che dice”.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI CHIEVO - ROMA:
Serie A: Siena-Inter e Chievo-Roma, il sogno scudetto (Sky, Premium, Dahlia)CHIEVO (5-3-2): 18 Squizzi , 20 Sardo , 21 Frey , 33 Yepes , 4 Mantovani , 17 Jokic , 10 Luciano , 16 Rigoni , 7 Marcolini , 31 Pellissier , 11 Granoche (1 Miskiewicz , 3 Scardina , 15 Iori , 19 Ariatti , 9 Bentivoglio , 22 Abbruscato , 83 De Paula) All. Di Carlo

Serie A: Siena-Inter e Chievo-Roma, il sogno scudetto (Sky, Premium, Dahlia)ROMA (4-2-3-1): 27 Julio Sergio , 13 Motta , 29 Burdisso , 4 Juan , 77 Cassetti , 16 De Rossi , 7 Pizarro , 11 Taddei , 20 Perrotta , 9 Vucinic , 10 Totti (32 Doni , 5 Mexes , 22 Tonetto , 33 Brighi , 94 Menez , 24 Cerci , 30 Toni) All. Ranieri

L'ARBITRO E I PRECEDENTI CON LE DUE SQUADRE: arbitro Tagliavento di Terni. Il Chievo ha un bilancio di 3 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte in 9 precedenti assoluti, con ultimo incrocio datato 17 maggio 2009, 2-2 a Marassi contro il Genoa. Roma imbattuta su 15 precedenti, con bilancio di 12 vittorie e 3 pareggi ed è al settimo incrocio stagionale con il fischietto umbro, sempre in campionato: i giallorossi hanno battuto 2-1 l'Atalanta fuori casa, 2-0 il Parma in casa, 2-1 la Juventus a Torino, 4-1 il Palermo in casa e 2-1 la Lazio nel derby esterno e pareggiato 0-0 all'Olimpico contro il Milan.

Le curiosità del match:
A Verona i precedenti ufficiali tra le due squadre sono otto, con i padroni di casa mai vittoriosi: in bilancio 5 pareggi (ultimo 2-2 nella serie A 2006/07) e 3 vittorie giallorosse (ultima 1-0, nella serie A 2008/09). Il Chievo non segna in assoluto in gare ufficiali contro la Roma dal 28 febbraio 2007 quando, in serie A, fu pareggio per 2-2 a Verona. L'autore del secondo gol gialloblu fu Semioli al 33': da allora sono trascorsi i restanti 57' di quel match, più le successive 3 intere partite di campionato (1-0 esterno giallorosso e 0-0 casalingo nel 2008/09, 1-0 interno giallorosso quest'anno all'andata) per un totale di 327' di digiuno veneto. Di Carlo mai vittorioso nei 5 confronti tecnici ufficiali disputati contro Ranieri: il bilancio a favore dell'attuale tecnico dei giallorossi è di 3 vittorie e 2 pareggi. Il Chievo è una delle due squadre dell'attuale campionato, assieme al Genoa, ad aver subito il maggior numero di rigori a sfavore: 10, di cui 6 realizzati e 4 falliti. Quella di Di Carlo è però anche la squadra dell'attuale campionato ad aver beneficiato del minor numero di rigori a favore: appena 2, di cui 1 realizzato ed 1 fallito. La Roma è la squadra dell'attuale campionato ad aver beneficiato del maggior numero di rigori a favore: 11, di cui 9 realizzati e 2 falliti. La Roma è poi la squadra della serie A 2009/10 ad aver guadagnato il maggior numero di punti nei secondi tempi, rispetto ai propri risultati al 45': +14. La formazione giallorossa ha perduto solo una delle ultime 27 gare disputate in assoluto in serie A: è accaduto lo scorso 25 aprile quando la Sampdoria si impose per 2-1 all'Olimpico. Nelle altre 26 partite prese in esame lo score giallorosso è di 20 successi e 6 pareggi. I giallorossi non hanno segnato solo in una delle ultime 21 gare disputate in assoluto in serie A: è accaduto lo scorso 13 dicembre quando impattò 0-0 in casa della Sampdoria. Nelle altre 20 gare prese in esame i giallorossi hanno complessivamente realizzato 41 reti. L'ultima sconfitta esterna subita dalla Roma in serie A risale al 28 ottobre scorso, quando venne superata per 1-2 in casa dell'Udinese: da allora il bilancio giallorosso fuori casa è di 7 successi (di cui 4 nelle ultime 4 gare disputate) e 5 pareggi.


