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venerdì 30 aprile 2010

FORLAN CASTIGA-LIVERPOOL!



Sarà il Club Atlético de Madrid ad affrontare il Fulham FC nella prima finale di UEFA Europa League. Ad Anfield Road, nella semifinale di ritorno, il Liverpool FC – sconfitto 1-0 in Spagna – prolunga la sfida ai supplementari con un gran gol di Alberto Aquilani, ma dopo aver realizzato il raddoppio con Yossi Benyaoun è eliminato dalla rete di Diego Forlán.

L’attaccante uruguaiano, già decisivo Vicente Calderón, tiene dunque vive le speranze dei colchoneros di tornare a vincere una competizione UEFA dopo il successo nella Coppa delle Coppe UEFA nel 1961/1962. Per la squadra di Rafael Benítez si tratta invece dell’ennesima delusione in una stagione avara di soddisfazioni: prima di questa sera, i Reds avevano centrato otto volte su nove il passaggio del turno dopo aver perso 1-0 l’andata.

Benítez cambia per due undicesimi la squadra reduce dal 4-0 in trasferta contro il Burnley FC: Lucas e Benyaoun prendono il posto di Maxi Rodríguez (inutilizzabile in Europa) e del giovane spagnolo Daniel Sánchez Ayala. Più turn-over, invece, per Quique Sánchez Flores, che presenta cinque volti nuovi rispetto alla formazione che ha sconfitto 3-1 il CD Tenerife: in attacco Forlán rimpiazza José Manuel Jurado come partner di Sergio Agüero, assente all'andata per squalifica, mentre a centrocampo Raúl García, Paulo Assunção e Simão Sabrosa rilevano Tiago Mendes, Ignacio Camacho ed Eduardo Salvio.

I padroni di casa, alla ricerca della rimonta, partono subito all’attacco e Benyaoun costringe David de Gea alla deviazione in angolo con un forte destro sul primo palo. Il portiere degli spagnoli si ripete poco dopo sulla conclusione di Aquilani. L’Atletico non disdegna però le ripartenze e al 15’ García impegna José Manuel Reina con un forte tiro dalla distanza.

La squadra di Benítez ritrova la carica dell’avvio e sfiora il vantaggio con Dirk Kuyt, che mette alto da due passi su cross di Javier Mascherano. Gli spagnoli rispondono con il “Kun” Agüero, ma il suo pallonetto non inquadra lo specchio della porta. De Gea conferma quindi di essere in buona serata salvandosi con i pugni su un’insidiosa punizione di Steven Gerrard.

Allo scadere del primo tempo, però, il Liverpool sblocca il risultato. Benayoun fugge sulla destra e mette al centro un pallone, che Aquilani scaglia in rete con una bellissima mezza girata di destro. Per l’ex centrocampista dell’AS Roma è il primo gol europeo con la maglia dei Reds, il secondo in stagione.

Il secondo tempo offre decisamente meno spunti della ripresa. Glen Johnson impegna ancora una volta il portiere avversario con un destro potente, dalla parte opposta la difesa dei Reds è distratta e consente a Forlán di presentarsi solo davanti a Reina, ma l’attaccante uruguaiano manca clamorosamente il controllo in area di rigore. Nel primo dei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro, Aquilani – dolorante a una coscia – lascia il campo al franco-marocchino Nabil El Zhar tra gli applausi del pubblico di casa.

Si va ai supplementari, dove si concentrano tutte le emozioni mancate nella ripresa. Al 95’ il Liverpool realizza quello che sembra il gol decisivo: Benyaoun riceve un pallone filtrante sul filo del fuorigioco e indovina l’angolo con un potente diagonale di sinistro. Anfield esplode, ma il 2-0 scuote l’Atletico.

Reyes e Jurado, entrato dalla panchina, vanno vicinissimi al bersaglio, ma è solo questione di tempo. Al 103’ Johnson “buca” di testa su Reyes e l’ex giocatore dell’Arsenal FC e del Real Madrid CF pennella un cross al bacio per Forlán, che sul secondo palo non può sbagliare. Simão e Agüero sfiorano addirittura il gol del pareggio, a centrare la finale di Europa League – dopo aver ottenuto quella di Coppa del Re – è l’Atletico Madrid. Il 12 maggio ad Amburgo mancherà solo l’ultimo scalino.

LIVERPOOL-ATLETICO MADRID 2-1

RIMONTA FULHAM, AD AMBURGO CI SARA'!



Bobby Zamora ha ammesso che "gli ultimi 10 minuti sembravano infiniti" dopo la vittoria in rimonta sull'Hamburger SV che è valsa la finale di UEFA Europa League al Fulham FC.

"Sono contentissimo - ha dichiarato l'attaccante, che ha guardato il finale di partita dalla panchina -. Il nostro cammino non è stato facile, abbiamo affrontato squadre prestigiose e molto organizzate, come stasera. La determinazione e la voglia di lavorare l'uno per l'altro ha di nuovo pagato. Non ho parole". Zamora è uscito dal campo prima del quarto d'ora in seguito al riacutizzarsi del suo problema al tendine di Achille, mentre gli ospiti erano ancora in vantaggio grazie a una punizione di Mladen Petrić.

"La punizione è stata spettacolare - ha ammesso Simon Davies -. Ci ha messi un po' in ginocchio, ma nell'intervallo il mister ci ha detto che se continuavamo a giocare e a spingere il gol sarebbe arrivato". In effetti è andata così e il nazionale inglese ha realizzato il pareggio controllando pregevolmente un passaggio di Danny Murphy e anticipando il portiere. 7' dopo, Zoltán Gera ha raddoppiato su calcio d'angolo e il Fulham ha conquistato la prima finale della sua storia, prenotando un posto per la sfida del 12 maggio contro il Club Atlético de Madrid.

Per Davies, la squadra deve questo traguardo soprattutto a una persona: Hodgson. Il tecnico, 62 anni, è stato ingaggiato a dicembre 2007 mentre il Fulham lottava per non retrocedere dalla Premier League, una battaglia vinta solo all'ultima giornata. Due anni e mezzo dopo, i londinesi si trovano a una sola gara dal trionfo in Europa.

"È stato un ottimo allenatore fin dal primo giorno, ci ha spiegato tutto quello che sa e ci ha insegnato a giocare come voleva - ha proseguito Davies -. Siamo una squadra difficile da affrontare, perché siamo compatti e ci piace attaccare, ma sappiamo anche difendere. Ora abbiamo la possibilità di fare l'ultimo passo e vincere la coppa".

L'ultima parola, però, spetta proprio a Hodgson: "Sono stati due anni e mezzo molto intensi", ha dichiarato l'ex tecnico dell'FC Internazionale Milano, capace di portare la squadra a una rimonta con quattro gol contro la Juventus e a un successo sull'FC Shakhtar Donetsk campione i carica.

"Dopo aver subito il gol dell'Amburgo, immeritatamente, siamo riusciti a entrare nella storia. Ricorderò a lungo l'atmosfera dello stadio, ma devo ammettere che ora sono esausto. È stato come un giro sulle montagne russe, ma non potrei essere più felice".

FULHAM - AMBURGO 2-1

giovedì 29 aprile 2010

CUORE E TANTA SOFFERENZA, L'INTER E' IN FINALE!



Dopo trentotto anni di attesa (doppietta di Cruijff, coppa all'Ajax), il ritorno dell'Inter in una finale di Champions League non poteva che passare per una notte di cuore e tenacia. L'Inter d'acciao costruita e plasmata da José Mourinho fa fuori i campioni d'Europa e del Mondo del Barcellona al termine di una partita tatticamente perfetta. Di Messi, Ibrahimovic e l'attacco stellare degli spagnoli non resta alcuna traccia. L'infortunio iniziale di Pandev, l'espulsione affrettata di Thiago Motta alla mezz'ora e la spinta dei 90.000 del Camp Nou non sono bastati a mettere in ginocchio l'Inter: il gol all'84' di Piqué regala solo un finale da brividi (annullato un gol a Bojan per un dubbio fallo di mano) che però non ribalta il 3-1 nerazzurro di San Siro. Tra il sogno di Moratti e la tanto agognata coppa resta ormai solo il Bayern Monaco, avversario il prossimo 22 maggio a Madrid. In palio ci sarà anche il quarto posto per la Champions League che la Germania tenta di sfilare all'Italia (ma i tedeschi puntano anche sull'Amburgo in Europa League).

