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mercoledì 31 dicembre 2008

CALCIOMERCATO LIVE


Appuntamento dalle 11,30 alle 14 con le ultime news dal calciomercato:
ZOLA POTREBBE LASCIARE LONDRA-Gianfranco Zola potrebbe dire addio alla panchina del West Ham in caso di partenze eccellenti nel mercato invernale, su tutte quella di Craig Bellamy. Zola considera l'attaccante fondamentale per la permanenza della squadra in Premier League. L'indiscrezione è riportata dal tabloid inglese 'Daily Mirror'.(Sportmediaset)
LAZIO, CRESCE L'INTERESSE PER ESCUDERO A riflettori spenti, come tante operazioni di mercato, Lotito sta lavorando per rinforzare la Lazio. E il nome, importante, è quello di Damian Escudero, l’ex compagno d'attacco di Zarate, numero 10 in prestito al Real Valladolid, ma di pro prietà del Villarreal.MAURI, LA CHAMPIONS ATTIRA - «Prenderemo un giocatore capa ce di migliorare la Lazio», aveva spiega to Igli Tare. Ed Escudero sarebbe davvero un gran colpo: 21 anni, trequartista puro, dribbling ubria cante, visione di gioco, tiro fulminan te. E’ mancino, inventa calcio. Nel Velez Sarsfield, due anni fa, era l’ispi ratore di Maurito. Lui pennellava as­sist, il suo amico metteva il pallone in rete. E Lotito pensa a riproporre la coppia in maglia biancoceleste, cedendo ai Sottomarini Gialli l’ex fantasista dell’Udinese, a cui non dispiacerebbe giocare la Champions.(Corriere dello Sport)
DUELLO PARMA-LIVORNO PER BOGLIACINO Per Mariano Bogliacino, cen­trocampista del Napoli, in questo momento è un duello fra Palermo e Parma. Il club emiliano si è fatto avanti con insistenza, ri tiene l’uruguaiano il rinforzo ideale per il proprio centrocampo. Ma il peso del Paler mo si fa sentire: il tecnico Ballardini lo ha avuto con sè alla Sambe nedettese, mentre lo stes so ds Sabatini è un suo estimatore. (Corriere dello Sport)
VOCI PORTOGHESI: FIORENTINA SU LUISAO Secondo quanto riportato da Il Correio de Manha, la Fiorentina starebbe pensando al centrale brasiliano del Benfica Luisao (seguito anche da Atletico Madrid, Villarreal, Portsmouth e Marsiglia) per rafforzare la difesa. Il tutto - come riportato da fiorentina.it - si farebbe pero' nella prossima estate, non a gennaio. Pantaleo Corvino, contattato dal quotidiano portoghese, avrebbe detto: "Non parlo coi giornalisti portoghesi". Luisao ha il contratto col Benfica in scadenza 2011 ed una fonte vicina al giocatore dichiara a Il Correio de Manha: "Sa da tempo dell'interesse della Fiorentina, ma lui affezionato al Benfica e solo una grande proposta gli farebbe cambiare idea". Il procuratore del giocatore, Giuliano Bertolucci, ha detto: "Ancora non abbiamo ricevuto nessuna proposta concreta da parte della Fiorentina". Secondo lo stesso media portoghese, anche Bruno Alves, centrale del Porto, sarebbe sul taccuino dei dirigenti viola. (Sportmediaset)

PARMA E LIVORNO SU VANTAGGIATO Gianni Prete, procuratore dell'attaccante del Rimini Daniele Vantaggiato, insieme a Giovanni Tateo, ha spiegato la posizione del suo assistito: Con l'Atalanta c'è stato un incontro e abbiamo anche parlato di cifre, poi la trattativa si è arenata. In questo momento, tra le diverse squadre che ci hanno richiesto Vantaggiato, possiamo dire che Parma e Livorno si sono rivelate quelle maggiormente interessate.(TMW)
FLOCCARI VICINISSIMO ALLA ROMA-
Contrariamente a quanto smentito ieri il suo procuratore Vincenzo Morabito e il ds bergamasco Carlo Osti, secondo Sky Sport 24 l’attaccante Sergio Floccari sarebbe già un giocatore della Roma. Infatti se per gennaio è impensabile un suo trasferimento alla corte di Spalletti, il discorso sarebbe diverso per giugno.
La sua cessione nella sessione del mercato invernale sarebbe saltata perchè l'Altalanta non è riuscita ad arrivare all'acquisto di Vantaggiato. Il costo dell’operazione si aggirerebbe sugli 8 milioni di euro e potrebbe essere raggiunta con diverse formule per abbassare la liquidità che la Roma dovrebbe versare. Non è un mistero infatti l’interesse degli orobici per Okaka anche per la sessione del calcio mercato di gennaio e per Loria per il quale ci sarebbe un vero e proprio ritorno di fiamma.
Secondo nuovi aggiornamenti l'operazione Floccari potrebbe anche nascondere un intreccio di mercato tra Roma e Udinese per il passaggio di Fabio Quagliarella in maglia giallorossa. (Calciomercato.com)


DI MICHELE RESTA AL WEST HAM-In questi giorni erano circolate le voci su un possibile ritorno di Di Michele in granata nella sessione invernale di mercato. Dopo che De Biasi è andato via ed è tornato Novellino è possibile rivedere il giocatore indossare nuovamente la maglia del Toro, ma se sarà così, succederà solamente in estate. Zola, tecnico del West Ham, ha dichiarato che la sua squadra non cederà nessuno in questi giorni. (TMW)

ARSENAL: ARTETA Offerta di 12 milioni di sterline dell'Arsenal all'Everton per lo spagnolo Mikel Arteta, identificato come il sostituto dell'infortunato Fabregas. La proposta verrà difficilmente rifiutata dal club di Liverpool(Sportmediaset)


LA LAZIO SU BOJINOV E L'INTER PENSA A OWEN




Secondo "Il Tempo", il club biancoceleste starebbe accarezzando l'idea di riportare in Italia Valeri Bojinov, l'ex-ragazzo prodigio del Lecce da tempo caduto in disgrazia al Manchester City a causa di due gravissimi infortuni. La trattativa sarebbe portata avanti dallo stesso manager che, l'anno scorso, portò Ronaldo Bianchi a Roma in prestito dallo stesso City. Lotito sarebbe interessato a condurre lo stesso tipo di accordo con eventuale riscatto a fine stagione.
Michael Owen è un vecchio pallino di Massimo Moratti e il Newcastle, comprimario in Premier League, comincia a stargli stretto. L'Inter, a caccia di attaccanti per la sostituzione di Crespo e -forse- di Adriano, si starebbe interessando muovendo David Suazo, molto apprezzato in Inghilterra, come possibile pedina di scambio.

da www.sportmediaset.it

martedì 30 dicembre 2008

L'ASTON VILLA NON SI FERMA PIU'


Si è concluso con l'inedito Tuesday Night tra Hull e Aston Villa il 20° turno di Premier League. Sfida tra due squadre in un momento di forma diametralmente opposto: i padroni di casa reduci da due sconfitte con nove goal sul groppone, Villans imbattuti da quasi due mesi e in piena corsa per la Champions. L'hanno spuntata proprio gli ospiti, ancora una volta nel finale, come accaduto domenica ai danni dell'Arsenal.Incontro noioso per lunghi tratti, della partita poco da raccontare a dire il vero. Almeno fino all'incredibile finale. Si è deciso tutto nel giro di pochi minuti, con un colpo di scena dopo l'altro. Il primo all'88': discesa di Agbonlahor sulla destra, cross al centro e deviazione in scivolata di Zayatte nella propria porta per la più classica delle autoreti.Finita qua, direte voi. E invece no, perchè in occasione dell'ultimo assalto dei Tigers alla porta dell'Aston Villa succede di tutto. Corner dalla destra: la palla carambola sul corpo di un giocatore dei Villans, schizza sulla parte alta della traversa e finisce fuori. L'arbitro però vede un fallo di mano di Young, appostato sulla linea, e assegna il rigore all'undici di casa per l'entusiasmo del KC Stadium.Poi la doccia gelata: il direttore di gara, dopo un rapido consulto con il guardalinee, ben appostato, ci ripensa e assegna la rimessa dal fondo. Decisione giusta, ma solo in parte, perchè il gioco sarebbe dovuto riprendere con un calcio d'angolo. Nell'impianto cala il silenzio, interrotto pochi secondi più tardi dal fischio finale. A Birmingham sognare la Champions, quest'anno, si può...Hull-Aston Villa 0-188' aut. Zayatte