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LIGA:VOLATA SCUDETTO h 19 (live)


Domenica si deciderà la Liga, con il rush finale fra le storiche rivali Barcellona e Real Madrid, divise in classifica da un solo punto, 96 per i “Blaugrana”, 95 per i “Galacticos”. Visti gli impegni, sembrano davvero ridotte al lumicino le speranze di Cristiano Ronaldo e compagni di conquistare il titolo. Difficile pensare ad uno scivolone casalingo dei Barcellona di fronte al Valladolid, 16mo in classifica con 36 punti, in lotta per non retrocedere.
Sperare non costa nulla, ma anche il Real dovrà vedersela con un’altra formazione in bilico tra la prima e la seconda divisione, per di più da affrontare in trasferta. Si tratta del Malaga che, come il Valladolid, ha 36 punti. Di sicuro, Valladolid e Malaga non faranno sconti e proveranno a giocarsela fino in fondo, per aggiungere l’obiettivo salvezza.
Come già capitato per il turno precedente, anche in questa occasione, le emozioni finali per il titolo della Liga potranno essere vissute in diretta contemporanea su SuperCalcio HD canale 205, grazie a “Diretta Gol Liga”, che domenica 16 maggio, a partire dalle ore 19.00, trasmetterà le partite di Barcellona e Real Madrid. Sui canali Sky Sport e CALCIO sarà, comunque, possibile seguire le dirette integrali di Barcellona-Valladolid e Malaga-Real Madrid. Questa giornata di Liga sarà spalmata su due giorni, perché sabato si giocheranno Almeria-Siviglia e Maiorca-Espanyol.
Contro due formazioni tranquille, il Siviglia, che occupa la quarta piazza a quota 60, e il Maiorca, quinto con 59, si giocano il quarto posto e l’accesso ai preliminari della prossima Champions League.

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SERIE A: LE ALTRE PARTITE (live)

LE ALTRE GARE DELLA GIORNATA:

Serie A: Siena-Inter e Chievo-Roma, il sogno scudetto (Sky, Premium, Dahlia)Nelle altre partite che si giocano al pomeriggio rimane aperta solamente la lotta per il quarto posto che vale l'accesso ai preliminari della prossima Champions League. La Sampdoriadopo il pari dello scontro diretto contro il Palermo ospita a Marassi il Napoli ormai sicuro del sesto posto in classifica. Impegno facile anche per irosanero che pur privi di Miccoli si recano aBergamo contro la già retrocessa Atalanta sperando in un sorpasso al fotofinish. Completano il turno Bari-Fiorentina, Cagliari-Bologna, Catania-Genoa, Parma-Livorno.


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MILAN E LAZIO CHIUDONO CON UNA VITTORIA

Serie A: Siena-Inter e Chievo-Roma, il sogno scudetto (Sky, Premium, Dahlia)Intanto, nel match tra le deluse di questo campionato anticipato a ieri per ragioni di ordine pubblico il Milan ha travolto la Juventus per 3-0. Nella serata del saluto al pubblico rossonero di San Siro del mister Leonardo per i bianconeri si conclude uno dei campionati peggiori della storia con ben 15 sconfitte su 38 incontri. Parte bene la Juve che al 4' sfiora il gol con Iaquinta. Al primo vero affondo però passa il Milan: Seedorf scambia con Antonini che al 14' batte Buffon in uscita. Al 28' sale in cattedra Ronaldinho che sfrutta un buco difensivo diGrosso e non perdona per il 2-0. Nella ripresa è ancora Milan a segno con il brasiliano che al 22'st chiude il match con un destro imparabile (3-0).

Serie A: Siena-Inter e Chievo-Roma, il sogno scudetto (Sky, Premium, Dahlia)Nell'altro anticipo, la Lazio regala un sorriso ai propri tifosi in una tormentata stagione battendo all'Olimpico l'Udineseper 3-1. I friulani provano a fare la partita ma è la Lazio a sbloccare dopo un quarto d'ora con un gran gol dalla distanza diHitzlsperger. Alla mezz'ora ci pensa bomber Di Natale (a quota 29 gol in campionato) a rimettere il risultato in equilibrio. Al 37' l'episodio che cambia la gara, Isla protesta veracemente per una ammonizione e l'arbitro Guida non ci pensa due volte nel decretare l'espulsione. La Lazio ne approfitta e nei minuti finali del primo tempo con il destro di Floccari ritrova il vantaggio. Nella ripresa al 7' è Brocchi con un sinistro dal limite a trovare il bersaglio. La partita potrebbe riaprirsi ma Sanchez da vicino porta fallisce la grande occasione. Il finale si scalda ancora un po' per alcuni interventi poco ortodossi, ma non cambia il punteggio con la Lazio che supera in classifica proprio l’Udinese e si assesta in 12esima posizione.



sabato 15 maggio 2010

L'editoriale di Ruggiero Daluiso. Milan-Juventus, c'era una volta...