BARCELLONA-INTER 1-0


PARLA JOSE' MOURINHO


mercoledì 28 aprile 2010

BARCELLONA-INTER (live) h 20.45 in HD

LA PRESENTAZIONE DI INTER - BARCELLONA

Champions League in tv: Barcellona-Inter (Rai 1, SKY Sport, Mediaset Premium)Josep Guardiola, allenatore Barcellona: "L'Inter è una squadra formidabile, non è solo Milito. Tutti parlano molto di noi e si dimenticano dei nostri avversari. dovremo gestire il possesso di palla meglio rispetto alla partita di andata e attaccare di più. Siamo felici, disputare una partita del genere è un onore e voglio che i miei giocatori capiscano che si tratta di un privilegio, di un occasione che potrebbe anche non capitare più in futuro. Voglio che si divertano in campo e che i tifosi abbiano la sensazione di partecipare a una festa del calcio. Non so se riusciremo a rimontare oppure no. vogliamo approdare in finale e abbiamo una squadra in grado di riuscirci, ma non do nulla per scontato. Non importa chi affronteremo o chi è Mourinho, ciò che conta è chi siamo noi. A Milano abbiamo segnato un gol e non abbiamo cercato il secondo, questa volta dovremo cambiare approccio perché ci rimangono soltanto 90 minuti. Rispettiamo l'Inter e non ci culleremo sui successi del passato, perché ciò che ci interessa è vincere di nuovo la Champions League. Non ho parlato con Gabri riguardo a suo fratello, se vogliamo la finale, dovremo disputare una grande partita".

Champions League in tv: Barcellona-Inter (Rai 1, SKY Sport, Mediaset Premium)José Mourinho, allenatore Inter: "Non so se Sneijder riuscirà a rimanere in campo per tutta la partita. E' alle prese con un leggero infortunio, ma ci sarà. Ci aspettano altre partite importanti dopo di questa, perciò correrò dei rischi. All'andata abbiamo vinto 3-1, ma mancano ancora 90 minuti e spesso è successo che la squadra in vantaggio venisse poi eliminata. Le rimonte sono sempre esistite, ma ciò che mi interessa è che l'Inter riesca a realizzare il suo sogno. Per me non si tratta di un vero e proprio sogno, perché ho già vinto la Champions League in passato, mentre l'Inter aspetta da 40 anni di sollevare al cielo la coppa. Sarà una partita diversa rispetto a quale di novembre, quando il Barcellona ci fu superiore, e anche rispetto a quella di andata. Il Barcellona è la stessa grande squadra vista a novembre e dicembre, mentre l'Inter è cresciuta molto."

Le statistiche ufficiali UEFA del match: Quello di stasera sarà il quinto confronto in Spagna tra le due squadre in competizioni ufficiali: al momento non è mai stato pareggio, con bilancio di 3 successi blaugrana ed 1 vittoria interista; in questi 4 confronti al Camp Nou i catalani hanno sempre segnato, per un totale di 10 gol. L'Inter non segna in assoluto in casa del Barcellona, in gare ufficiali, dal 14 gennaio 1970 quando, in coppa delle Fiere, i nerazzurri si imposero per 2-1. La seconda rete interista venne realizzata da Bertini al 32': da allora si contano i restanti 58' di quel match, più le intere partite di Champions League perdute per 0-3 (nell'edizione 2002/03) e 0-2 (nell'edizione 2009/10), per un totale di 238' di digiuno nerazzurro in trasferta.

Il Barcellona, considerando anche le gare in cui ha ricevuto l'Inter, ospita per la ventesima volta una rivale italiana nelle classiche coppe europee e finora ha uno score - a proprio favore - di 10 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte.

Il Barcellona non subisce gol in casa contro squadre italiane dal 27 settembre 2005 quando, in Champions League, si impose per 4-1 in casa contro l'Udinese. L'autore del gol friulano fu Felipe al 24': da allora si contano i restanti 66' di quel match, più le intere gare - tutte di Champions League - contro Milan (0-0 nell'edizione 2005/06) ed Inter (vittoria per 2-0 nell'edizione 2009/10), per un totale di 246' di inviolabilità casalinga.

L'Inter, comprendendo anche i precedenti contro il Barcellona, é allaventunesima trasferta ufficiale in Spagna e finora ha un bilancio - a proprio sfavore - di 4 vittorie, 2 pareggi e 14 sconfitte. L'Inter non segna in gare ufficiali in casa di club spagnoli dal 20 ottobre 2004 quando, in Champions League, si impose per 5-1 sul campo del Valencia. L'autore del quinto gol nerazzurro fu Julio Cruz al 90': da allora si contano le successive 3 gare di Champions League in casa di Villarreal (0-1 nell'edizione 2005/06), Valencia (0-0 nell'edizione 2006/07) e Barcellona (0-2 nell'edizione 2009/10), per un totale di 270' di digiuno fuori casa.

Il Barcellona non ha segnato solo in una delle ultime 12 euro-gare interne disputate: è accaduto il 28 aprile 2009 quando, in Champions League, impattò 0-0 contro il Chelsea. Nelle altre 11 partite casalinghe prese in esame gli spagnoli hanno complessivamente segnato 32 reti.

L'Inter è reduce in Europa da 6 affermazioni consecutive, tutte ottenute in Champions League, contro Rubin Kazan (2-0 in casa), Chelsea (2-1 in casa ed 1-0 in trasferta), Cska Mosca (doppio 1-0, prima in casa poi in trasferta) e Barcellona (3-1 in casa). L'ultima gara non vinta risale al 24 novembre scorso, quando l'Inter venne sconfitta per 0-2 a Barcellona, in Champions League. Si tratta del nuovo primato assoluto nella storia dell'Inter di affermazioni consecutive.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI BARCELLONA - INTER

Champions League in tv: Barcellona-Inter (Rai 1, SKY Sport, Mediaset Premium)BARCELLONA (4-2-3-1): 1 Valdes, 2 Dani Alves, 3 Piqué, 18 G. Milito, 22 Abidal, 6 Xavi, 16 Busquets, 17 Pedro, 10 Messi, 24 Touré, 9 Ibrahimovic. A disp.: 13 Pinto, 4 Marquez, 19 Maxwell, 15 Keita, 35 Jeffren, 11 Bojan, 14 Henry. All.: Guardiola.

Champions League in tv: Barcellona-Inter (Rai 1, SKY Sport, Mediaset Premium)INTER (4-2-3-1): 12 Julio Cesar, 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta, 9 Eto'o, 10 Sneijder, 27 Pandev, 22 D. Milito. A disp.: 21 Orlandoni, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 26 Chivu, 11 Muntari, 17 Mariga, 45 Balotelli. All.: Mourinho.

ARBITRO: Frank De Bleeckere è nato a Oudenaarde (Belgio) l'1 luglio 1966 ed è internazionale dal 1998. A giugno sarà uno dei 30 arbitri che parteciperanno ai Mondiali di Sudafrica 2010. De Bleeckere, addetto alle pubbliche relazioni, dirige per la sesta volta il Barcellona in gare ufficiali ed il club catalano ha un bilancio di 3 vittorie (3-1 in casa contro il Newcastle, nella Champions 2002/03; 1-0 in trasferta sul Brondby, nella coppa Uefa 2003/04; 1-0 contro lo Shakhtar Donetsk, nella Supercoppa Europa 2009), 1 pareggio (0-0 ad Atene contro il Panathinaikos, nella Champions League 2005/06) ed 1 sconfitta (0-1 in casa del Chelsea, nella Champions League 2006/07). L'arbitro belga dirige l'Inter per la quinta volta in gare ufficiali, tutte di Champions, e finora i nerazzurri hanno uno score di 2 successi (3-0 casalingo contro il Rosenborg, nel 2002/03; 1-0 interno contro lo Sporting Lisbona, nel 2006/07), 1 pareggio (1-1 in casa contro la Lokomotiv Mosca, nel 2003/04) ed 1 sconfitta (0-2 sul campo del Liverpool, nel 2007/08).