da www.goal.com

domenica 28 dicembre 2008

PREMIER LEAGUE 20^GIORNATA


HLTS FULHAM-CHELSEA 2-2 HD

IL CELTIC ESPUGNA IBROX

Dopo quasi tre anni, il Celtic esce vincitore da Ibrox Park. Il derby di Glasgow numero 381 (o 382, se consideriamo nel conto anche un playoff giocato 103 anni fa...) va alla squadra di Strachan, che nella 20ª giornata della Scottish Premier League viola il tempio degli eterni rivali dei Rangers.
FUGA - Ormai da parecchi anni, l'Old Firm è diventato l'unico stimolo per due squadre che del campionato scozzese non ne vogliono più sapere. L'obiettivo dichiarato di entrambi i club è quello di essere ammessi alla ben più ricca e competitiva Premier League inglese. Tuttavia, visto che i vicini di casa fanno orecchio da mercante, sono allo studio altre proposte, come quella lanciata da Walter Smith: il tecnico dei Rangers ha recentemente ipotizzato la nascita di una lega europea insieme alle migliori formazioni scandinave, portoghesi e olandesi. Ma questo è il futuro, e nemmeno troppo certo: il presente, invece, dice che il Celtic vola via in classifica e getta le basi per conquistare il quarto campionato nazionale consecutivo. Il primo derby della stagione, disputato lo scorso 31 agosto, vide la vittoria per 4-2 dei Rangers al Celtic Park, con doppietta dell'"ex" Kenny Miller. Da quel momento, però, i Bhoys hanno infilato 13 successi in 15 partite, una sequenza di risultati che ha permesso loro di presentarsi a questo appuntamento con 4 punti di vantaggio sui rivali.
MATCH DURO - Come sempre, l'Old Firm regala agonismo, intensità e più di qualche colpo proibito. Per le giocate tecniche e i tocchi di classe, meglio guardare altrove: in una sfida così sentita, non c'è molto spazio per le raffinatezze. Nel primo tempo, come prevedibile, sono i Rangers a fare la partita. Pochissime occasioni, ma una clamorosa: un destro alto di Davis a porta vuota, dopo un'uscita avventurosa dell'imprevedibile Boruc, portiere polacco capace di interventi straordinari come di papere memorabili.
PRODEZZA DI McDONALD - Proprio Boruc, all'inizio della ripresa, tiene in piedi il Celtic con una perfetta uscita bassa che nega il gol a Boyd. E quando la squadra di Strachan sembra sul punto di cadere, ecco che una prodezza di uno dei pochi talenti in campo risolve tutto. E' Scott McDonald, attaccante australiano, a far esultare i tifosi della squadra cattolica: minuto 13, controllo in area ad aggirare Broadfoot e girata potente sotto l'incrocio. La reazione dei Gers non è granché, tant'è vero che l'unica vera chance per modificare il punteggio capita ancora ai Bhoys, con McGregor che respinge il colpo di testa di Samaras. E al fischio finale, ovviamente, si scatena la festa biancoverde. L'ultima volta che il Celtic aveva vinto un derby in trasferta, a centrocampo giocava ancora Roy Keane: poi "Keano" iniziò la sua avventura da tecnico e tornò in quella Premier League inglese che i club di Glasgow oggi sognano di raggiungere.

Rangers-Celtic 0-1

sabato 27 dicembre 2008

ALLE 17 SPAZIO PREMIER


In studio M.Lestingi e L.Lupo analizzeranno la diciannovesima giornata del campionato inglese con gol,hlts,interviste e approfondimenti. Inoltre sarà possibile rimanere aggiornati sul mercato grazie al sempre e puntuale Luigi,grandissimo esperto della campagna acquisti. Assolutamente da non perdere la clip sui campioni del mondo dello United. Hai perso Spazio Premier?Nessun problema. La trasmissione andrà in onda in differita alle 21 su Tv Calcio 24 ed è disponibile quando vuoi tu grazie all'eslusivo servizio on demand! Tutta la Premier che vuoi è su Tv Calcio 24!

giovedì 25 dicembre 2008

BUON NATALE DA TV CALCIO




La Redazione augura a tutti i visitatori un sereno e felice Natale. Gli aggiornamenti del blog saranno sospesi nella giornata del 25 dicembre ma riprenderanno nel giorno di Santo Stefano in occasione delle gare di Premier League.


Grazie.


mercoledì 24 dicembre 2008

IL MILAN COMPRA A PALERMO


da TMW

Il presidente del Palermo Zamparini ha espresso la volontà di non lasciare partire Moris Carrozzieri (28), ma secondo Tuttosport, il Milan sarebbe deciso a inserire l'ex atalantino nella retroguardia del futuro. La difesa non è il solo reparto che necessita di ritocchi e il club rossonero, che dovrebbe essere la big più attiva durante il mercato invernale, non abbandona neppure la pista che porta all'altro rosanero Giulio Migliaccio (27). Il centrocampista, che ultimamente non sta riuscendo a giocare con continuità, sembra disposto a cambiare aria e la possibilità di vestire la prestigiosa maglia del Milan è un'opportunità da cogliere al volo.

UDINESE, ECCO LE MOSSE MERCATO

nella foto: il ds dell'Udinese Pietro Leonardi
da TMW

Il mercato bianconeo potrebbe non fermarsi a Mattila e Zimling: anzi si cercherà sia di sfoltire la rosa (i giocatori che non trovano spazio probabilmente lasceranno Udine), e si cercherà ancora qualche giocatore che però possa fare la differenza. Non si andrà a comprare 'a caso' come è nella filosofia della società.I nomi che circolano sono soprattutto Zuculini, 18 enne centrocampista avamnzato del Racing Santander: in questo caso sarebbe un operazione atta al futuro più che al presente vista l'età. Il giocatore piace anche alla Juve, possibile forse un affare in compartecipazione, ma sono solo ipotesi. Piace anche Biabiany, francese, trequartista classe '88, che potrebe fare la spola tra primavera e prima squadra, ma questo è tutto da valutare. Un nome ben più corposo provien da Lecce ed è Caserta, che potrebbe fare da rincalzo a D'Agostino.Un ritorno in avanti potrebbe essere Laurito che a Livorno non trova spazio: però è tutto da verificare se l'Udinese decide di tenerlo per avere un'altra punta o girarlo in B, magari al Treviso.Un nome da tenere d'occhio per la fascia destra è Guerron del Getafe.Altro nome che circola da Catania è Biagianti, altro centrocampista già pronto allì'uso.In uscita potrebbero esserci Motta e Nef, ma anche altri giocatori che non trovano spazio, come detto, potrebbero fare le va

TOTTI, DUE MESI OUT


Lo stop di Francesco Totti per l'infortunio muscolare subito a Catania sarà più lungo del mese inizialmente previsto, probabilmente di 60 giorni. La nuova prognosi è frutto di un nuovo controllo clinico al quale si è sottoposto l'attaccante della Roma, dopo quello di ieri.
LA DIAGNOSI - Il capitano della Roma si è sottoposto in mattinata ad un nuovo esame che ha evidenziato una lesione di secondo grado a carico del ventre muscolare del bicipite femorale della coscia destra. Il calciatore dovrà rispettare un periodo adeguato di riposo e tra circa dieci giorni sarà sottoposto a un nuovo controllo. Il recupero è previsto tra i 40 e i 60 giorni. Totti salterebbe tra i sette e i nove incontri di campionato, mentre è difficilissimo il recupero per l'andata degli ottavi di Champions contro l'Arsenal (24 febbraio) e da valutare quello per il ritorno dell'11 marzo.
EPISODI DI CATANIA - "Non è la prima volta che succede, soprattutto a Catania", ha risposto Totti a che gli chiedeva della tensione accesasi al Massimino di Catania nel post partita di domenica scorsa. "Bisogna prendere provvedimenti" ha detto il capitano della Roma, presente questa mattina al Policlinico Umberto I per consegnare doni ai piccoli ricoverati nel reparto di pediatria.
gasport

TOTTI E L'ITALIA NON SONO TANTO LONTANI


Potrebbe davvero non essere un capitolo chiuso quello di Francesco Totti in Nazionale dal momento che i segnali per un ritorno del capitano della Roma in maglia azzurra si susseguono.
Nei giorni scorsi era stato il ct Marcello Lippi a parlare di rispetto per la scelta del giocatore, lasciando però intendere che sarebbe stato ben felice se avesse cambiato idea, adesso invece è addirittura il presidente della Federcalcio a sbilanciarsi, augurandosi di vederlo protagonista in Sud Africa.

"Totti ha l'età giusta per un altro Mondiale" ha detto Giancarlo Abete, confermando l'ipotesi che la Figc sarebbe ben lieta di poter contare su di lui per la prossima avventura iridata, quando l'Italia dovrà difendere il titolo di campione del mondo.

Lo stesso giocatore, prima del nuovo infortunio di domenica, aveva lanciato qualche segnale dichiarando di sentirsi completamente ristabilito, anche se ora il nuovo stop costituisce un ulteriore ostacolo.

martedì 23 dicembre 2008

CAMBIASSO IMPAZIENTE:"RONALDO?NON VEDO L'ORA"


Come un anno fa l'Inter va in vacanza dopo una vittoria. Nel 2007, esattamente dodici mesi fa, la bottiglia di champagne era stata stappata con il sapore del derby vinto sul Milan. Oggi si ragiona su una squadra sempre prima in Italia alla luce della vittoria di Siena, e del + 6 sulla Juve. Esteban Cambiasso, che in quella partita con il Milan segnò il gol della vittoria con la collaborazione di Dida, affida le sue riflessioni al suo sito ufficiale: "È stata sicuramente una buona partita, abbiamo ottenuto l'ottava vittoria consecutiva e andiamo in vacanza in testa alla classifica. Abbiamo conquistato tre punti molto importanti, giocando come sempre per vincere e siamo riusciti nel nostro intento".
COMPLIMENTI - José Mourinho, nel dopo gara di Siena, ha parlato di Cambiasso come miglior nerazzurro in campo: "Il tecnico ha speso parole di elogio molto belle nei mie confronti al termine della gara - risposto el cuchu -. Da parte mia posso dire che un calciatore cerca di fare il meglio di se stesso per dare il proprio apporto alla squadra, di certo un tale riconoscimento da parte dell'allenatore è molto gratificante". Poi un bilancio di questa prima parte della stagione: "Credo che stiamo continuando a crescere - risponde l'argentino - e stiamo sicuramente aumentando il nostro livello migliorando sempre più nel nostro gioco. Un buon esempio di questo è che abbiamo otto vittorie consecutive in campionato nell'ultimo periodo.
LA SFIDA - Prima di arrivare a febbraio l'Inter avà tanti altri impegni ma un pensiero all'ottavo di Champions League contro il Manchester United è inveitabile: "Senza dubbio sarà una grande sfida che tutti noi desideriamo giocare, ma prima di arrivarci dobbiamo disputare tante gare di campionato e abbiamo anche la Coppa Italia".