Sembrano lontane le lotte per il tricolore tra Milan e Juventus, sembra lontana la finale di Coppa dei Campioni del 2003, sembra lontana anche Calciopoli che ha causato i quattro scudetti consecutivi vinti dall’Inter. La partita di stasera non sarà come quelle di inizio millennio, non sarà piena di emozioni e verdetti, ma sarà solo sazia di dolori e rimpianti. Rimpianti per una stagione andata male per entrambe sia in coppa campioni che in campionato per colpa di un organico forse troppo povero e mal costruito (nel caso dei bianconeri), oppure tropo vecchio e prevedibile (nel caso dei rossoneri).
Entrambe le squadre giocheranno senza ambizioni particolari se non quella di congedarsi molto probabilmente dai propri allenatori e da alcuni giocatori chiave che erano presenti sia nelle lotte scudetto di inizio millennio e sia nella finale di coppa del 2003: Trezeguet e Dida hanno fatto la storia di queste due squadre, ma ora è il momento di lasciare spazio a giocatori più giovani e con fame di calcio.
La partita di stasera sarà il quasi sicuro congedo di Leonardo dai propri tifosi che lo hanno sempre acclamato e sostenuto anche nelle partite e nei momenti più difficili, (dai due derby persi alla notte dell’Old Trafford) e nei momenti più gloriosi (la vittoria storica al Bernabeu battendo Kakà e compagnia bella).
Stasera vedremo due compagini che presto verranno rinfoltite e rinforzate, si spera nel verso giusto senza commettere gli errori di questa sciagurata stagione, e vedremo la prima partita dei bianconeri sotto la nuova (a dire il vero vecchia) gestione Agnelli.
Una partita che sarà sicuramente piena di contestazione verso due dirigenze che si sono dimostrate alquanto incompetenti nel pianificare questa stagione deludente e senza tituli, ma soprattutto senza un vero e proprio gioco. Gioco che bene o male ha ritrovato Mourinho da cinque mesi a questa parte e lo testimonia il fatto che tra una settimana i nerazzurri si giocheranno dopo quarant’anni la tanto attesa finale di Madrid.
Leonardo schiererà probabilmente per l’ultima volta il 4-2-1-3 che ha caratterizzato questa stagione: in porta Dida con la presenza 302 saluterà i suoi tifosi; al centro difesa Thiago Silva e Favalli che al termine di questa partita appenderà gli scarpini al chiodo, mentre Antonini e Zambrotta (prossimo ai mondiali) agiranno da esterni; centrocampo formato da Pirlo (prossimo ai mondiali), Ambrosini e il trequartista Seedord; attacco formato da Ronaldinho e Pato (tristi dopo la mancata convocazione di Dunga) che serviranno il bomber Borriello (prossimo ai mondiali).
Zaccheroni torna nella sua San Siro dopo anni e lo fa schierando il 4-3-1-2: in porta Buffon (prossimo ai mondiali); difesa centrale formata dalla coppia che vedremo in Sudafrica Chiellini e Cannavaro, Caceres e Grosso (prossimo ai mondiali); a centrocampo Felipe Melo (prossimo ai mondiali), Poulsen e Candreva (forse prossimo ai mondiali); attacco formato da Diego e Iaquinta che partiranno per il Sudafrica e Del Piero.
Apprestiamoci dunque a vedere una partita noiosa e senza patemi d’animo, che dispenserà rimpianti e dolori a non finire a tutto San Siro; e non meravigliamoci se domani lo stadio tra i più belli del mondo sarà mezzo vuoto, perché alla fine è questo che ci meritiamo, no?
Ruggiero Daluiso

venerdì 14 maggio 2010

MILAN - JUVENTUS (live) ore 20.45 in Hd

Milan-Juventus sabato ore 20.45
Milan (4-2-3-1):
Dida; Zambrotta, Thiago Silva, Favalli, Antonini; Pirlo, Gattuso; Seedorf, Pato, Ronaldinho; Borriello. A disposizione: Abbiati, Nesta, Abate, Jankulovski, Mancini, Huntelaar, Inzaghi.All.: Leonardo
Squalificati: Flamini (1)
Indisponibili: Beckham, Kaladze, Bonera, Ambrosini