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martedì 27 aprile 2010

MOU:"IL BARCELLONA E' OSSESSIONATO DA MADRID"

Il clima che a Barcellona stanno creando intorno alla semifinale di ritorno di Champions contro l'Inter non spaventa Mourinho: "Per noi la finale è un sogno, per loro un'ossessione chiamata Madrid e Santiago Bernabeu - ha detto il tecnico portoghese alla vigilia - Che problema c'è per la squadra più forte del mondo rimontare un 3-1". Sulla formazione: "Sneijder non è al top ma gioca di sicuro". Su Balotelli: "E' venuto per colpa di Stankovic".

Ti aspettavi certe parole di alcuni giocatori del Barcellona? Dimostrano che hanno paura...
Difficile per me commentare perché non lo so. I giocatori sono liberi di dire quello che vogliono. Io sono qui per giocare una partita che è importante, ma come lo sono tante altre. Solo loro possono dire quello che sentono.

Come sta Sneijder?
Sneijder sta bene e giocherà. Vedremo se riuscirà a giocare al top. Nessun dubbio, gioca. Abbiamo fatto l'ultimo allenamento, la risposta è stata non positiva ma equilibrata. Ci sono altre gare importanti, una decisiva in campionato contro la Lazio e una finale di Coppa, però devo rischiare. Questa partita è una semifinale non una finale. Ci sono ancora 90', tutto finisce domani. E' più importante che l'andata ma la finale è una finale.

La formazione?
Io non cambio tanto. Quando cambio è per dare riposo a qualche giocatore che ha più chilometri nelle gambe. Giocheranno di sicuro Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti, Cambiasso, Sneijder, Milito, Eto'o.

Cosa si aspetta domani?
Si riparte da un 3-1 con 90' da giocare. Il calcio è pieno di esempi di squadre che a fine primo tempo vincono con due-tre gol di vantaggio... Qual è il problema per la miglior squadra del mondo ribaltare il 3-1? Che bisogno c'è di fare la guerra? Non è un dramma. Messi non ha mai segnato contro Mourinho? Se giochiamo io contro lui finisce 50-0 e io non tocco palla... Lui può fare sempre gol. Le mie squadre giocano a zona non a uomo. Con un po' di fortuna e di casualità...

Cosa significa questa finale?
Io ho già vinto la Champions. Questa generazione interista non l'ha mai vinta, è da quasi 40 anni che non gioca una finale. Io voglio contribuire a far sì che Moratti, i tifosi, i giocatori raggiungano questo sogno. Io voglio aiutare il lavoro dell'arbitro e pensare solo al calcio. Se i giocatori del Barcellona non vogliono farlo... Questa non è un'ossessione, è soltanto un sogno. Per il Barcellona è un'ossessione giocare la finale. Un sogno è legato all'orgoglio. Il loro sogno è stata la finale di Roma e quella di Parigi. La loro ossessione si chiama Madrid e Santiago Bernabeu.

Io ho capito tutto. Era il 1997 ed ero col Barcellona a Madrid come 'traduttore' in una finale di Coppa del re. Sembrava di aver vinto la Coppa del Mondo. Stare con la bandiera catalana e l'inno del Barcellona al Santiago Bernabeu è una cosa incredibile.

Non pensa che tutta questa atmosfera sia stata creata contro di lei?
Io sono un professionista, mi dedico tutto alla mia squadra, l'ho sempre fatto e non cambierò niente (interruzione per la suoneria di un cellulare e Mou sorride, ndr). Un ristorante a Oporto insieme a Benquerença? Nessun ristorante. Forse a Oslo. Di Guardiola con un'altra persona... Non ho tempo per gli affari, per nessun tipo di business.

I giornali hanno promesso l'inferno...
Si gioca dal 1' all'ultimo minuto. Se ho bisogno della scorta? Io no, mi siedo in panchina.

Che differenza da quel 29 novembre?
Il 29 novembre ricordo la partita e la conferenza stampa dopo ed è stata la più facile della mia carriera: una squadra ha vinto e ha meritato, l'Inter ha perso e non c'era. Domani spero sia una gara completamente diversa. Allora il Barcellona ha avuto una superiorità enorme. E' stata una gara molto facile da commentare. Spero che sia diversa come lo sono state le due gare di andata. Il Barcellona continua ad essere la grande squadra di allora e noi siamo meglio.

Balotelli?
Balotelli è qua per colpa di Stankovic, che ha pianto perché voleva venire. Gli ho detto "Cosa vuoi venire, a fare le vacanze? Non puoi giocare. Allora, se vieni tu vengono tutti e sono tutti convocati"

L'arbitro?
A me non preoccupa. A me preoccupano i giocatori che vogliono complicare la vita dell'arbitro.

GUARDIOLA:"VOGLIO LA REMONTADA"

Barcellona è bollente, il Nou Campesige la "remontada", ma Pep Guardiola, nella conferenza stampa della vigilia del match con l'Inter,cerca di smorzare i toni e focalizzare l'attenzione sulla gara: "E' solo una partita di calcio - spiega - c'è da parte nostra la grande gioia di vivere una gara come questa, che abbiamo preparato con tranquillità. Il nostro obiettivo deve essere giocare come sappiamo, giocare il miglior calcio d'Europa".

Guardiola è tornato su quanto detto da Pique' ("voglio vedere i giocatori dell'Inter entrare in campo e odiare la professione di calciatore per 90 minuti") chiarendo che sono parole che vanno intese "in senso buono, nel senso che dobbiamo essere noi e i nostri tifosi a far sentire loro che vogliamo vincere. Siamo un club esemplare - sottolinea - noi sappiamo quello che rappresentiamo e so che anche i giocatori vogliono che sia uno spettacolo per tutti. Sappiamo che sara' una sfida straordinaria e avere il supporto della gente sara' una spinta in piu', ma abbiamo preparato bene la gara di ritorno e sappiamo come giocare. Dobbiamo essere noi stessi, giocare il nostro calcio per eliminare l'Inter e arrivare in finale. I giocatori dell'Inter non odieranno questa professione - ha chiosato sull'argomento Guardiola - se vincono saliranno felici sull'aereo e se perdono se ne torneranno tristi. Non giochiamo contro nessuno, è una partita, undici contro undici e un pallone".

Sulle possibilità effettiva di rimonta, Guardiola non dimentica che "la realtà è che partiamo dall'1-3 e dobbiamo ribaltarlo, non so se ce la faremo ma dobbiamo essere noi stessi, a prescindere dall'Inter e dai suoi giocatori, dobbiamo essere noi stessi, andare in campo essendo noi stessi. Se perderemo faremo loro i complimenti e l'in bocca al lupo per la finale. Voglio che i giocatori sentano che e' un onore e un privilegio essere in semifinale, voglio che la vivano come una festa". Guardiola evita anche le polemiche sugli arbitraggi ("non mi preoccupavo dell'arbitro dell'andata, non mi preoccupo di quello di oggi") mentre su Mourinho dice: "Quando era qui non avevo la capacita' di prevedere quello che sarebbe successo dopo, non abbiamo una grande relazione, non ci sentiamo per telefono, ma lo considero il migliore e cercheremo di batterlo". Fuori Puyol per squalifica, tocchera' quasi certamente a Gabriel Milito occuparsi del fratello Diego. "E' normale che ci sia un po' d'ansia da parte di Gaby, e' una sfida particolare per loro due ma non dobbiamo preoccuparcene. L'Inter è una squadra straordinaria, non è solo Milito e ha molte carte da giocare"

HAT TRICK OLIC, IL BAYERN VOLA A MADRID

L’ FC Bayern München è la prima finalista della UEFA Champions League 2009/10. Dopo il successo per 1-0 dell'andata i bavaresi staccano il biglietto per Madrid vincendo con un perentorio 3-0 in casa dell’Olympique Lyonnais grazie alla tripletta di uno scatenato Ivica Olić.