IL NOSTRO CALCIO PARTE DA PECHINO


a Lega Calcio ha deciso le date della stagione 2009/2010. Come previsto la serie A partirà una settimana prima del solito, il 23 agosto, con l'ultima giornata prevista per il 16 maggio, per dare più tempo all'Italia di Marcello Lippi per preparare il Mondiale in Sud Africa. Più corta la pausa invernale, con le squadre di nuovo in campo il 6 gennaio, solo tre i turni infrasettimanali: uno a settembre, uno a ottobre e uno tra marzo e aprile.
CINA - La Supercoppa Italiana è in programma l'8 agosto al Nest Bird di Pechino, esattamente un anno dopo la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi. Sarà la quarta volta che il trofeo assegna all'estero: nel 2003 si giocò al Giants Stadium di New York (vinse la Juventus), l'anno prima a Tripoli (altro successo bianconero) e nel 1993 a Washington D.C. (vittoria del Milan).
COPPA ITALIA - Primo turno il 2 agosto con le squadre di Lega Pro. I team di B entrano in scena a partire dal 9 agosto, mentre a Ferragosto tocca ai team di A fuori dalle coppe europee.

STOP CHELSEA,LIVERPOOL IN TESTA


Sorpasso sfumato per il Chelsea, che fa 0-0 sul campo dell'Everton nel "monday night" della 18.a giornata della Premier League e resta alle spalle della capolista Liverpool, avanti di un punto (39 contro 38). La gara della squadra di Scolari è condizionata dall'espulsione al 35' del primo tempo di capitan Terry, protagonista di un bruttissimo fallo su Osman. All'84' l'arbitro annulla un gol ai padroni di casa per fuorigioco di Pienaar.

E' successo domenica
Finisce 1-1 il big-match fra Arsenal e Liverpool. I padroni di casa passano in vantaggio al 24' con un bel destro di Van Persie, ma vengono raggiunti al 42' dal gol di Robbie Keane. I Gunners giocano per mezz'ora in dieci per l'espulsione di Adebayor, ma i Reds non ne approfittano e non vanno oltre il pari. Negli altri due posticipi, vittorie di misura per WBA e Newcastle, che con un doppio 2-1 battono rispettivamente Manchester City e Tottenham.

E' successo sabato
Nuova delusione per Gianfranco Zola: il West Ham cede in casa 1-0 all'Aston Villa: decide un'autorete di Neill. Debutto con vittoria per Sam Allardyce sulla panchina del Blackburn. Chiamato per sostituire l'esonerato Paul Ince, il nuovo tecnico dei Rovers si presenta ai suoi nuovi tifosi con un netto 3-0 sullo Stoke City. Non ha ancora un allenatore dopo l'addio di Keane il Sunderland, ma i Black Cats travolgono ugualmente l'Hull City per 4-1.

Al Portsmouth non basta Crouch per evitare la sconfitta sul campo del Bolton mentre il Middlesbrough crolla a Craven Cottage, travolto dal Fulham. United-Wigan è stata invece rinviata per l'impegno dei Red Devils nel Mondiale per club.

Risultati della 18esima giornata:

Blackburn - Stoke City 3-0
Bolton - Portsmouth 2-1
Fulham - Middlesbrough 3-0
Hull City - Sunderland 1-4
West Ham - Aston Villa 0-1
West Bromwich - Manchester City 2-1
Newcastle - Tottenham 2-1
Arsenal - Liverpool 1-1
Manchester Utd - Wigan rinviata
Everton - Chelsea 0-0

EVERTON-CHELSEA 0-0


lunedì 22 dicembre 2008

ROONEY GOL ED IL MANCHESTER E' MONDIALE


Il Manchester United è campione del mondo per club. I Red Devils succedono al Milan battendo a Yokohama gli ecuadoriani della Liga Deportiva Universitaria de Quito per 1-0. Il gol decisivo è arrivato al 28' della ripresa con Rooney, abile a piazzare un destro a giro alle spalle di Cevallos. Lo United ha giocato quasi tutto il secondo tempo in inferiorità numerica per l'espulsione di Vidic che ha colpito con una gomitata Manso.

Manchester Utd-Ldu Quito 1-0

LA JUVE TIENE IL PASSO E IL MILAN STENDE L'UDINESE


La Juventus vince a Bergamo 3-1 tra i mugugni del gruppo di Delneri per un rigore non dato (calcione di Marchionni a Floccari) e un gol juventino - quello dell'1-0 - irregolare. I bianconeri proseguono la caccia all'Inter restando sei punti dietro, ma dimostrando di saper attraversare anche pomeriggi ai quali manca una brugola
Un Milan in formato spettacolo ha cancellato con un colpo di spugna le delusioni degli ultimi tempi. A San Siro, davanti a David Beckham, i rossoneri hanno liquidato la pratica Udinese con un secco 5-1 nonostante numerose assenze.
La Roma fallisce la rimonta sul campo del Catania di Zenga, implacabile per oltre 70 minuti, ma ingenuo nel finale nel subire il ritorno dei giallorossi. La squadra di Spalletti, priva di idee e spirito, perde Totti dopo 30' (stiramento). Al 34' arriva il vantaggio di Baiocco, al 40' il raddoppio di Morimoto. Il giapponese sembra chiudere il match all'11' della ripresa, poi Vunicic (29') e Menez (33') riaprono i giochi. Ma il pari non arriva: 3-2.
Il Torino batte 1-0 il Napoli grazie al gol scaccia crisi di Rolando Bianchi. Vincono Fiorentina e Genoa.Finiscono in parità Lecce-Bologna e Cagliari-Reggina.

Hlts Serie A

Atalanta-Juventus 1-3


Milan-Udinese 5-1


Catania-Roma 3-2


Torino-Napoli 1-0


Sampdoria-Fiorentina 0-1


Chievo-Genoa 0-1


Lecce-Bologna 0-0
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Cagliari-Reggina 1-1

domenica 21 dicembre 2008

CON BECKHAM E' MILAN STAR


da www.goal.com

Decine di giornalisti, macchine fotografica, atmosfera da evento planetario. Ecco la cornice della conferenza stampa di presentazione di David Beckham, neo giocatore del Milan. Il centrocampista inglese, in divisa ufficiale, è stato introdotto così da Galliani:

"Dopo un lungo corteggiamento iniziato nella primavera del 2007 finalmente David e' arrivato nella nostra societa'. Ovviamente facciamo il nostro benvenuto a David che arriva in prestito dai Los Angeles Galaxy, che ringrazio per la disponibilita'. Il prestito durera' fino a giugno del 2009, ma con un impegno d'onore che sara' rispettato, di lasciare il giocatore il 7 di marzo. Sara' disponibile da Milan-Roma a Milan-Atalanta dell'8 di Marzo. Organizzeremo delle amichevoli, ci saranno delle partite di Coppa Italia, sara' l'allenatore poi a decidere se inserirlo nelle liste di Uefa, visto che con noi potrebbe fare solo i sedicesimi di finale. Beckham e' un giocatore che tutti conoscono, che ha vinto tutto in Inghilterra e in Spagna, speriamo che possa contribuire anche qui. L'idea Beckham l'abbiamo avuta noi due anni fa, ma dopo una sera di riflessione, ha scelto Los Angeles. Finalmente arriva da noi e il fatto che sia stata una sua scelta, ci rende ancor piu' orgogliosi. Benvenuto Beckham e alla sua signora nella squadra piu' titolata al mondo e fino a domani ancora Campione del Mondo in carica. Lui entra nel novero dei campionissimi che hanno vestito questa maglia. Noi, lo sapete, vogliamo coniugare vittoria e spettacolo. Se, poi, Beckham volesse tornare, o rimanere, sa che il Milan e' a sua disposizione".

Poi la parola è passata al protagonista della giornata, che ha fatto le prove di italiano prima di proseguire la conferenza in inglese: "Dovete scusare il mio italiano: Buonasera, la primiera cosa e' un grazie di core a Ac Milan e al Signor Galliani. Es un onor, amo la Italia e I am very happy venir qui. E' un grande onore per me, e' stato un onore vestire le maglie di questi grandi club. Sono contento della possibilita' offerta di vestire anche questa prestigiosa maglia, dopo quelle del Manchester United e del Real Madrid. Sono contento e spero di contribuire per quanto mi sara' possibile. Volevo fare un salto qualitativo, non voglio dire che negli USA non siano cosi' alti, ma ho pensato che fosse importante cogliere questa opportunita' al volo".

Opportunità dal punto di vista professionale, sia chiaro. Perchè Becks, parole sue, non è arrivato a Milano per una vacanza di lusso: "Cerchero' di essere il miglior professionista possibile. Son qui per lavorare e aiutare la squadra. Sara' un piacere lavorare con colleghi del calibro di Kaka', Maldini, Ronaldinho, con gente che ho sempre ammirato, ma con la quale non ho mai giocato. E' chiaro che avro' bisogno di inserirmi, non ho intenzione di stravolgere nulla. Ripeto, per me e' una grandissima opportunita' e voglio sfruttarla appieno. Sara' difficile giocare subito, ma sto bene, ho solo bisogno di allenarmi. Non si parla di restare qui per anni, anche se nessuno puo' dire cosa succedera', ma cio' che voglio fare e' integrarmi e aiutare i compagni. Tra i miei ex compagni c'e' ancora qualcuno che non ci crede, altri mi hanno dato consigli, ma tutti sono stati contenti della mia scelta". Sul suo stato di forma ha garantito anche Galliani: "I test sono stati superati con lode, mi hanno detto che e' in ottime condizioni fisiche. Dopo Dubai sono convinto che sara' gia' pronto per giocare".