Juventus (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Felipe Melo, Poulsen,Candreva; Diego; Iaquinta, Del Piero. A disposizione: Manninger, Cannavaro, Salihamidzic, Camoranesi, Marchisio, Amauri, Trezeguet. All.: Zaccheroni
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Chimenti, Giovinco, Sissoko

LE ULTIME: Leonardo dopo aver blindato matematicamente il terzo posto che vale Champions League, adotterà il suo modulo preferito: il 4-2-FANTASIA con Seedorf-Pato-Ronaldinho ad inventare calcio alle spalle di Borriello. Out Ambrosini, dentro Gattuso. Nesta parte dalla panchina: al centro del difesa Thiago Silva, che ha recuperato dalla botta al costato, e Favalli. Per Zaccheroni alcuni dubbi per il ruolo di terzino sinistro, o Grosso o Salihamidzic, e per il terzo centrocampista da schierare con Melo e Poulsen, Candreva sembra in vantaggio su Marchisio. Recupera in extremis Zebina che risulta nell'elenco dei convocati.

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BAYERN MONACO - WERDER BREMA (live) ore 20


Anche il Bayern Monaco ha l'obiettivo della "tripletta". A rivelare l'ambizione del club tedesco di vincere campionato, coppa nazionale e Champions League è l'attaccante Ivica Olic attraverso il sito dell'Uefa: "Non vogliamo solo un trofeo, ma tutti e tre. Questa - ha detto Olic - è un'opportunità che non si presenta molto spesso nella vita, ma non sarà facile". L'attaccante della squadra di Louis Van Gaal ha poi parlato della sfida con il Werder Brema in finale di Coppa di Germania: "Il Werder Brema è in grande forma. L'anno scorso, quando ero all'Amburgo, sono stato eliminato dalle semifinali di Coppa di Germania proprio da loro. Ora questa Coppa ho la possibilità di vincerla e farò il massimo".

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FINALE FA CUP, CHELSEA - PORTSMOUTH (live) ore 16

La scena è drammatica. Semifinale di Champions League: il Chelsea ha appena eliminato il Liverpool sotto la pioggia battente e dopo i tempi supplementari. Tutta la squadra corre, salta e si abbraccia. Avram Grant è l'uomo solo al comando. Sorride, fa un passo oltre la linea del campo e si inginocchia ringraziando il cielo. Nessun giocatore del Chelsea corre ad abbracciarlo, proprio nessuno. Nessuno gli sarà grato né in quei momenti, né a parole. Tutti i giocatori hanno bene in mente che l'ossatura fisica e mentale della squadra è stata costruita da José Mourinho e che il Chelsea ha raggiunto la finale solo ed esclusivamente grazie al tecnico portoghese. Il povero Avram di fatto è una controfigura. Sabato proprio Avram sfida il Chelsea in finale di Coppa d'Inghilterra dove lui e il suo Portsmouth sono arrivati con il sudore e la fatica, "contro tutto e tutti", come disse lui. Avram sfida il Chelsea dopo esser passato in mezzo alle agitate (e non ancora placate) acque finanziarie. Ma di fronte ci sarà il Chelsea che ha appena vinto il campionato, frantumando ogni record (gol e vittorie) e che dopodomani avrà l'occasione di scrivere un'altra stupenda pagina di storia: fare ildouble. Una cosa mai riuscita ai Blues ed ottenuta soltanto da 6 squadre nella più che centenaria storia del calcio inglese. Sarà una rivalsa quindi anche per Carlo Ancelotti e non solo per Avram Grant. Carletto si è affidato agli stessi giocatori dell'era Mourinho, ma ha fatto più sua questa squadra. L'ha trasformata, l'ha migliorata, l'ha potenziata. L'ha resa un transformer pazzesco. Si è sentito spesso il fantasma del portoghese addosso, ma mai come nella doppia sfida contro l'Inter in Champions League. E quello è stato l'unico passo falso. Ancelotti e il Chelsea quella sera hanno capito che la squadra doveva finalmente rinascere senza lo spettro di Mourinho. Hanno capito che era comunque destinata a fare grandi cose. Così sono arrivate la vittoria ad Old Trafford e ad Anfield (uno stadio dove Carletto non era stato neanche da turista), l'8-0 al Wigan e la conquista della Premier League. Adesso manca l'FA Cup perché il processo di rigenerazione e rivincita sia completo. Peccato per Grant: magari sarà per un'altra volta.