Nonostante le diverse assenze – su tutte quella dello squalificato Franck Ribéry - la squadra di Luis van Gaal controlla bene nel primo tempo e passa in vantaggio con Olić al 26'. I francesi faticano a creare occasioni per rientrare in partita e, dopo essere rimasti in dieci per l’espulsione di Cris intorno all’ora di gioco, subiscono altre due reti da parte dell’attaccante croato: i bavaresi raggiungono la finale per la prima volta dopo il successo del 2001.

La prima occasione è per gli ospiti con Thomas Müller che calcio a lato dopo aver ricevuto un ottimo pallone da Olić. Dall'altra parte Cris non arriva per poco all'impatto vincente di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo.

Il Lione fatica a trovare Lisando in attacco e il Bayern continua a controllare senza grossi patemi e quando può riparte con pericolosità come al 26' quando passa in vantaggio. Lancio di Arjen Robben sulla sinistra per Müller, il giovane attaccante rimette in mezzo per Olić che in girata di destro spiazza Hugo Lloris.

Il Lione ha la palla buona per pareggiare dopo appena cinque minuti ma sul cross dalla destra di Jean II Makoun, lo smarcato Michel Bastos incrocia di interno sinistro sfiorando il palo. I francesi devono scoprirsi e gli ospiti sono sempre pericolosi nelle ripartenze, soprattutto con Robben che va due volte al tiro in chiusura di primo tempo.

Durante l'intervallo Claude Puel si gioca il tutto per tutto inserendo l’attaccante Bafétimbi Gomis al posto del terzino sinistro Aly Cissokho, ma dopo pochi minuti è ancora il Bayern ad andare vicino al gol con Bastian Schweinsteiger che calcia alto di controbalzo sull'invitante pallone di Robben. Poi è Lloris a sventare sul tiro a giro dell’olandese.

Intorno all'ora di gioco il Lione resta in dieci per il doppio giallo ravvicinato a Cris e le speranze di rimonta dei francesi si affievoliscono sempre di più. Passano una manciata di minuti e arriva il secondo gol personale di Olić che batte Lloris con un bel diagonale di sinistro sull’invito di Hamit Altıntop. La bella avventura del Lione in UEFA Champions League, per la prima volta in semifinale, finisce praticamente qui, ma c’è ancora tempo per il terzo gol di Olić, stavolta di testa su cross di Philipp Lahm.

Il Bayern, con il biglietto in tasca per la finale del 22 maggio, aspetta di guardare la semifinale di domani tra FC Barcelona e FC Internazionale Milano, per sapere chi sarà l’avversaria di Madrid.



LIONE - BAYERN MONACO (live) ore 20.45


Louis van Gaal ha reso omaggio al suo FC Bayern München per "aver dimostrato all'Europa la sua forza" in occasione della vittoria per 1-0 contro l'Olympique Lyonnais. Per il tecnico olandese il Bayern ha dominato nonostante l'espulsione di Franck Ribéry: adesso spera che in Francia arriveranno altri gol dopo quello di Arjen Robben in Baviera. Claude Puel sottolinea invece la "pressione" apportata dal Bayern come il fattore decisivo della partita.

Louis van Gaal, allenatore Bayern
Sono molto soddisfatto. Dominando in dieci contro undici abbiamo dimostrato la nostra forza all'intera Europa. Non credevo che avremmo vinto 1-0 quando [Franck] Ribéry è stato espulso, ma abbiamo dominato creando occasioni anche in inferiorità numerica.

Anche se eravamo in dieci ho messo dentro Mario Gómez per segnare subito. Alla fine abbiamo segnato un gol e va bene così. E' un buon risultato considerando che nelle sfide contro Fiorentina e Manchester United avevamo ottenuto un 2-1 senz'altro meno positivo. Normalmente segniamo sempre in trasferta. Se ci riusciremo anche in Francia, il Lione dovrà realizzare tre gol per qualificarsi e non sarà facile.

Claude Puel, allenatore Lione
Siamo stati coraggiosi, i miei giocatori hanno lottato bene anche se non abbiamo creato molte occasioni specialmente nel primo tempo quando eravamo ben organizzati ma perdevamo il pallone troppo facilmente. Le cose però sono migliorate dopo l'espulsione di Franck Ribéry. Abbiamo provato a tenere palla e alzare il baricentro. Però potevamo fare meglio in quel frangente.

Dopo il rosso a Jérémy Toulalan non ho potuto inserire [Bafétimbi] Gomis come speravo per tenere il pallone di più nella loro metà campo e ho dovuto inserire Jean II [Makoun], che era appena rientrato da un infortunio. In quella fase non avevamo abbastanza qualità per impensierirli.

Abbiamo corso molto nel primo tempo e nel finale la fatica si è fatta sentire. Il Bayern ci ha messo sotto pressione dall'inizio controllando bene la situazione. Ecco perché c'è grosso rammarico per l'espulsione nella ripresa. Per fortuna siamo riusciti a non subire altri gol. Abbiamo perso ma il discorso qualificazione è ancora molto aperto.

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lunedì 26 aprile 2010

DOPPIO PAZZINI, ROMA GELATA




La frenata è fragorosa e fa probabilmente calare il sipario sulla volata scudetto. Era l’ostacolo più difficile per la Roma, questa Samp, Ranieri lo sapeva benissimo. E nella serata in cui Totti ha provato a diventare protagonista, alla fine l’eroe è Giampaolo Pazzini, 17 reti in stagione. Che vince la sfida a distanza con l’amico Toni, attore solo parziale del match, apre scenari Champions per i blucerchiati ma soprattutto consegna mezzo tricolore all’Inter.

Capitan Totti voleva riprendersi la Roma dopo il “sacrilegio” dell’esclusione nel derby, voleva “oscurare” Cassano che ritrovava come avversario e voleva dare il suo contributo alla causa. La missione stava per riuscire: mai visto negli ultimi mesi un Totti così brillante, finalmente in gol all’Olimpico (non realizzava dal 22 novembre, tripletta al Bari). La Roma non aveva però fatto i conti con l’altro dieci della serata, quel Pazzini velenoso come un serpente che aggredisce la preda negli unici momenti di distrazione. Eppure Ranieri con un atteggiamento tattico giusto e bilanciato aveva messo alle corde la squadra di Del Neri, brava però a non deragliare e a colpire alla prima vera occasione. Il resto lo fa la condizione fisica: la Roma, dopo un primo tempo giocato a ritmi impressionanti ma nel quale non chiude la partita, finisce la benzina (Totti compreso) pur continuando ad attaccare generosamente e trovando in Storari un baluardo insuperabile, la Samp con cinismo e abilità raccoglie tre punti forse immeritati guardando a tutti i 90 minuti.

Ranieri non riesce a superare Capello, si ferma a 24 partite utili e soprattutto arresta il sogno suo, della squadra e della città di fede giallorossa. E l’abbraccio finale consolatorio di Cassano a Totti resterà il simbolo della resa della Roma. Al quale il pubblico dell’Olimpico tributa, tra le lacrime, il giusto applauso per la stagione comunque straordinaria. E la Sensi dirà: «Arbitraggio inadeguato».