Di questo passo riconquistare la maglia della nazionale inglese, vero obiettivo di Beckham, non resterà un'utopia: "E' chiaro che Fabio Capello e' una persona che rispetto tantissimo. Ho chiesto la sua opinione, nessuno mi ha detto o consigliato una squadra, io volevo giocare in Italia e ho verificato se ci fosse la possibilita' di venire al Milan. Lui l'unica cosa che mi ha detto e' di fare calcio ad altissimi livelli e dunque la scelta del Milan e' stata perfetta. L'Inghilterra? E' una cosa giusta, se uno non gioca nella sua squadra, se non da' il massimo, sicuramente non si merita la convocazione in Nazionale. Capello e' un grande manager: lui non guarda ai campionati o ai nomi, ma alle prestazioni. Per me riuscire a tornare a giocare con l'Inghilterra per me sarebbe un onore e voi sapete che io provero' a tornarci e per farlo cerchero' di giocare qui nel Milan, questo e' il mio obiettivo. Sono realista, so che non sono il piu' giovane, ci sono tanti buoni giocatori che meritano la Nazionale. Io spero di riuscire a farne parte: ho superato le 100 presenze, il tempo passa, ma la passione e' sempre la stessa, quella del primo giorno".

E di passione il campione inglese sembra averne già tanta per la sua nuova squadra e il suo nuovo campionato: "Io mi sono gia' innamorato. L'ho gia' detto, mi e' piaciuto giocare con il Manchester United, col Real Madrid e sento gia' che c'e' un innamoramento in corso. Sara' difficile lasciare questo club, ma mi e' gia' accaduto di farlo. Io sono del Galaxy e a marzo tornero' in America. La storia del club e' fantastica. Penso a Maldini che ha 40 anni e gioca ancora a livelli eccezionali. Lui e' solo un esempio, ma fotografa la classe di un club. L'eta' non conta. Ancelotti? E' eccezionale, merita tutto il rispetto del mondo. Ho sempre rispettato il modo italiano di fare calcio, fatto con passione e con uno stile particolare. Uno dei motivi per cui sono qui in Italia e per imparare a conoscerlo meglio. Ho affrontato spesso squadre italiane, anche la Nazionale e so quanto e' difficile giocarci contro. Non vedo l'ora di iniziare". E guai a pizzicarlo sul tema del gossip o della moda: "La moda non ha avuto nulla a che fare con la mia scelta. Il motivo principale e' stato quello di vestire la maglietta rossonera e basta. Per me era un sogno, un desiderio che poi e' diventato realta'. Sono qui per il Milan, non per la moda".

Poi finalmente l'ufficializzazione del suo numero di maglia: "Ho scelto il 32. Io ho giocato con tanti numeri, e' stato il primo numero che mi e' stato offerto e ho accettato perche' non c'era motivo di rifiutarlo". Un commento anche sul prossimo derby con l'Inter ("Ne ho giocati tanti e non vedo l'ora di giocare quello di Milano. L'Inter e' fortissima e ha un allenatore eccezionale"), prima di commentare il sorteggio di Champions: "Quando ho scoperto i sorteggi, sono stato colpito perche' io saro' qui quando il Manchester arrivera' a Milano. Ma l'unica cosa a cui penso e' quella di giocare per il Milan. Se poi dovessi riuscire a tornare a giocare in Champions League sara' un piacere".

In chiusura una sorta di manifesto del Beckham-pensiero: "L'unica mia pressione e' quella di giocare al calcio. Ho giocato in tutte le piu' importanti squadre del mondo e dappertutto mi e' sempre stata fatta questa domanda. Sono abituato. Io voglio solo partecipare a questo impegno e magari aiutare a far vincere questo club. Ho sempre sognato di giocare nel Milan, fin da ragazzino, cosi' come nel Manchester United e nel Real. Mi e' sempre piaciuta la storia del calcio italiano e l'ho sempre apprezzato. E poi, come dicevo prima, giocare con giocatori come Maldini per me e' eccezionale. E' un po' una scommessa perche' si arriva in un club molto grande, l'importante e' cominciare subito bene".

dal nostro inviato
Sergio Stanco

LAZIO-PALERMO, DECIDE ROCCHI


Di solito all'esterno è difficile passare. La traiettoria si allunga e superare l'avversario è arduo. La Lazio ha scoperto invece che d'esterno si passa. E come. Con quello di Ledesma e Meghni si costruisce, con l'esterno Rocchi appena entrato si finalizza. I biancocelesti si prendono i tre punti contro il Palermo in una partita povera sotto il profilo tecnico, ricchissima di spunti e polemiche.
Primo tempo quasi apatico, con una clamorosa occasione capitata a Pandev. Ripresa vivace, resa frizzante dall'ingresso di Rocchi che in 8 minuti squassa i piani di Ballardini. Il resto è un arrembaggio palermitano un po' arruffone, dissestato. I siciliani finiscono in dieci per il rosso - giusto - a Balzaretti - un rigore non concesso a favore e uno a sfavore. Ci sarà tanto di cui parlare, forse anche Zamparini ritroverà quegli spazi sui media che tanto richiede.
Rossi, zitto zitto, invece, infila i piedi sotto il tavolo. Il panettone non può attendere.
HLTS

MAICON DIVENTA BOMBER E L'INTER VINCE A SIENA


Vince l'Inter, segna Maicon, ma si parlerà di Griselli, l'assistente dell'arbitro De Marco che sul gol della vittoria nerazzurra non rileva un palese fuorigioco del terzino di Mourinho servito da Maxwell. La partita si decide dopo 87 minuti di battaglia, e si decide nella maniera che nessuno auspicava. Un gol irregolare che punisce oltremisura il Siena, a lunghi tratti padrone del campo e del gioco contro la prima in classifica.
E pensare che la partita si era messa subito bene per l'Inter, in vantaggio poco dopo la mezz'ora grazie a un regalo di Frick ben sfruttato da Maicon. Prima del riposo, però, il gol di Kharja rimette tutto in gioco. Il Siena ritrova fiducia, l'Inter si spaventa e il secondo tempo è quasi tutto di marca bianconera. Solo un lampo di Ibra (clamorosa traversa) fa tremare Curci. Mourinho cambia tutto: dentro Figo, Crespo e Quaresma, fuori Jimenez, Balotelli e Muntari, ma è ancora Maicon a fare esplodere di gioia lo Special One. La vittoria è sua, così come il titolo di campione d'inverno che in Inghilterra è sempre stato garanzia di successo.

IL TABELLINO
Siena-Inter 1-2
Siena (4-3-1-2): Curci 5; Zuniga 6,5 (46'st Calaiò sv), Brandao 6, Portanova 7, Del Grosso 7; Vergassola 6, Codrea 6,5, Galloppa 6,5; Kharja 7,5; Ghezzal 5,5, Frick 4,5 (30'st Maccarone 6). A disposizione: Manitta, A.Rossi, Moti, Jarolim, Barusso. All. Giampaolo
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar 6; Maicon 8, Cordoba 6,5, Samuel 6, Maxwell 6; Zanetti 5,5, Cambiasso 6, Muntari 5 (28'st Quaresma sv); Jimenez 5,5 (10'st Figo 5,5); Ibrahimovic 5, Balotelli 4 (10'st Crespo 6). A disposizione: Orlandoni, Materazzi, Chivu, Mancini. All. Mourinho
Arbitro: De Marco
Marcatori: 35' Maicon (I), 44' Kharja (S), 38'st Maicon (I)
Ammoniti: Balotelli (I), Vergassola (S), Kharja (S), Samuel (I), Portanova (S)


HLTS

sabato 20 dicembre 2008

MANCINI, IL NUOVO ANNO REGALA UNA NUOVA PANCHINA


Roberto Mancini e il Chelseasarebbero veramente vicini al matrimonio. Una voce che nasce da ambienti vicini all'ex-tecnico interista e che addirittura vorrebbe l'insediamento sulla panchina attualmente occupata da Felipe Scolari già con l'avvio del 2009. Dietro le smentite di facciata, insomma, Abramovich avrebbe deciso di rinunciare al tecnico portoghese, osteggiato da una parte importante dello spogliatoio. E di chiamare il "Mancio".

TAVANO SHOW E IL LIVORNO FERMA IL SASSUOLO

ANCONA-TRIESTINA 2-141' pt Rincon (A), 5' st Ardemagni (T), 40' st Vanigli (A)
EMPOLI-MANTOVA 1-136' pt Corona (M), 34' st Saudati (E)
LIVORNO-SASSUOLO 2-22' pt Loviso (L), 38' pt e 50' st Tavano (L), 44' pt Zampagna (S), 31' st Masucci (S)
MODENA-BARI 0-218' pt rig. Barreto, 37' st Caputo
PIACENZA-PISA 1-09' st Guzman
RIMINI-ALBINOLEFFE 1-126' st Madonna (A), 27' st Vantaggiato (R)
SALERNITANA-ASCOLI 1-211' pt rig. Soncin (A), 21' pt Cani (A), 24' st Gerardi (S)
TREVISO-AVELLINO 2-12' pt Musetti (T), 7' st Pepe (A), 26' st Guigou (T)
BRESCIA-GROSSETO 1-0 (giocata venerdi)34' pt Caracciolo
PARMA-CITTADELLA 1-0 (giocata venerdi)32' st Paloschi
FROSINONE-VICENZA (domenica ore 1