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LAZIO - UDINESE (live) ore 20.45


Lazio-Udinese sabato ore 20.45
Lazio (3-5-2): Berni; Biava, Dias, Siviglia; Lichtsteiner, Brocchi, Ledesma, Hitzlsperger, Del Nero; Rocchi, Floccari. A disposizione: Iannarilli, Stendardo, Diakite, Baronio, Firmani, Zarate, Cruz. All.: Reja
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Meghni, Manfredini, Matuzalem, Bizzarri, Radu, Mauri, Foggia

Udinese (4-4-2): Romo; Ferronetti, Zapata, Domizzi, Pasquale; Sanchez, Isla, Asamoah, Pepe; Di Natale, Floro Flores. A disposizione: Bucuroiu, Chara, Cuadrado, Siqueria, Lodi, Geijo, Corradi. All.: Marino
Squalificati: Lukovic (1), Handanovic (1)
Indisponibili: Basta, Coda, Sammarco, Badu, Belardi, Inler, D'Agostino

LE ULTIME: Foggia va ko (infiammazione ai flessori) e dunque Reja si affida al 3-5-2, con Floccari e Rocchi coppia d'attacco. In mediana Lichtsteiner sulla destra e probabile Del Nero sulla sinistra, con Brocchi e Hitzlsperger interni. In difesa Siviglia al posto di Radu, che accusa un'infiammazione al tallone. In porta Berni: Muslera è in partenza per l'Uruguay. Marino, alla sua ultima panchina nell'Udinese, deve fare a meno anche di Inler e D'Agostino. Il 4-3-3 diventerà un 4-4-2 con Sanchez e Pepe esterni di centrocampo e la coppia Di Natale-Floro Flores in avanti. Al posto dello squalificato Lukovic giocherà Domizzi.

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giovedì 13 maggio 2010

DOPPIO FORLAN, CHE EURO ATLETICO!



Alla fine la maggior qualità dell'Atletico Madrid ha avuto la meglio sull'organizzazione di gioco del Fulham, e in tribuna si è lasciato andare all'esultanza il Principe Felipe delle Asturie, erede al trono che ha 'traditò papà Juan Carlos e invece che Real tifa Atletico. La squadra della Londra bene di proprietà del magnate Al Fayed ed allenata da quell'autentico gentleman di Roy Hodgson, ha retto bene il confronto con quella della capitale spagnola che non vinceva un trofeo europeo da ben 48 anni. Nei minuti finali, al 116' dopo che il match era finito ai tempi supplementari (1-1 al 90'), la differenza l'hanno fatta gli uomini di maggior classe, Aguero e Forlan, che hanno lasciato l'impronta su questa sfida arbitrata da Rizzoli. L'argentino genero di Maradona ha recuperato sulla sinistra un pallone che sembrava perso e ha messo al centro un pallone su cui si è avventato come un rapace il solito Forlan, il bomber che nelle semifinali aveva steso il Liverpool, che con una fulminea deviazione "carambolata" sul difensore avversario Hangeland ha segnato la rete decisiva di una partita che si stava trascinando stancamente verso i rigori. Proprio Forlan, intervenendo in posizione dubbia su un tiro semi-svirgolato da Aguero, aveva aperto le marcature al 32' del primo tempo, concretizzando una superiorità dell'Atletico che fino a quel momento era stata netta.

IL PAREGGIO E I SUPPLEMENTARI - Poi però la squadra di Quique Flores, subentrato nel corso della stagione all'esonerato Abel Resino, aveva avuto il torto di mettersi subito dietro, e dopo appena cinque minuti il Fulham aveva trovato il pareggio con un bel tiro di Davies, il migliore dei suoi. Da quel momento c'erano stati attacchi e iniziative da una parte e dall'altra, ma con le difese sempre attente nessuna delle due era riuscita a passare, prima che del match s'impadronisse la stanchezza. Tutto ciò fino all'invenzione Aguero-Forlan che ora porterà tutti i tifosi 'colchoneros' rimasti a Madrid a festeggiare sulla fontana del Nettuno, sperando di replicare dopo la finale di Coppa del Re contro il Siviglia. Farlo nell'anno in cui il Real ha speso tantissimo e vinto niente è ancora più bello.

ATLETICO MADRID - FULHAM 2-1 d.t.s.

martedì 11 maggio 2010

MOURINHO:"PENSO SOLO AL SIENA E AL BAYERN"



Josè Mourinho vuole allontanare tutte le distrazioni alla vigilia di due partite che valgono scudetto e Champions League, contro Siena e Bayern Monaco. Per questo l'allenatore portoghese afferma sul sito dell'Inter: «Non ho parlato con nessun club e, come tutti gli interisti, anch'io penso solo alle partite con Siena e Bayern Monaco».