TUTTI I GOL DELLA DOMENICA

domenica 25 aprile 2010

TUTTA LA SERIE A (live) dalle ore 15

In attesa della notte di Barcellona, l'Inter batte per 3-1 l'Atalanta e torna in vetta alla classifica in attesa di quanto accadrà nel posticipo di stasera della Roma contro la Sampdoria. Alle 15 sono in programma Bologna-Parma, Fiorentina-Chievo, Genoa-Lazio, Juventus-Bari, Livorno-Catania, Napoli-Cagliari, Udinese-Siena. Alle 20.45 come già citato Roma-Sampdoria.

Serie A: Roma-Sampdoria e le altre in tv su SKY Sport, Mediaset Premium, DahliaL'Atalanta parte forte e mette paura all'Inter: già al 4' Tiribocchi sfrutta una disattenzione della difesa di Mourinho ed è bravo a superare Julio Cesar. L'Inter rischia pure di subire il raddoppio ancora da uno scatenato Tiribocchi che, con un colpo di testa da centro area, sfiora il palo. Dopo lo spavento, i nerazzurri ritrovano la giusta concentrazione e al 24', alla prima vera occasione, Milito trova il pari: assist in verticale di Sneijder per l'argentino che, con un pallonetto delizioso, superaCoppola per il ventesimo gol in campionato. La rete di Milito sveglia la squadra di Mourinho che attacca e trova il 2-1 con Mariga che sfrutta nel migliore dei modi un assist rasoterra dalla sinistra di Eto'o trovando la sua prima rete in maglia nerazzurra. L'Atalanta parte bene e sfiora il gol con un gran tiro di Guarente che esce di poco sopra la traversa. Il gol della tranquillità per l'Inter arriva da Chivu con un gran tiro dai 25 metri che si infila a fil di palo. Grande gioia il difensore rumeno, ormai rientrato a pieno regime dopo il terribile infortunio alla testa subito in Gennaio a Verona.

Serie A: Roma-Sampdoria e le altre in tv su SKY Sport, Mediaset Premium, DahliaStesso risultato (3-1) anche nel secondo degli anticipi della 35a giornata: ilPalermo con questi tre punti conquistati contro il Milan vola al quarto posto in classifica in piena zona Champions. La squadra di Delio Rossi dopo 18 minuti è già in vantaggio di 2-0 grazie ai gol diBovo (al 9') ed Hernandez (al 18'). Nella ripresa il Milan accorcia le distanze conSeedorf che è lesto a sfruttare un passaggio di Ronaldinho. Ma nel momento in cui gli uomini di Leonardo esercitano la maggiore pressione èMiccoli che al 69' riceve palla al limite dell'area di rigore, si gira e lascia partire un destro a girare che si infila all'incrocio dei pali dove Dida nulla può fare. Nel finale di gara il Palermo potrebbe arrotondare il punteggio e anche il Milan si rende pericoloso ma il punteggio non cambia più.

JUVENTUS - BARI (ore 15.00 - and. 1-3)

Serie A: Roma-Sampdoria e le altre in tv su SKY Sport, Mediaset Premium, DahliaCrederci fino alla fine, questo è il motto per i ragazzi di Zaccheroni che hanno ancora chance per tentare di agganciare il quarto posto: "Penso e spero sia ancora raggiungibile, visto che la matematica non ci dice che è impossibile. Sicuramente è complicato, come è sempre per chi insegue. Non ho la sfera di cristallo, visto che non dipende solo da noi, ma anche dalle altre squadre. Io credo che nelle quattro partite che restano questa squadra possa dare il suo, quindi già dalla partita contro il Bari mi aspetto la conferma della capacità di stare in campo mostrata contro l’Inter". L’attenzione si sposta infine alla sfida contro il Bari: "Loro giocano con due mediani e alle volte con due mezze ali, ma non è una questione di giocatori; bisogna temere il collettivo. È una squadra organizzata e non a caso ha fatto un ottimo campionato. In ogni caso noi stiamo crescendo fisicamente, altrimenti in una partita difficile come quella di venerdì scorso non avremmo giocato così".

"Vincere a Torino con la Juve sarebbe la ciliegia sulla torta della stagione". Lo afferma il tecnico del Bari, Giampiero Ventura, alla vigilia della partita con i bianconeri all'Olimpico. L'auspicio è di fare il bis dell'andata (3-1 per i pugliesi). "Un nostro successo esterno a Torino - dice Ventura - manca da 70 anni. I bianconeri li ho già battuti in carriera; ricordo un Venezia-Juve finito 4-3 (27 ottobre 1993) con una storica tripletta di Campilongo. Ovviamente non sarà facile: l'undici di Zaccheroni cerca punti per inseguire il sogno Champions".

LE PROBABILI FORMAZIONI DI JUVENTUS - BARI:

Serie A: Roma-Sampdoria e le altre in tv su SKY Sport, Mediaset Premium, DahliaJUVENTUS (4-3-1-2): 1 Buffon , 15 Zebina , 5 Cannavaro , 3 Chiellini , 6 Grosso , 16 Camoranesi , 18 Poulsen , 8 Marchisio , 28 Diego , 9 Iaquinta , 10 Del Piero (13 Manninger , 2 Caceres , 33 Legrottaglie , 29 De Ceglie , 7 Salihamidzic , 26 Candreva , 11 Amauri) All. Zaccheroni

BARI (4-4-2): 1 Gillet , 15 Belmonte , 27 Stellini , 19 Bonucci , 17 S. Masiello , 90 Alvarez , 16 Donati , 4 Almiron , 11 Koman , 10 Barreto , 6 Castillo (25 Padelli , 3 Diamoutene , 7 Rivas , 21 Parisi , 9 De Vezze , 8 Gosztonyi , 69 Meggiorini) All. Ventura

ARBITRO: Gervasoni di Mantova. Juve sempre vittoriosa nei 5 precedenti con il fischietto lombardo, con 2 direzioni stagionali (entrambe in serie A) contro Lazio (2-0 esterno) ed Atalanta (2-1 casalingo). Il Bari conta 4 precedenti arbitraggi di Gervasoni con bilancio di 1 vittoria, 1 pareggio e 2 sconfitte, con unico incrocio stagionale del 10 gennaio scorso quando venne sconfitto per 1-2 a Firenze, in serie A.

Le curiosità e i precedenti del match: Juventus e Bari, tra Serie A e Serie B, si ritrovano di fronte in campionato per la 60.a volta nella storia. Il bilancio dei precedenti 59 confronti diretti (57 disputati in Serie A, 2 in Serie B) è largamente favorevole alla compagine piemontese che si è imposta in 36 occasioni (35 in A, una in B) contro le 7 di quella pugliese (6 in A, una in B). Il risultato di parità si è registrato in 16 circostanze (tutte nella massima serie).

La Juventus, tra Serie A e Serie B, ospita il Bari in campionato per la 30.a volta nella storia. Il bilancio dei 29 precedenti sfide andate in scena in terra piemontese (28 disputate in Serie A, uno in Serie B) è decisamente favorevole ai padroni di casa che, ancora imbattuti, hanno conseguito 24 successi e 5 pareggi. Il risultato di parità si è verificato per l'ultima volta il 10 gennaio 1999: Juventus e Bari chiusero sull'1-1 un match valido per la 16.a giornata del campionato di Serie A 1998/99 andando rispettivamente a segno con Davids al 47' e con Andersson su rigore al 76'.

L'affermazione interna più vicina nel tempo ottenuta dalla Juventus è datata 20 gennaio 2007: i bianconeri prevalsero per 4-2 in una sfida valida per la ventesima giornata del campionato di Serie B 2006/07. Gli ospiti, passati in vantaggio al 1' con Santoruvo, subirono il veemente ritorno dei bianconeri che ribaltarono il risultato portandosi a condurre per 4-1 in virtù delle reti realizzate da Trezeguet (35'), Nedved (46' e 73') e Del Piero (68'). Nel finale (89') Gervasoni rese meno pesante il passivo per i biancorossi.