mercoledì 17 dicembre 2008

PRIMA GIOIA PER NOVELLINO, TORINO AI QUARTI DI COPPA


Il Torino espugna il Franchi negli ottavi di Coppa Italia per 1-0 e vola ai quarti di finale. A mandare ko la Fiorentina e' una rete di Rolando Bianchi al 19'. La Fiorentina e' scesa in campo, come le altre big del campionato, direttamente negli ottavi di finale di Coppa Italia e per l'occasione Prandelli ha dovuto schierare la coppia totale d'attacco Mutu-Gilardino, viste le defezioni di Pazzini, alle prese con la gastroenterite, e Osvaldo. Lo stesso Novellino, pero', pur con una formazione rimaneggiata, ha deciso di schierare in attacco la coppia Amoruso-Bianchi. E sono proprio i granata, arrivati agli ottavi grazie al successo sul Livorno dopo i tempi supplementari, a partire forte e ad andare in gol al 19' con Bianchi che, servito da un perfetto assist dalla destra di Vailatti, di destro trafigge da centroarea Storari. Al 27' sono i viola a rendersi pericolosi con Mutu, ma Natali lo anticipa. Due minuti piu' tardi brivido per i granata con i viola che vanno vicini al pareggio con un tiro dalla distanza di Almiron che termina di poco alto. Alla mezz'ora Rolando Bianchi e' costretto a lasciare il campo per un problema al ginocchio, al suo posto entra Stellone. I viola spingono per trovare il pari, visto che l'accesso ai quarti si gioca con una partita secca, e vanno vicini al gol con Pasquale di testa al 71' e con un tiro dalla distanza di Zauri.Nella ripresa la partita si assopisce, e' sempre ovviamente la Fiorentina a rendersi piu' propositiva alla ricerca del pareggio che sembra arrivare al 62' con un colpo di testa di Gilardino che termina a lato di un soffio. Al 75' altra grande occasione per i viola sugli sviluppi di una punizione di Kuzmanovic su cui non riescono ad intervenire Mutu e Gilardino. All'84' Colombo abbatte Jovetic al limite dell'area, ma Mutu spara la punizione alle stelle. Nel finale, all'88', i granata vanno vicini al gol del ko con Ventola. Al 90' D'Amato concede un calcio di rigore per fallo su Ventola, ma il collaboratore gli fa cambiare idea perche' la palla prima sarebbe uscita dal campo e la gara termina qui. Il Toro resiste all'assedio e si aggiudica il passaggio del turno: ai quarti affrontera' la Lazio che si e' sbarazzata del Milan.

Galliani: forse un arrivo a gennaio

E su Kakà: "Ha una tendinopatia"

Secondo quanto dichiarato daAdriano Gal
liani, è sempre più probabile un acquisto in casa Milanper il mercato di gennaio. "Un giocatore per sosituire Gattuso? Ci stiamo pensando e vedremo cosa si potrà fare" ha detto l'ad rossonero.Galliani chiude anche il piccolo 'equivoco' sorto con Ancelotti sulle condizioni di Kakà. "Ha una tendinopatia inguinale. Adesso sta meglio e speriamo di recuperarlo per domenica".

Adriano Galliani, al Coni per la consegna dei Collari d'oro, corregge insomma la diagnosi, ma non la prognosi del brasiliano: "Gli ho telefonato ieri, sta meglio e speriamo di recuperarlo per domenica. Assieme a Flamini".    Chiuso il discorso Kakà, l'amministratore delegato del Milan è tornato poi sul capitolo scudetto: "L'obiettivo scudetto resta, noi crediamo di avere una squadra ultracompetitiva, ma 6-7 infortunati sono tanti. Ci serve un po' di salute. Nella scorsa stagione abbiamo vinto due trofei, e speriamo di vincere qualcosa anche quest'anno".

Galliani ha anche fatto un'ulteriore analisi della scorsa stagione: "La stagione 2007-2008 calcistica ci ha visto vincere due trofei, siamo arrivati a 26 trofei nei 20 anni di presidenza Berlusconi. Speriamo di vincere altro nella stagione. Stiamo competendo nel campionato italiano, per lo scudetto, e in coppa Uefa. Vediamo se riusciamo a vincere almeno una di queste".

Infine, su Leonardo futuro allenatore del Milan, l'ad rossonero ha detto: "L'ho voluto io e gli voglio bene, ma per queste cose è presto parlarne. Prima prenda il patentino".


sabato 13 dicembre 2008

JUVE-MILAN SU TV CALCIO

RANIERI:"NON MI STUPIREI DI VEDERE KAKA' IN CAMPO"


A risolvere il "giallo-Kakà", in dubbio fino all'ultimo per la supersfida contro la Juventus, ci pensa il tecnico bianconero, Claudio Ranieri: "So che ha problemi all'inguine, ma un giocatore come lui prima di rinunciare a questa partita... Insomma, non mi stupirei a vederlo nel sottopassaggio". Poi su Ronaldinho: "E' capace di magie strepitose, che illuminano le notti. Sta a noi il compito di spegnerlo". "Lo scudetto? C'è tempo per recuperare".



Il tecnico romano contro i rossoneri dovrà fare a meno di uno dei suoi uomini migliori, Camoranesi: "Non ce la fa, ha ancora dolore quando calcia - spiega l'allenatore - Non va in contrasto, ha paura di cadere. Abbiamo sperato ma se non è guarito non possiamo forzare". Ranieri potrà però contare su Salihamidzic: "E' già disponibile per la panchina. Ha fatto molto bene". E anche su Zanetti: "Ha recuperato molto bene dopo la partita con il Bate Borisov. Il fatto che si sia tolto la fascia alla gamba dopo qualche minuto è stato un messaggio chiaro. La fascia gli dava fastidio e non aveva più bisogno della protezione. Quando l'ho visto mi sono tranquillizzato ancor di più".

Ranieri considera il match contro il Milan importante, ma non decisivo per le sorti del campionato: "Far bene contro il Milan significherebbe molto, certo ci farebbe molto piacere vincere, ci permetterebbe di guadagnare tre punti sul Milan e rimanere alla stessa distanza dall'Inter. L'importante è fare come nel ciclismo: qualcuno deve seguire l'Inter a ruota. Se restassimo solo noi l'anti-Inter sarebbe un guaio, sarebbe meglio se ci fossero anche altre squadre. Sarebbe un campionato più interessante". Per il tecnico, comunque, restare indietro adesso non comprometterà nulla in chiave scudetto: "Certo che ci sarebbe la possibilità recuperare. Il bello del calcio è che non vince sempre la più forte".

MOU ATTACCA MIHAJLOVIC:"SE UNO CHE SPUTA A UN AVVERSARIO..."


Ci si aspettava un chiarimento sul "caso-Adriano", è arrivata un risposta piccata agli attacchi di Mihajlovic. Mourinho stupisce ancora e replica duramente all'ex vice di Mancini: "Tutti meritano una seconda opportunità - ha detto riferendosi ad Adriano -. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario, perché non concedere un'altra possibilità di giocare ad Adriano?".


Il tecnico portoghese ha poi rincarato la dose: "L'allenatore in seconda dell'Inter è Baresi, ma Mihajlovic parla più di lui, sembra che sia ancora qui anche se in realtà così non è".

E, chiuso il capitolo Mihajlovic, Mourinho ha ovviamente calato il sipario anche sulla questione Adriano: "L'equivoco è vostro, non nostro. Il giorno dopo la partita con Werder il dottor Combi mi ha informato del problema muscolare di Adriano, giovedì sempre il dottore mi ha informato che non si poteva allenare e che sarebbe andato a Pavia per gli esami. Nulla di più. Oggi (sabato, ndr) ha fatto i trattamenti ed è andato a casa, visto che non può giocare, come gli altri infortunati".

Insomma, niente Adriano, ma non solo, perché Mourinho un paio di sorprese le tiene sempre in serbo e, tra i convocati, esclude questa volta Mancini e Quaresma. Contro il Chievo, invece, ci sarà regolarmente Maicon e rientrerà Chivu. Solo tribuna, quindi, per il giovane Santon. Ma ecco la lista completa dei convocati: Julio Cesar, Orlandoni, Belec; Cordoba, Maxwell, Maicon, Burdisso, Samuel, Chivu; J. Zanetti, Stankovic, Figo, Jimenez, Cambiasso, Muntari; Ibrahimovic, Crespo, Obinna, Balotelli.

MILAN A TORINO COL DUBBIO KAKA'


"I dubbi sono legati a Kakà. Non abbiamo ottimismo o pessimismo, può darsi anche che sabato non si alleni. Partirà con la squadra e poi vedremo". Carlo Ancelotti, allenatore del Milan, non sa se potrà contare sul brasiliano nel big match in programma domenica sera sul campo della Juventus. L'ex Pallone d'oro, come dice il tecnico rossonero, è alle prese con problemi all'inguine. Stanno "benissimo", invece, Ronaldinho e Clarence Seedorf.



"Se sono tutti a disposizione - afferma Ancelotti - qualcuno resterà fuori". In mezzo al campo, sicuro l'impiego di Mathieu Flamini. Il centrocampista francese dovrà colmare il vuoto lasciato da Gennaro Gattuso, out per diversi mesi dopo l'infortunio al ginocchio. "Flamini è un giocatore nuovo, deve ambientarsi. Finora ha fatto bene, ritengo che possa fare ancora meglio" dice l'allenatore.

"La posta in palio è importante quanto il derby. La Juve è sempre stata la squadra da battere, è un grande collettivo ed ha una grande tifoseria. Ha molta solidità e un tipo di gioco aggressivo. Del Piero? Lo avrei preso qualche anno fa quando non aveva ancora rinnovato con la Juve, è una bandiera e un trascinatore". Il tecnico milanista non ritiene determinante in caso di sconfitta l'eventuale allungo dell'Inter: "I nerazzurri possono allontanarsi da una delle due, ma non sarà determinante. Una vittoria ci può dare slancio".

Il tecnico rossonero parla anche di Thiago Silva e Gattuso: "Il brasiliano potenzialmente è fortisimo e non per niente è stato votato miglior giocatore brasiliano, è un ottimo investimento. L'assenza di Gattuso può essere una nuova sfida per altri giocatori. Il gioco della squadra comunque non cambierà".