PREMIAZIONE - Il tecnico dell'Inter da Londra, dove stasera parteciperà alle premiazioni per i migliori allenatori al mondo della Federazione Internazionale di storia e statistica del calcio per l'annata 2008-2009 (per il portoghese 3° posto stagionale e 5° assoluto nella storia di sempre a partire dal 1996) ha voluto chiudere così ogni discorso su un suo avvicinamento con il Real Madrid.

RANIERI:"LA ROMA E' TORNATA GRANDE"



«Abbiamo ridato compattezza e fiducia ad un ambiente e siamo tornati lassù». Nel momento decisivo del campionato Claudio Ranieri deve restare sul pezzo e non può lasciare l'allenamento della sua Roma. Così deve declinare l'invito alla presentazione del libro 'La ripartenza-Analisi e proposte per restituire competitività all'industria del calcio in Italia', scritto dal giornalista Gianfranco Teotino e da Michele Uva, responsabile per la Figc della candidatura italiana ad Euro2016. Ma, per essere comunque presente, il tecnico ha affidato il suo pensiero ad una lettera.

«Non posso essere presente lì con voi perchè la squadra ha la priorità assoluta e infatti sono impegnato a Trigoria per l'allenamento» sono le prime righe della lettera inviata da Ranieri e letta nel corso della presentazione del volume. Che il tecnico romanista confessa di aver già concluso: «La Ripartenza è un testo che mira a ridare fiducia a un ambiente e a ridargli competitività. È un libro di forte attualità per noi della Roma. Da fine settembre infatti siamo ripartiti, abbiamo ridato compattezza e fiducia a un ambiente e siamo tornati lassù. Il prossimo anno - continua nel messaggio Ranieri - andremo in Champions League entrando dalla porta principale e disputeremo la Supercoppa, questo vuol dire che siamo uno dei club protagonisti del calcio internazionale. Ma una cosa dobbiamo fare tutti insieme - è la richiesta del mister romanista - sostenere al di là dei fatti economici propri di un'azienda, i valori del calcio e dello sport. Il sogno che la Roma ha regalato ai suoi sostenitori - conclude Ranieri - non può toglierlo nessuno. Il calcio senza un sogno non va in paradiso»

DINHO,PATO,ADRI & RONIE: IL CLUB DEGLI ESCLUSI



Carlos Dunga ufficializza i 23 convocati del Brasile per il Mondiale 2010, e nella lista non c'è il milanista Ronaldinho. Ecco di seguiti i giocatori chiamati dal ct brasiliano.

portieri: Julio Cesar (Inter), Gomes (Tottenham) e Doni (Roma) -
difensori Lucio (Inter), Juan (Roma), Luisao (Benfica) e Thiago Silva (Milan)
laterali: Maicon (Inter), Daniel Alves (Barcellona), Michel Bastos (Lyon), Gilberto (Cruzeiro)
centrocampisti: Gilberto Silva (Panathinaikos), Felipe Melo (Juventus), Josuè (Wolfsburg), Kleberson (Flamengo), Elano (Galatasaray), Ramires (Benfica), Kakà (Real Madrid) e Julio Baptista (Roma)
attaccanti: Luis Fabiano (Sevilla), Robinho (Santos), Nilmar (Villarreal) e Grafite (Wolfsburg).

SORPRESA LIPPI: C'E' ROSSI!



C'è anche Giuseppe Rossi nella lista dei 30 azzurri comunicati alla Fifa da Marcello Lippi, in vista dei Mondiali. Fuori, invece, Nicola Legrottaglie. La federcalcio ha ufficializzato la pre-lista per Sudafrica 2010, comunicata alla Fifa, e che sarà vincolante per la lista definitiva dei 23 da ufficializzare entro il 1° giugno.