LE ALTRE GARE DEL POMERIGGIO:

Serie A: Roma-Sampdoria e le altre in tv su SKY Sport, Mediaset Premium, DahliaRicche di spunti come al solito anche le altre gare pomeridiane. In chiave europea i match principali sono tre: allo stadio Marassi il Genoa si gioca le ultime velleità di maturare un posto nelle prossime coppe europee contro una Lazio che dopo il bruciante stop nel derby capitolino di sette giorni fa non vuole perdere ulteriori punti che metterebbero nei guai gli uomini di mister Reja.

A Firenze per i viola di Prandelli l'impegno contro il Chievo appare relativamente più semplice anche se a dire il vero i clivensi non hanno ancora la certezza matematica della permanenza in categoria.

Il Cagliari al San Paolo a caccia dei punti della matematica tranquillità, il nuovo tecnico Giorgio Melis cerca una prova d'orgoglio mentre sul fronte partenopeo Napoli sogna il quarto posto e l'Europa che conta, ma il tecnico vuole andarci coi piedi di piombo.
Appassionante anche la lotta per non retrocedere: campo principale quello di Bologna, dove nel derby dell'Emilia i felsinei affrontano il Parma alla ricerca di quei punti che consentirebbero ai rossoblù di sfruttare il ko dell'Atalanta a San Siro.

Novanta minuti lottati si prevedono anche a Udine dove il Siena ha come obiettivo solamente la vittoria per tornare a sperare nel miracolo della salvezza, il tecnico Marino dell'Udinese dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia si augura che la sua squadra sappia dosare rabbia e concentrazione.

Appare già spacciato il Livorno che affronta il Catania al Picchi ma come il calcio insegna tutte le partite sono insidiose.

ROMA - SAMPDORIA (ore 20.45 - and. 0-0)

Serie A: Roma-Sampdoria e le altre in tv su SKY Sport, Mediaset Premium, DahliaDopo aver conquistato il passaggio alla finale di Coppa Italia mercoledì ad Udine e subito ieri pomeriggio il sorpasso nerazzurro toccherà alla Roma sfruttare il fattore casalingo per tornare a riprendersi il primato solitario. Il mister Claudio Ranieri si sta dimostrando in questo periodo un buon motivatore: "La squadra arriva alla gara con la Samp partita bene, siamo in buona forma, ma affrontiamo una squadra altrettanto in forma. Dobbiamo reagire alla sconfitta di Udine. Dobbiamo essere concentrati e determinati. E’ una gara difficilissima". "La Sampdoria fa questo 4-4-1-1 molto compatto tutti bravi a ripartire con ali brave e veloci come Semioli e Guberti e davanti Pazzini e Cassano mi ricordano Mancini e Vialli."

La conferenza stampa di presentazione dell'allenatore della Sampdoria Del Neri parte dall'importanza del match di Roma: "Questa gara è tanto importante quanto le prossime altre tre. Sarà davvero fondamentale perché affrontiamo una squadra imbattuta in casa, che ha recuperato tanti punti all'Inter e che ora è prima in classifica. Contro la Roma avremo grandi motivazioni: su tutte quella di mantenere il quarto posto. Sarà senza dubbio difficile, ma, se vogliamo rimanere dove siamo, bisogna affrontare partite di questo tipo."Questa partita Vale tanto per entrambe le squadre, che hanno varie cose in comune: nessuna delle due ha infatti cominciato la stagione con l'obiettivo primario che punta ora a raggiungere ed entrambe sono arrivate a questo grazie al buon gioco, che ha fruttato una continuità di punti".

LE PROBABILI FORMAZIONI DI ROMA - SAMPDORIA:

Serie A: Roma-Sampdoria e le altre in tv su SKY Sport, Mediaset Premium, DahliaROMA (4-2-3-1):
27 Julio Sergio , 77 Cassetti , 4 Juan , 29 Burdisso , 17 Riise , 7 Pizarro , 16 De Rossi , 94 Menez , 20 Perrotta , 9 Vucinic , 10 Totti (32 Doni , 5 Mexes , 22 Tonetto , 33 Brighi , 11 Taddei , 19 Baptista , 30 Toni) All. Ranieri

Serie A: Roma-Sampdoria e le altre in tv su SKY Sport, Mediaset Premium, DahliaSAMPDORIA (4-4-2): 30 Storari , 8 Zauri , 28 Gastaldello , 6 Lucchini , 3 Ziegler , 77 Semioli , 17 Palombo , 16 Poli , 18 Guberti , 10 Pazzini , 99 A. Cassano (21 Guardalben , 13 Rossi , 22 Cacciatore , 12 Tissone , 20 Padalino , 7 Mannini , 11 Scepovic) All. Delneri

ARBITRO: Damato di Barletta. La Roma conta 8 precedenti con bilancio di 5 vittoria, 2 pareggi ed 1 sconfitta. Gli incroci stagionali sono 4, tutti in serie A, con bilancio di 2 vittorie (2-1 a Siena e 2-0 a Bologna), 1 pareggio ed 1 sconfitta. Il pari è la gara d'andata in casa della Samp chiusa 0-0, lo scorso 13 dicembre; la sconfitta è l'ultima subita in assoluto dalla Roma nella serie A 2009/10, l'1-2 in casa dell'Udinese, del 28 ottobre scorso. La Samp non ha mai vinto nei 4 precedenti: 1 pareggio (lo 0-0 i giallorossi) e 3 sconfitte (tutte subite in trasferta). Damato è quindi al secondo Roma-Sampdoria in carriera dopo la ricordata gara d'andata del campionato in corso del 13 dicembre 2009 terminata 0-0 a Marassi.

Le curiosità e i precedenti del match: Roma e Sampdoria si ritrovano di fronte in campionato per la 106.a volta nella storia. Il bilancio dei precedenti105 confronti diretti, tutti disputati nella massima serie, è favorevole alla compagine capitolina che si è imposta in 42 occasioni contro le 32 di quella ligure. Il risultato di parità si è registrato in 31 circostanze.

La Roma ospita la Sampdoria in campionato per la 53.a volta nella storia. Il bilancio delle 52 precedenti sfide andate in scena nella capitale è largamente favorevole ai padroni di casa che, sempre usciti vittoriosi dai tre confronti diretti più vicini nel tempo, hanno conseguito, complessivamente, 34 successi a fronte di 7 sconfitte. Il risultato di parità, registratosi in 11 circostanze, si è verificato per l’ultima volta il 22 aprile 2006: Roma e Sampdoria chiusero a reti inviolate un match valido per la 35.a giornata del campionato di Serie A 2005/06.

L’affermazione esterna più recente della Sampdoria risale al 21 settembre 1996: i blucerchiati s’imposero per 4-1 in un incontro valevole per il terzo turno del campionato di Serie A 1996/97 ribaltando, grazie ad un autogol di Aldair (64’) e alle realizzazioni di Montella (73’ e 90’) e Mancini (88’), lo svantaggio nel punteggio determinato dalla rete di Balbo (54’). Il successo interno più vicino nel tempo ottenuto dalla Roma è datato 14 gennaio 2009: i giallorossi, trascinati da una doppietta di Baptista (21’ e 53’), prevalsero per 2-0 nel proseguimento della sfida valida per la nona giornata dello scorso campionato di Serie A interrotta per pioggia dopo 6 minuti il 29 ottobre 2008.


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sabato 24 aprile 2010

SPETTACOLO ROSANERO

Seconda sconfitta consecutiva per il Milan. tre punti che sanno di Champions per il Palermo: l'anticipo serale della 35.ma di Serie A viene vinto dai rosanero con il punteggio di 3-1. Partita in discesa per i siciliani, già avanti di due gol al 18': prima segna Bovo, su azione d'angolo (8'), poi raddoppiaHernandez approfittando di un errore difensivo rossonero. Seedorf accorcia al 55': ma Miccoli, migliore in campo, chiude i conti al 69'.