Ancelotti torna poi sulle dichiarazioni del patron rossonero, Silvio Berlusconi, dichiarandosi d'accordo (a metà). Quello di non riuscire a gestire bene il finale di una gara è un problema che "in qualche partita c'è stato. A Lecce, effettivamente, abbiamo regalato troppe volte la palla agli avversari" conclude il tecnico del Milan.

venerdì 12 dicembre 2008

XAVI A TUTTO CAMPO DAL REAL ALL'INTER


La gente catalana ha pensato che Xavi stesse diventando un vero giocatore del Barcellona una sera di aprile del 2004, quando un suo astuto pallonetto — che da queste parti chiamano vaselina a sottolineare la soavità della fregatura — diede al Barça la vittoria al Bernabeu dopo sette anni di viaggi a vuoto. Non poteva essere altrimenti, perché in Spagna (e in Catalogna, che non è la stessa cosa) la maturità di un calciatore, per quanto talento possieda, si misura da ciò che riesce a fare in un clasico, come viene definito il confronto diretto fra Real Madrid e Barcellona. Da quella vaselina Xavi è ulteriormente cresciuto, fino a venire eletto, in questo magico 2008, miglior giocatore dell’Europeo e quinto assoluto nella classifica del Pallone d’oro, gran piazzamento per uno che non abbonda in effetti speciali ma semplicemente gioca (assai bene) a calcio. E dunque davanti a noi c’è un uomo di 28 anni che di recente si è nutrito di gloria, eppure parla ancora da affamato. Specie questa settimana.
Il Barcellona sta benissimo, il Real malissimo. E’ una sintesi che la convince?
"Solo nella prima parte, è vero che noi stiamo benissimo. Il resto è complesso da capire. Provo a spiegarmi: il destino di Barça e Real è di stare sui due piatti della stessa bilancia. Non possiamo essere felici assieme, tra noi c’è una tale rivalità che il successo dell’uno automaticamente svaluta il risultato dell’altro, che magari in assoluto non sarebbe così negativo. Oggi il Real sembra in crisi perché noi stiamo filando da far paura, ma la distanza è minore di quanto sembri".
C’è scritto sugli specchietti retrovisori delle macchine americane: attenzione, gli oggetti che vedete riflessi qui potrebbero essere più vicini di quanto appaiano.
"Perfetto, il concetto è questo. I tifosi ci chiedono la manita, ovvero un 5-0, perché il nostro gioco li sta entusiasmando e pensano che un’occasione così propizia per umiliare i rivali non capiterà più. Ma nel nostro spogliatoio nessuno sputerebbe su un semplice 1-0, che ci porterebbe 12 punti avanti al Real; non sottovalutiamo la loro capacità di reagire, già in Champions si è visto qualcosa".
L’esonero di Schuster l’ha sorpresa?
"Sì. Ma più ancora mi avevano sorpreso le sue parole di resa. La frase "al Camp Nou non possiamo vincere" suonava falsa, strategica".

Ha letto dei possibili accoppiamenti negli ottavi di Champions?Tutte squadre forti, e un’opzione è addirittura l’Inter di Mourinho. "Ho letto, ho letto... E’ prematuro esprimere una preferenza, ma sappia che se venissimo sorteggiati contro l’Inter il fascino della sfida supererebbe la paura di non farcela. Se mi passa la battuta, sarebbe un match speciale... Mourinho è un grande, l’ho conosciuto qui, quando lavorava con noi, e già allora ero certo che avrebbe sfondato. Un’eliminatoria con l’Inter sarebbe equilibratissima".
Le piacerebbe anche una rivincita Spagna-Italia al Mondiale 2010? "Dipende a quale livello del torneo. L’accetterei col sorriso sulle labbra soltanto se arrivasse molto in là. Diciamo che mi auguro di affrontare l’Italia il più tardi possibile, perché non ho dimenticato l’asprezza del quarto che abbiamo vinto ai rigori all’Europeo; le nazionali che andranno in Sudafrica per vincere sono tante, ma non ci sarebbe nulla di strano se Spagna-Italia valesse il titolo".

Nel suo ruolo abbiamo due grandi nomi: Pirlo per l’oggi e Aquilani per il domani.
"Pirlo resta il migliore, perché alle doti di visione del gioco unisce ora la grande esperienza. Aquilani è una splendida promessa, può raggiungere Pirlo; ma al momento lo sta ancora inseguendo".

E’ rimasto sorpreso dalla rapidità con la quale Ronaldinho si è inserito nel Milan?
"Per niente. Il calcio è un gioco semplice, molto basato sul talento: se ne hai tanto — e Dinho ne ha tanto moltiplicato per dieci — ti adatti in fretta a ogni situazione nuova".
Però c’è qualche problema tattico con Kakà.
"Lo capisco, giocano sostanzialmente nella stessa posizione, e lì ce ne può stare uno. Però anche Kakà ha talento, assieme troveranno la soluzione. La mia idea è che entrambi debbano variare un po’ la zona di operazioni: non può essere uno solo a sacrificarsi".

Lei, Puyol, Iniesta, Messi, Valdes, Bojan... Xavi, perché un club ricco come il Barcellona pesca con tanta facilità nel vivaio?
"Perché ha trovato nel tempo una serie di allenatori capaci di dare fiducia ai giovani: quando si accorgevano che in squadra mancava qualcosa, Van Gaal, Rijkaard e adesso Guardiola hanno cercato innanzitutto nella "cantera". E’ un trucco semplicissimo, stento a capire perché gli altri non ci arrivino".

ADRIANO CI RICASCA E MOU E' INFURIATO


Più lo tiri su e più lui si manda giù. Adriano ieri ne ha combinata un’altra delle sue, presentandosi alla Pinetina non del tutto sobrio e venendo rispedito a casa da un Mourinho inevitabilmente furibondo, anche se bravissimo a dirigere l’allenamento del gruppo come se niente fosse successo.

IN ANTICIPO, MA IMPRESENTABILE - La ripresa degli allenamenti dopo la sconfitta di Brema era fissata per le 10.30. Il brasiliano è arrivato in largo anticipo, ma pure in condizioni pessime. Il tecnico ne ha preso atto e l’ha invitato a lasciare il centro tecnico. Il tutto dopo che Mourinho aveva nuovamente dato fiducia ad Adriano, schierandolo titolare martedì contro il Werder Brema. Ma proprio dalla trasferta tedesca il 26enne di Rio sarebbe tornato infastidito per aver giocato in una gara in cui c’era poco da guadagnare e molto da perdere e per di più venendo sostituito nell’intervallo da Ibrahimovic.
RECIDIVO - Quanto successo ieri è il segnale che lo stesso giocatore si è ormai scollegato dal pianeta Inter e che vede il suo futuro altrove. Il giorno di riposo concesso alla truppa mercoledì deve avere fatto il resto, con Adri che è ricaduto negli antichi vizi. Solo in questa stagione, che pure sembrava quella del riscatto, il brasiliano infatti si è visto escludere dalla lista dei convocati per cinque gare di seguito per aver fatto l’alba in discoteca dopo Inter-Genoa (26 ottobre) ed essere arrivato in ritardo (e non in condizione) all’allenamento del 28 ottobre, vigilia di Fiorentina-Inter. Senza dimenticare che lo stesso giocatore si era presentato 30 minuti dopo l’orario stabilito il giorno del raduno (ma per colpa delle coincidenze aeree dal Brasile) e che nell’ultimo mese per due volte ha marcato visita alla Pinetina per una febbre che non aveva convinto tutti.
CRESPO STOP - A questo punto è lecito pensare che la pazienza della società e dello stesso Mourinho sia davvero esaurita e che il capolinea sia vicino. Con relativi risvolti di mercato. Più che il rinnovo di un contratto in scadenza nel 2010, ora potrebbe arrivare una cessione già a gennaio, anche se a queste condizioni è difficile che all’Inter giunga una super offerta. Certamente Adriano rischia l’esclusione dalla lista Champions di gennaio e questo porterebbe all’incedibilità di Hernan Crespo, a sua volta rimasto fuori dai giocatori utilizzabili in Coppa nella fase a gironi appena conclusa. «Valdanito» in questo avvio di stagione ha trovato poco spazio e le squadre pronte a prenderlo nella prossima finestra di mercato non mancano di certo. Sempre che Adriano non venga convocato per non dargliela vinta (e perché l’Inter non può vedere svalutato così un proprio capitale), i guai del brasiliano potrebbero però rilanciare Crespo anche in vista della sfida col Chievo, quando l’argentino si giocherà con Balotelli (Cruz è infortunato e ritornerà nel 2009) una maglia per affiancare Ibra.
MAICON A RISCHIO - Contro i veneti potrebbe mancare pure Maicon. Anche il terzino infatti ieri si è presentato alla Pinetina non in condizioni per allenarsi, tanto che non ha lavorato con il gruppo. Se Mourinho dovesse decidere di adottare con lui lo stesso metro usato con Adriano, ecco che domenica potrebbe toccare al promettente 17enne Davide Santon, che sarebbe all’esordio assoluto in maglia nerazzurra.