PORTIERI: Gianluigi Buffon (Juventus), Morgan De Sanctis (Napoli), Federico Marchetti (Cagliari), Salvatore Sirigu (Palermo).
DIFENSORI: Salvatore Bocchetti (Genoa), Leonardo Bonucci (Bari), Fabio Cannavaro (Juve), Mattia Cassani (Palermo), Giorgio Chiellini (Juventus), Domenico Criscito (Genoa), Fabio Grosso (Juve), Christian Maggio (Napoli), Gianluca Zambrotta (Milan).
CENTROCAMPISTI: Mauro German Camoranesi (Juve), Antonio Candreva (Juve), Andrea Cossu (Cagliari), Daniele De Rossi (Roma), Ivan Gennaro Gattuso (Milan), Claudio Marchisio (Juve), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Angelo Palombo (Sampdoria), Simone Pepe (Udinese), Andrea Pirlo (Milan).
ATTACCANTI: Marco Borriello (Milan), Antonio Di Natale (Udinese), Alberto Gilardino (Fiorentina), Vincenzo Iaquinta (Juventus), Giampaolo Pazzini (Sampdoria), Fabio Quagliarella (Napoli), Giuseppe Rossi (Villareal)

domenica 9 maggio 2010

SERIE A:RESTA TUTTO INALTERATO

"La cosa importante è vincerlo lo scudetto, sul quando si possono fare solo ipotesi". Esteban Cambiasso, autore del bel gol del 2-1 contro il Chievo, è molto realista nel commentare la strana atmosfera che si è vissuta oggi a San Siro, con lo scudetto in mano ai nerazzurri per più di un'ora e poi il rinvio all'ultima giornata dopo la rimonta della Roma sul Cagliari. "La realtà è che abbiamo l'ultima partita da vincere. Andremo a Siena con la voglia di sempre, sappiamo che dipende da noi, possiamo pensare solo alla nostra partita, cosa che per un paio di giornate non è stata possibile, se la vinciamo è scudetto. Sappiamo che ci sono tante tante esperienze di partite che cambiano all'ultimo minuto, la gente è esplosa dopo il gol del Cagliari a Roma, ma noi dobbiamo rimanere a pensare solo alla nostra partita. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, la Roma ha fatto il suo, ora vedremo". L'Inter naturalmente pensa anche alla finale di Madrid: "Abbiamo due partite e dovremo vincerle. Abbiamo la certezza che vincendole due competizioni sono nostre". Riguardo alla partita contro il Siena, Cambiasso invita tutti ad abbassare i toni: "Quando si parla dell'impegno dei calciatori bisogna essere cauti, perchè spesso si manca di rispetto. Ricordate cosa si diceva prima di Fiorentina-Inter? Poi noi a Firenze abbiamo perso punti. Quando uno lancia le bombe possono prendere una dimensione più o meno grande, ma i tifosi ascoltano e può crearsi un'atmosfera come quella di mercoledì scorso".

TUTTI I GOL DELLA 37a GIORNATA

CARLETTO PRINCIPE D'INGHILTERRA! CHELSEA CAMPIONE

Il Chelsea ha vinto. Carlo Ancelotti ha vinto. Battendo 8-0 il Wigan nell’ultimo turno di Premier League, i Blues sono campioni d’Inghilterra con un punto di vantaggio sul Manchester United, cui non è bastato il 4-0 ai danni dello Stoke City. I londinesi hanno così interrotto il dominio dei Red Devils, che durava da tre stagioni. Ancelotti diventa così il primo tecnico italiano a vincere la Premier. E adesso ha anche la possibilità di conquistare la Fa Cup, realizzando una doppietta che nemmeno ai tempi di José Mourinho era riuscita al club di Roman Abramovich. Alla festa hanno partecipato Didier Drogba, autore di una tripletta e capocannoniere con 29 reti, Nicolas Anelka (doppietta), Frank Lampard, Salomon Kalou e Ashley Cole. Con la goleada di oggi il Chelsea batte il record di marcature in Premier con 103 reti (il primato apparteneva allo United con 97). Il titolo ai londinesi mancava dal 2006. È il quarto della storia dopo quelli del 1955, 2005 e 2006.

Il Manchester United non ha mollato fino all'ultimo, anche perché di fronte aveva una squadra che, al pari del Wigan, non aveva più nulla da chiedere al campionato, vale a dire lo Stoke City. È finita 4-0 con reti di Fletcher, Giggs, Park e autorete di Higginbotham. A secco Wayne Rooney, che ha così perso la sfida con Drogba per il titolo marcatori.

Larga vittoria anche per l'Arsenal: 4-0 sul Fulham con reti di Arshavin, van Persie, Vela e autogol di Beird. Brutta caduta, invece, per il Tottenham, già in vacanza dopo la matematica certezza della qualificazione alla Champions League conquistata la settimana scorsa. Gli Spurs sono stati battuti 4-2 dal già retrocesso Burnley. È finito 1-1 il derby italiano tra il West Ham di Gianfranco Zola e il Manchester City di Roberto Mancini: vantaggio degli Hammers con Boa Morte al 18', pari dei Citizens con Wright-Phillips al 22'. Da segnalare anche il ko interno dell'Aston Villa con il Blackburn (0-1), la vittoria dell'Everton sul Portsmouth (1-0), i successi del Bolton sul Birmingham City (2-1) e del Wolverhampton sul Sunderland (2-1) e il pareggio senza reti tra il retrocesso Hull City e il deludente Liverpool di Rafa Benitez.