ANCORA 3-1, L'INTER INGUAIA L'ATALANTA

L'Inter risente solo momentaneamente dell'impegno in Champions con il Barcellona e supera 3-1 l'Atalanta nell'anticipo del 35° turno della Serie A. La distrazione da Europa dura poco più di 20' per la formazione di Mourinho, che si fa sorprendere da Tiribocchi in avvio, ma è poi brava a rimontare con Milito (svarione atalantino), Muntari e Chivu. Il successo consente all'Inter di riportarsi in testa alla classifica con due punti di vantaggio sulla Roma, impegnata domani contro la Sampdoria. L'Atalanta, brava in attacco, paga le disattenzioni difensive che la lasciano in zona-pericolo.

PALERMO - MILAN (live) ore 20.45 in HD

PALERMO - MILAN (ore 20.45 - and. 0-2)

Serie A: Palermo-Milan e Inter-Atalanta (SKY Sport, Mediaset Premium, Dahlia)Sfida in chiave Champions quella del Barbera tra Palermo e Milan con i rosanero che proveranno ad approfittare del periodo negativo dei rossoneri (una sola vittoria nelle ultime sei partite) per continuare il sogno europeo. Sarà una sfida all'ultimo respiro perchè una vittoria dei rossoneri e una sconfitta della Sampdoria domani a Roma, darebbe alla squadra di Leonardo la certezza di evitare i preliminari nella prossima stagione. Ma, al contrario, un successo dei rosanero, abbinato alla sconfitta dei liguri permetterebbe ai siciliani di scavalcarli e fare un passo deciso verso il 4° posto.

Delio Rossi, allenatore del Palermo: "Non penso che il Milan sia già in vacanza. C'è chi vorrà finire bene per ottenere la conferma e chi vorrà farlo per mettersi in mostra nel caso dovesse andare via. Ecco perché quella con i rossoneri sarà la partita. Non sarà decisiva, ma è la più importante perché la prossima. Poi ci sarà il Siena, quindi la Sampdoria e l'Atalanta. Si deciderà tutto nell'ultima giornata a Bergamo".

Mister Leonardo in conferenza stampa si è soffermato sulla gara e ha parlato dello spirito e dell'impegno con cui la squadra scenderà in campo. “Non voglio trovare giustificazioni, ma sicuramente mi dispiace per le sorprese che si sono verificate oggi: speravamo di recuperare Flamini, ma non è stato possibile. Un’altra assenza inaspettata è stata quella di Abate. Domani, comunque, giocherà il Milan, ed è questa la cosa importante. Siamo arrivati ad un punto della stagione dove diventano importanti diversi fattori. A Palermo scenderà in campo una squadra competitiva che cercherà di fare del proprio meglio contro il Palermo. La squadra di Delio Rossi sta vivendo un momento molto positivo: non perde da tanto tempo in casa e per questa stagione ha grande obiettivi.”


LE PROBABILI FORMAZIONI DELLE SQUADRE:

Serie A: Palermo-Milan e Inter-Atalanta (SKY Sport, Mediaset Premium, Dahlia)PALERMO (4-3-1-2): 46 Sirigu , 16 Cassani , 24 Kjaer , 5 Bovo , 42 Balzaretti , 8 Migliaccio , 11 Liverani , 9 Nocerino , 6 Pastore , 10 Miccoli , 90 Hernandez (28 Benussi , 88 Blasi , 27 Calderoni , 89 Celutska , 14 Bertolo , 20 Budan , 7 Cavani) All. Rossi

Serie A: Palermo-Milan e Inter-Atalanta (SKY Sport, Mediaset Premium, Dahlia)MILAN (4-2-1-3): 1 Dida , 15 Zambrotta , 33 Thiago Silva , 44 Oddo , 77 Antonini , 8 Gattuso , 21 Pirlo , 10 Seedorf , 30 Mancini , 11 Huntelaar , 80 Ronaldinho (12 Abbiati , 59 Albertazzi , 53 Romagnoli , 18 Jankulovski , 51 Strasser , 9 Inzaghi , 55 Novinic) All. Leonardo

L'ARBITRO E I PRECEDENTI CON LE DUE SQUADRE: arbitro Romeo di Verona. Ha finora diretto 40 gare di serie A in carriera e solo 4 volte ha vinto la squadra in trasferta. Palermo imbattuto ne 7 precedenti ufficiali con l'arbitro veneto: 3 successi e 4 pareggi, lo score. In stagione dirige per la quarta volta i siciliani che hanno sempre pareggiato 1-1 contro Bari, Catania e Sampdoria. Romeo dirige per la prima volta in gare ufficiali il Milan.

I PRECEDENTI E LE CURIOSITA' TRA PALERMO - MILAN: Palermo a quota 55 punti: i rosanero sono a 3 passi dal record di punti in una stagione di serie A, stabilito nel 2006/07 a quota 58 Con i 16 gol segnati in questo di campionato 2009/10, Fabrizio Miccoli si trova al secondo posto della classifica marcatori all-time rosanero in massima divisione: 38 le reti di Miccoli. Primo è Dante Di Maso, con 40 centri, realizzati dal 1949/50 al 1953/54. Il Palermo è imbattuto nelle ultime 25 esibizioni ufficiali al Barbera, dove i rosanero hanno ottenuto – tra vecchia e nuova stagione – 19 vittorie e 6 pareggi. L’ultima sconfitta interna del Palermo risale all’1 marzo 2009: Palermo-Catania 0-4 (serie A). Il Palermo è una delle tre squadre dell’attuale serie A a non aver ancora perduto in casa (12 successi e 5 pareggi lo score rosanero), come anche Inter e Sampdoria. Non solo: nelle ultime 11 gare ufficiali disputate al “Barbera”, l’unica squadra ad uscire indenne è stata l’Inter, 1-1 lo scorso 20 marzo in campionato; nelle altre 10 circostanze i rosanero hanno sempre vinto. Manuele Blasi, se dovesse scendere in campo, festeggerebbe la 300/a presenza della carriera professionistica. Le attuali 299 – collezionate indossando le maglie di Lecce, Roma, Perugia, Parma, Juventus, Fiorentina, Napoli e Palermo – sono così suddivise: 235 in serie A, 12 in B, 29 in coppa Italia e 23 nelle coppe europee. Il debutto di Blasi da professionista risale al 23 agosto 1998: Monza-Lecce 0-2, in coppa Italia. Il Milan ha vinto solo una delle ultime 6 gare disputate in assoluto in campionato: è accaduto lo scorso 3 aprile quando si impose per 3-2 a Cagliari. Negli altri 5 turni presi in esame lo score rossonero è di 3 pareggi e 2 sconfitte. In queste sei partite il Milan ha sempre subito gol, per un totale di 9 al passivo.


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INTER - ATALANTA (live) ore 18 in HD

INTER - ATALANTA (ore 18.00 - and. 1-1)

Serie A: Palermo-Milan e Inter-Atalanta (SKY Sport, Mediaset Premium, Dahlia)Colpo di scena serale in casa Inter alla vigilia della delicata sfida contro l'Atalanta: dopo le scuse di Balotelli per il gesto di lanciare la maglia al termine della partita contro il Barcellona, l'attaccante neroazzurro durante la serata ha incontrato il presidente Moratti alla Pinetina.

Il patron nerazzurro considerando le forti tensioni dei tifosi che avrebbero potuto condizionare il giovane, ha deciso di tirare fuori SuperMario dalla partita. La stessa società sul suo sito ha così spiegato l'accaduto: "Mario Balotelli ha lasciato il ritiro dell'Inter ad Appiano Gentile in seguito a un colloquio col presidente Massimo Moratti. La decisione del presidente è maturata al fine di evitare tensioni in occasione della partita con l'Atalanta".