THIAGO SILVA E' DEL MILAN


Thiago Silva è del Milan. Il difensore della Fluminense sbarcherà domenica a Milano e lunedì si sottoporrà alle visite mediche. Al club brasiliano vanno 10 milioni di euro; il giocatore, che firmerà un quadriennale, percepirà 2,5 milioni di euro a stagione. Ma Thiago Silva non potrà giocare con il Milan già a gennaio visto che la società rossonera non può schierare altri extracomunitari. Il forte difensore si aggregherà comunque subito al gruppo dei suoi nuovi compagni di squadra per restare in Italia e allenarsi, così come ha fatto Pato nella scorsa stagione. Il difensore va a così a ingrossare la comunità brasiliana di Milanello, già forte di Kakà, Ronaldinho (tra i suoi grandi sostenitori), Pato, Dida ed Emerson.
FOTO CON DEDICA - Considerato il nuovo Maldini, Thiago Silva è stato giudicato il miglior difensore del "Brasilerao" 2008. Domenica scorsa si è congedato dai suoi tifosi regalando a tutti una fotografia autografata con saluto allegato: "Grazie; non vi dimenticherò mai". Ventiquattro anni, sposato e padre di Isago ha percorso tutte le tappe del calciatore brasiliano tipo. Dopo le partitelle sulle spiagge di Rio e le giovanili nella Fluminense, sono arrivati i provini con il Madureira, l'Olaria e il Flamengo.
CARPEGIANI - A dare la svolta ci pensò Paulo Cesar Carpegiani, ex nazionale brasiliano che lo fece esordire nel 2001 come professionista nell'RS Futebol di Alvorada dove interpretò più ruoli: difensore, attaccante e centrocampista. Fu un'autentica rivelazione. Nel 2004 il passaggio alla Juventude dove l'allenatore Wortmann lo riportò in difesa, sia come centrale che esterno destro. Un successone. Il Porto se lo assicurò per 5 anni, ma le cose non andarono per il verso giusto.
DA MOSCA A MILANO - Il trasferimento alla Dinamo di Mosca fu la parentesi più triste. Della Russia, infatti, ricorderà infatti solo una brutta polmonite. Il ritorno nel 2006 alla Fluminense è stato il passo decisivo. Tre anni di gloria con la finale della Libertadores, persa poi con il Quito, ma anche la convocazione di Dunga. E adesso la grande occasione: il Milan di Kakà e Ronaldinho.

martedì 9 dicembre 2008

DEL PIERO E C.ZANETTI CON IL BATE


Con la qualificazione agli ottavi già in archivio, il rischio per la Juventus è quello di sottovalutare la sfida contro il Bate Borisov. Ma Claudio Ranieri vuole una vittoria per il morale e perché in Champions League "non bisogna fare figuracce". Niente turnover, un po' per colpa degli infortunati e un po' perché tutti hanno voglia di giocare in Europa. A partire da Alessandro Del Piero, completamente recuperato dal fastidio muscolare e pronto a dare il suo contributo. La Juve ritrova anche Zanetti, che si gioca una maglia da titolare con Nedved accanto a Marchisio
RANIERI - "Siamo contati, non ci sono giocatori da risparmiare e non farò stravolgimenti. Abbiamo intenzione di concludere bene il girone, a volte può bastare anche un pareggio ma la nostra mentalità è sempre alla ricerca della vittoria. Del Piero è completamente recuperato, devo ancora parlare con Zanetti per capire quanti minuti è in grado di giocare. Altrimenti al centro può giocare Nedved, è una pedina fondamentale e sa sacrificarsi per la squadra. Dobbiamo fare bene per noi stessi, per il primo posto e per tenere il ritmo, non siamo costruiti per pensare ma per lottare ad ogni partita. A Minsk il Bate ci ha asfaltato nei primi minuti, ce lo ricordiamo bene e non vogliamo più fare figuracce. Non mi interessa chi incontreremo agli ottavi: la cosa importante è come ci presenteremo a fine febbraio e in che condizioni si presenteranno gli avversari. Per quella data mi auguro di avere tutti a disposizione anche se i sostituti stanno facendo benissimo. E' un segno che non ci sono stati acquisti sbagliati di mercato".
NEDVED - "Gioco dove ha bisogno la squadra, anche centrale mi fa sempre piacere scendere in campo. Cali di tensione? Questa è la Champions e affronteremo il Bate con la massima concentrazione per conquistare il primo posto nel girone. Da giovedì poi inizieremo a pensare al Milan. C'è chi dice che l'Europa è più facile del campionato, magari fosse così. Sbagli una partita e sei fuori, è affascinante ma non è per nulla facile. Non possiamo permetterci sbagli se vogliamo arrivare in fondo. Che sfida mi piacerebbe giocare? Senza dubbio la finale a maggio, proveremo ad arrivarci con tutte le nostre forze. Poi valuterò cosa fare della mia carriera. Ho già dovuto saltare la finale di Manchester, ma va bene così, era destino che non la dovessi giocare. Se l'ho rigiocata nella mia mente? Forse mio figlio alla playstation, io non guardo indietro. Sono sorpreso di come abbiamo disputato il girone: non era facile e le vittorie contro il Real ci hanno reso più consapevoli della nostra forza. Ho una certa età e diventa sempre più difficile recuperare da una partita all'altra ma devo ammettere che il mio fisico ha risposto alla grande, non pensavo di poter giocare tutte queste partite".

REAL:SCHUSTER ESONERATO


Ora è ufficiale: Bernd Schuster è stato esonerato dal Real Madrid con la formula della rescissione consensuale. Non sono noti i dettagli dell'accordo economico, visto che il contratto (da 2,5 milioni di euro all'anno) sarebbe scaduto fra un anno e mezzo. Al suo posto è stato ingaggiato Juan de la Cruz Ramos, a sua volta esonerato dal Tottenham lo scorso 26 novembre, che verrà presentato in conferenza stampa alle 14.30 da Predrag Mijatovic e Miguel Anguel Arroyo. Il nuovo allenatore ha sottoscritto un accordo della durata di 6 mesi.
CALENDARIO - Secondo l'edizione on line di Marca, Ramos potrebbe accomodarsi in panchina già domani, quando il Real Madrid ospiterà lo Zenit San Pietroburgo nel match valido per l'ultima giornata del Girone H di Champions League. I blancos sono già qualificati per gli ottavi di finale. Sabato poi il Real va a Barcellona a sfidare la capolista, da cui ora la separano nove punti. Nella conferenza stampa di presentazione Champions prevista per le 16.30 se ne saprà di più. A seguire, alle 17, Ramos dirigerà il primo allenamento.
RAMOS SI PRESENTA - Questo il riepilogo dei fatti raccontato e commentato dal direttore sportivo Pedja Mijatovic, nella conferenza stampa delle 14.30: "Questa mattina mi sono riunito con Bernardo e al termine di un incontro che ci tengo a definire amichevole gli ho spiegato le ragioni dell'esonero. Il contenuto della nostra chiacchierata e' privato, ma ribadisco il tono amichevole. Bernardo ha capito e accettato la decisione con serieta' e un pizzico di tristezza, come e' logico. Dal primo momento in cui ho incontrato Juande ho capito che e' la persona giusta per l'incarico. Il suo entusiasmo e' eccezionale e ci fara' bene'. Juande Ramos si è invece presentato così: "Quando ero in Inghilterra ho visto diverse partite del Madrid. Questa e' una grande squadra, e per me e' un sogno essere qui. Io sono molto contento della mia carriera, ma questo e' un vero e proprio punto d'arrivo. Ho firmato per 6 mesi perche' io firmo sempre accordi annuali e in questa stagione restano solo 6 mesi. Se possiamo vincere sabato? Sicuro, il Real Madrid ha il dovere di provare a vincere ogni volta che va in campo, in casa o fuori, col Barça o con altri".

lunedì 8 dicembre 2008

GALLERY 15^GIORNATA

INCHINATEVI A RE MILITO


Diego Alberto Milito l'11 giugno 2005 segnò al Venezia il gol del 3-2. Era il 21' del secondo tempo. Un gol, una prodezza, che valeva la promozione in serie A dopo anni di oblio. Un capolavoro interrotto, purtroppo per i tifosi rossoblù, perché Genoa-Venezia, ultima giornata del campionato cadetto, fu macchiata dalla famosa combine, con la conseguente retrocessione in C2 del grifone.
IL VIZIO DEL GOL - Una punizione devastante che obbligò i vertici della società a smantellare la rosa. Milito, il pezzo pregiato e più ricercato, emigrò a Saragozza dopo avere impresso il suo marchio sotto la Lanterna; due stagioni in B, 59 presenze e 33 gol. Numeri mostruosi, confermati anche in Spagna: 108 volte in campo e 51 gol. Nel Real ha giocato tre stagioni dal 2005 fino all'estate scorsa. Poi la retrocessione dalla Liga nonostante le 15 reti messe a segno. Un'onta per il Principe, lo stesso soprannome dell'urugaiano Enzo Francescoli, la cui soglianza con Milito è impressionante.
UOMO SQUADRA - Ma i destini si incrociano. Enrico Preziosi, forte di un bel campionato in serie A e con un debito da saldare nei confronti dei supporter genoani, compie il miracolo all'ultimo secondo del mercato. Così il primo settembre l'argentino torna a Genova accolto da migliaia di tifosi in delirio. Euforia giustificata. Milito ricambia con 12 gol. Media pazzesca perché realizzati in 14 presenze. Quello di ieri sera alla Sampdoria passerà alla storia: il primo segnato in un derby (che il Genoa non vinceva da 13 anni), ancora una volta da incorniciare per la sua bellezza. Elevazione quasi innaturale e potente colpo di testa. L'ennesimo sigillo di un fuoriclasse completo. Milito unisce opportunismo a tecnica e nel gioco di squadra è ormai l'elemento a cui non si può rinunciare. Non a caso oltre a essere il capocannoniere della serie A, è anche l'uomo assist per eccellenza con 4 passaggi decisivi.
SOGNO NAZIONALE - L'uomo di Bernal, dove è nato il 12 giugno 1979, attende ora un segnale da Diego Armando Maradona, commissario tecnico dell'Argentina, dove Milito ha esordito nel 2002 contro l'Uruguay, collezionando 16 presenze e 4 gol. Lui attende al varco: "Qualsiasi giocatore vorrebbe indossare la maglia della propria Nazionale. Io devo solo continuare a dare il massimo col Genoa e aspettare", ha esclamato ieri sera al termine della sfida di Marassi. Anagrafe alla mano di Messi, Lavezzi e Aguero, gli remano contro i quasi trent'anni d'età. Ma se il ritmo del rossoblù non cambierà, ignorarlo sarà impossibile.