INTER-CHIEVO (live) ore 15


Inter-Chievo
domenica ore 15.00
Inter (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Materazzi, Samuel, Zanetti; Cambiasso, Thiago Motta; Balotelli, Pandev, Eto'o; Milito.
A disposizione: Toldo, Chivu, Muntari, Mariga, Quaresma, Arnautovic, Stankovic. All.: Mourinho
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Santon, Lucio, Cordoba, Sneijder

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Yepes, Mantovani, Jokic; Luciano, Rigoni, Marcolini; Bentivoglio; De Paula, Pellissier.
A disposizione: Squizzi, Scardina, N. Frey, Iori, Ariatti, Abbruscato, Granoche. All.: Di Carlo
Squalificati: Morero (1), Pinzi (1)
Indisponibili: Mandelli.

LE ULTIME: Mourinho perde Cordoba e schiererà al centro della difesa Materazzi con Samuel. A centrocampo conferma per Thiago Motta. Sneijder non ce la fa: possibile il 4-2-3-1 con Pandev, Balotelli ed Eto'o dietro a Milito. Nel Chievo, Di Carlo ritrova Yepes al centro della difesa. Luciano farà l'esterno destro di centrocampo. In attacco tocca ancora a De Paula.

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ROMA-CAGLIARI (live) ore 15

Roma-Cagliari domenica ore 15.00
Roma (4-4-2):
Julio Sergio; Motta, Burdisso, Juan, Riise; Menez, De Rossi, Pizarro, Perrotta; Totti, Toni.
A disposizione: Lobont, Mexes, Brighi, Tonetto, Taddei, Cerci, Baptista. All.: Ranieri
Squalificati: Cassetti (1)
Indisponibili: Doni, Vucinic

Cagliari (4-3-1-2): Marchetti; Canini, Ariaudo, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Biondini; Cossu; Matri,Jeda.
A disposizione: Lupatelli, Marzoratti, Barone, Verachi, Larrivey, Lazzari, Nenè. All.: Melis-Festa
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Agazzi, Lopez, Pisano, Parola

LE ULTIME: Contro il Cagliari, Ranieri potrebbe proporre Motta dal primo minuto nel ruolo di esterno destro di difesa in luogo dello squalificato Cassetti. In attacco Totti partirà dal primo minuto insieme a Toni, visto che Vucinic (botta alla caviglia) non è stato convocato. Lo schema potrebbe essere il 4-4-2 con Menez e Perrotta sugli esterni. Buone notizie per il Cagliari: la Cgf ha parzialmente accolto il ricorso della società per la squalifica di Cossu, il fantasista sardo giocherà quindi dal primo minuto dietro le due punte. La coppia di attaccanti sarà Matri-Jeda con quest'ultimo in ballottaggio con Larrivey.

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PALERMO - SAMPDORIA (ore 15.00)

Palermo-Sampdoria domenica ore 15.00
Palermo (4-3-1-2):
Sirigu; Cassani, Kjaer, Goian, Balzaretti; Migliaccio, Liverani, Nocerino; Pastore; Miccoli, Cavani.
A disposizione: Benussi, Celustka, Calderoni, Bertolo, Blasi, Budan, Hernandez. All.: Rossi
Squalificati: Carrozzieri (fino ad aprile 2011), Bovo (1)
Indisponibile: Bresciano, Simplicio, Mchedlidze

Sampdoria (4-4-2): Storari; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Semioli, Palombo, Poli, Guberti; Pazzini, A. Cassano.
A disposizione: Guardalben, Rossi, Cacciatore, Tissone, Padalino, Mannini, Pozzi. All.: Delneri
Squalificati: nessuno
Indisponibili: nessuno

LE ULTIME: Per il big match, dubbio in attacco per Delio Rossi tra Hernandez e Cavani. Il resto è il Palermo titolare, eccezion fatta per Goian al posto dello squalificato Bovo. Nella Samp Guberti giocherà come esterno di sinistra, Tutti convocati de Del Neri i 21 elementi della rosa, accompagnati da 3 Primavera.


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