Sampdoria-Genoa 0-1 (Milito)

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sabato 6 dicembre 2008

I NERAZZURRI MARCIANO SU ROMA:3-0


Samuel sblocca il risultato dopo 1'30" con un gran colpo di testa. Poco prima del riposo incredibile autorete di Diakite. A inizio ripresa segna lo svedese (in fuorigioco). Espulso Tare. Infortuni per Cruz (sostituito da Crespo) e Pandev (al suo posto Rocchi). Balotelli segna una doppietta al Treviso nel campionato Primavera.

Lazio-Inter 0-3

ROMENEZ


Nel calcio basta poco per cambiare tutto. Jeremy Menez, sempre più ai margini del campo, si era lamentato in settimana: "Se non gioco è giusto che a gennaio vada via". Dopo Chievo-Roma, risolta proprio da una prodezza del francese, non ci sarà nessun trasferimento per il giocatore. Il colpo di genio dell'ex Monaco, che ora si candida a un ruolo da protagonista, risolve una gara dominata dalla Roma, ma che i giallorossi avevano faticato più del lecito a sbloccare, tra gol sbagliati da due passi, episodi sfavorevoli e parate di Sorrentino. Il Chievo? Ben poca cosa, Di Carlo ha cercato di condurre in porto uno 0-0 ma alla distanza ha dovuto cedere.
SCOPERTA FRANCESE - La partita nasconde le difficoltà che potevano essere preventivate per la Roma, che presenta un 4-3-2-1 con Menez, Baptista e Totti che non danno punti di riferimento alla retroguardia di Di Carlo. Il Chievo, che ha segnato 7 gol in 15 partite e ha vinto l'ultima sfida a Udine solo grazie a un'autorete di Felipe, è una squadra che deve puntare a prenderne il meno possibile vista l'evidente difficoltà a bucare le reti avversarie. Quindi il canovaccio è evidente: linee molto compatte, otto giocatori spesso dietro alla linea della palla e velleità offensive affidate al contropiede dei velocisti Pellissier ed Esposito. Tra i giallorossi Menez sfrutta bene la chance (una delle ultime, presumibilmente) che Spalletti gli concede e da sinistra crea le due occasioni più evidenti del primo tempo. Prima salta due uomini, va al tiro e saggia la reattività dell'ottimo Sorrentino, poi regala a Brighi una palla solo da spingere in porta. Ma il centrocampista simbolo della svolta giallorossa riesce a farsi parare il tiro da Sorrentino. Forse era più difficile sbagliare che segnare. L'aggressività del Chievo impedisce comunque alla Roma di trovare grandi spazi e sbloccare la gara nel primo tempo.
CATENACCIO SCARDINATO - Il tema tattico non cambia a inizio ripresa. Chievo sempre rintanato, ma con ancora meno birra per ripartire. I ragazzi di Di Carlo escono indenni da 5' terribili, con Sorrentino superstar e Baptista che trova il salvataggio sulla linea di Mantovani a portiere battuto. Ma la resa è solo rinviata. Ed è giusto che l'uomo copertina sia Jeremy Menez, che fa saltare il banco con uno spettacolare destro incrociato al volo dall'area. I veronesi devono aprirsi e piovono altre occasioni per la Roma, mentre i padroni di casa si fanno vedere solo con un colpo di testa di Esposito, nonostante la Roma giochi gli ultimi 9' in 10 per l'espulsione di Brighi. Prosegue così la risalita della Roma, che dopo lo sfortunato pari di Bologna, dal derby ha inanellato quattro vittorie consecutive. Mentre il Chievo, se non sarà rinforzato a gennaio, ci sembra la prima candidata alla retrocessione.

Chievo-Roma 0-1

TV CALCIO 24 ALZA IL SIPARIO SULLA 15^ DI A


Sabato 6 Dicembre
Chievo-Roma h 18 (sintesi a partire dalle 20)
Lazio-Inter h 20.30 (live) (sintesi a partire dalle 23)

Domenica 7 Dicembre
Atalanta-Udinese h 15 (sintesi a partire dalle 20)
Cagliari-Palermo h 15 "
Lecce-Juventus h 15 "
Milan-Catania h 15 "
Napoli-Siena h 15 "
Reggina-Bologna h 15 "
Torino-Fiorentina h 15 "
Tv Calcio 24 Gol! h 15 (live) con tutti i gol della giornata da tutti i campi.

Sampdoria-Genoa h 20.30 (live) (sintesi a partire dalle 23)

THURAM:"FUI VICINISSIMO AL MILAN"


Lilian Thuram poteva chiudere la carriera al Milan. A rivelarlo l’ex giocatore in un'intervista all’Equipe Magazine dove spiega che Carlo Ancelotti gli diede tempo fino a fine agosto per decidersi. L'ex difensore ha preferito chiudere con il calcio e dedicarsi alla sua battaglia contro il razzismo.
MILANELLO - L’offerta, racconta Thuram, arrivò dopo l’amichevole tra Milan e Juve: "Volevo salutare l'amico Zambrotta. Quando entrai negli spogliatoi tutti mi accolsero calorosamente. Ancelotti che conosco dai tempi di Parma mi propose immediatamente di firmare per il Milan. Gli chiesi se scherzasse, visto che avevo appena detto addio al calcio. E invece era serio e mi diede tempo fino al 31 agosto per decidermi. Ho anche visitato Milanello. Il suo tentativo mi ha molto colpito". Ma poi non se n’è fatto più niente: "Anche perché se avessi continuato, la mia scelta era il Paris Saint Germain".
CUORE - Un desiderio rimasto insoddisfatto visto che Thuram ha dovuto rinunciare alla professione per una malformazione al cuore, scoperta durante le visite mediche a Parigi. Ma all’ex difensore oggi il calcio non manca: “A volte mi chiedo anche se sono stato davvero un giocatore. Forse fra qualche tempo mi mancherà l’atmosfera di spogliatoio”. Thuram è sempre più impegnato contro il razzismo. Assiste a dibattiti a livello europeo e si prepara a entrare nel consiglio federale della Federcalcio francese, prendendo il posto lasciato libero da Michel Platini, ormai presidente dell’Uefa. In futuro, Thuram non esclude di entrare in politica: “Ma non vuol dire che mi legherò necessariamente a un partito. Fare politica vuol dire anche avere l’ambizione di cambiare le cose”.

CROLLO BARI E L'EMPOLI E' IN TESTA

Nell'anticipo della diciassettesima giornata l'Empoli si impone 2-0 sul Bari aspirante capoclassifica (le due contendenti prima del match erano divise da 3 punti in classifica) e conquista il primato solitario, in attesa dei match di domani. Il Sassuolo a Frosinone e il Grosseto in casa col Cittadella cercheranno infatti di recuperare subito terreno perduto stasera. Per il Bari è invece la seconda sconfitta di fila, dopo il k.o. con l'AlbinoLeffe.
PRIMO TEMPO - Partono forte i padroni di casa, che cercano di stordire il Bari con un inizio-lampo. Ma l'effetto sorpresa non riesce, nonostante il buon ritmo ed una grande pressione offensiva esercitata dall'Empoli. Lodi dopo 7' chiama in causa Gillet con una conclusione ravvicinata su cross di Bianco, poi a Corvia non riesce la deviazione di tacco su un colpo di testa di Marianini. Poi l'onda d'urto empolese rallenta, perdendo velocità e verve. E dal quarto d'ora su tutto prevale l'equilibrio, che il solo De Pascalis al 18' cerca di spezzare cercando di sfruttare un errore di Vargas. Ma l'anticipo di Tosto non solo risolve la situazione, ma sembra anche gettare una tregua sul primo tempo, che da lì in poi non fa registrare alcuna emozione. Le due squadre continuano a fronteggiarsi a viso aperto, il Bari alza un po' il suo baricentro, ma nessuna delle due contendenti riesce più a creare pericoli. E infatti i primi 45' si chiudono sullo 0-0.
RIPRESA - Nessuna novità nelle formazioni all'inizio della ripresa, e nemmeno nel canovaccio della gara. L'Empoli è un po' più intraprendente dei pugliesi, ma in campo regna l'equilibrio, con Caputo pronto a replicare all'affondo di Bianco. Al 10' Conte prova a sparigliare, mandando in campo la terza punta Cavalli (che prova subito il tiro, sbagliando di poco la mira) al posto di un Kamata poco ispirato. Ma Baldini dimostra subito di non essere da meno, e risponde con l'inserimento di Pozzi (al posto però di Corvia). Al 22' l'episodio che potrebbe decidere il match: Gillet para ma non trattiene un tiro dalla lunga distanza di Vannucchi, ci si avventa Pozzi ma Esposito lo anticipa. I due franano a terra, lascia correre Mazzoleni. L'Empoli cresce e freme, sente che è il momento buono per passare: a concretizzare ci pensa Pozzi, al secondo gol in otto presenze, che al 25' realizza l'1-0 e viene ammonito per essersi tolto la maglia. Il Bari reagisce a testa bassa ma senza la lucidità necessaria per impensierire i padroni di casa, se non con Cavalli che in un'occasione chiama Bassi a un intervento non banale. Poi è ancora Empoli: al 42' entra Saudati al posto di Bianco, al 48' Ranocchia stende Vannucchi in area, e un minuto dopo Lodi supera Gillet su rigore. Ora la palla passa ora a Sassuolo e Grosseto, che domani possono riagguantare l'Empoli o rassegnarsi alla sua fuga.

Empoli-Bari 2-0