Per l'allenatore dell'Atalanta Bortolo Mutti quella che si prospetta per la propria squadra è una trasferta proibitiva. L'allenatore degli orobici nella conferenza stampa della presentazione punta il dito anche contro il calendario che favorisce a suo avviso le altre concorrenti alla salvezza. “Giocare di sabato sul campo dell'Inter per noi è devastante - ha detto - A quattro giornate dalla fine, bisognerebbe mettere tutti nelle stesse condizioni e far giocare nello stesso giorno e alla stessa ora ”. Sulla partita il mister dei bergamaschi si attende: "una squadra in grande forma, che ha saputo mettere spalle al muro il Barcellona per un'ora. Attenzione però, noi non partiamo battuti: nel calcio può sempre succedere di tutto ”.

LE PROBABILI FORMAZIONI DELLE SQUADRE:

Serie A: Palermo-Milan e Inter-Atalanta (SKY Sport, Mediaset Premium, Dahlia)INTER (4-3-1-2): 12 Julio Cesar, 13 Maicon , 2 Cordoba , 23 Materazzi , 26 Chivu , 4 Zanetti , 5 Stankovic , 11 Muntari , 10 Sneijder , 9 Eto'o , 22 Milito (21 Orlandoni , 25 Samuel , 6 Lucio , 19 Cambiasso , 8 Motta , 17 Mariga) All. Mourinho

Serie A: Palermo-Milan e Inter-Atalanta (SKY Sport, Mediaset Premium, Dahlia)ATALANTA (4-4-1-1): 32 Coppola , 4 Capelli , 77 Bianco , 5 Manfredini , 13 Peluso , 79 Ferreira Pinto , 22 Padoin , 17 Guarente , 20 Valdes , 72 Doni , 90 Tiribocchi (1 Consigli , 21 Radovanovic , 15 De Ascentis , 6 Bellini , 9 Amoruso , 70 Ceravolo , 19 Chevanton) All. Mutti

L'ARBITRO E I PRECEDENTI CON LE DUE SQUADRE: arbitro Orsato di Schio. Inter imbattuta nei 9 precedenti con il fischietto veneto: bilancio di 8 successi ed 1 pareggio. In stagione un solo precedente: lo scorso 20 settembre nerazzurri vittoriosi 2-1 a Cagliari, in serie A. L'Atalanta viene diretta per la sesta volta e finora ha un bilancio di 1 successo (ottenuto proprio nell'unico incrocio stagionale, vittoria interna per 3-0 contro il Livorno in serie A, lo scorso 21 marzo), 1 pareggio e 3 sconfitte.

I PRECEDENTI E LE CURIOSITA' TRA INTER E ATALANTA: Sia l'Inter che l'Atalanta si trovano ad un solo passo da cifre tonde nei gol segnati in gare ufficiali nei loro scontri diretti dall'istituzione del girone unico ad oggi. I milanesi si trovano a quota 199 reti realizzate contro l'Atalanta, mentre i bergamaschi si trovano a quota 99 gol segnati contro l'Inter. In entrambi i casi, per ricercare i rispettivi primi gol, si deve far riferimento alla prima gara ufficiale disputata tra le due squadre, datata 12 dicembre 1937 quando, in serie A, Atalanta-Ambrosiana Inter terminò 1-1 con vantaggio dei padroni di casa firmato da Severo Cominelli al 63' e pareggio interista di Giovanni Ferrari al 68'. L'Inter non perde una gara ufficiale in casa dal 26 novembre 2008 quando, in Champions League, venne sconfitta per 0-1 dal Panathinaikos. Nelle seguenti 43 gare interne, i nerazzurri hanno un bilancio di 32 vittorie e 11 pareggi. L'Inter non subisce gol in gare interne di serie A dal 9 gennaio scorso quando si impose per 4-3 contro il Siena. L'autore del terzo gol senese fu Maccarone al 65': da allora sono trascorsi i restanti 25' di quel match, più le intere partite contro Milan (vittoria per 2-0), Cagliari (successo per 3-0), Sampdoria e Genoa (doppio 0-0), Livorno e Bologna (doppio successo per 3-0) e Juventus (vittoria per 2-0), per un totale di 655' di inviolabilità interna. Tra l'altro nelle ultime 10 gare interne di campionato quella contro il Siena è la sola in cui l'Inter ha subito gol: porta chiusa nelle altre 9 occasioni. Settimo confronto ufficiale tra Mutti e l'Inter, con bilancio di 1 vittoria dell'attuale tecnico dell'Atalanta (Messina-Inter 2-1 del 24 aprile 2005) e 5 successi dell'Inter, senza pareggi. In queste sei gare l'Inter ha sempre segnato, per un totale di 15 reti. A San Siro Mutti ha sempre perso, senza mai segnare, nei 2 precedenti ufficiali. Le 18 sconfitte finora subite in 34 giornate della serie A 2009/10 fanno dell'attuale Atalanta la seconda più perdente di sempre nella storia del club bergamasco nella serie A su girone unico. I nerazzurri hanno fatto altrettanto male nelle stagioni 1937/38, 1948/49 e 1993/94, mentre peggio hanno fatto solo nel 2004/05 (19 sconfitte a fine torneo). Simone Padoin, se dovesse scendere in campo, festeggerebbe la 100/a presenza in serie A della carriera. La prima delle attuali 99 presenze, tutte collezionate con la maglia dell'Atalanta, risale al 26 agosto 2007: Reggina-Atalanta 1-1.


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martedì 20 aprile 2010

INTER, SEI BELLA!

Un'Inter bellissima travolge il Barcellona 3-1 a San Siro nell'andata della semifinale di Champions League. È una notte magica: Milito il protagonista assoluto, con due assist per Maicon e Sneijder, e un gol. Una vittoria straordinaria, ancor più bella perché ottenuta in rimonta. La serata infatti è iniziata nel peggiore dei modi, con il gol di Pedro al 17', ma poi è finita con un trionfo storico che avvicina i nerazzurri alla finale di Madrid, anche se c'è ancora da giocare il ritorno. La squadra di Mourinho ha giocato la partita perfetta: Messi controllato a vista, è riuscito a giocare pochi palloni. Ibrahimovic è un fantasma e dopo un'ora Guardiola lo sostituisce con Abidal. Lucio è ovunque e spazza via tutto quello che passa dalle sue parti

Mondo Scommesse






Rieccoci qui con Mondo Scommesse. Oggi il vostro Gero vi consiglierà una strepitosa giornata di Champions League: le semifinali di andata. Inter-Barcellona e Bayern Monaco-Lione. Mentre in Europa League si affronteranno Atletico Madrid-Liverpool e Amburgo-Fulham. Ma andiamo ad analizzarle nello specifico.






Consigli Champions League


Inter-Barcellona: i bookmakers danno per favoriti i blaugrana a 2,35, mentre la vittoria dei nerazzurri è quotata 2,90. Secondo me la spunterà il pari a 3,20 ma tutti sappiamo che se l'Inter non vince in casa difficilmente si conquisterà il pass per la finale del 22 Maggio a Madrid. Attenzione alla stanchezza dei blaugrana dopo 14 interminabili ore in pullman! Per una scelta più facile il GOL.


Bayern Monaco-Lione: i bavaresi nettamente favoriti a 1,70, ma chi crede nell'impresa del Lione a 5,10? Io sono uno di questi, ma il GOL
anche qui è sicuro.



Consigli Europa League
Atletico Madrid-Liverpool: consiglio l'uno a 2,40 dato che il Liverpool ha quasi sempre perso fuori casa in questa competizione. Il GOL è scontato.
Amburgo-Fulham: quote troppo differenti, i bookmakers danno per favoriti i tedeschi a 1,50 ma secondo me la squadra inglese al primo tempo la spunterà, 5.80 il 2 al primo tempo (rischioso ma non impossibile). Un Over 2,5 potrebbe essere possibile.
Siamo giunti al termine e come sempre spero di avervi dato buoni consigli. Vi auguro tre giorni spettacolari di Champions ed Europa League e auguro buona fortuna ad una squadra che forse per la prima volta sta provando emozioni del genere. Buona fortuna Inter! Ci rivediamo vederdì per il campionato.
Gero.

INTER - BARCELLONA (live) ore 20.45 in HD

Nonostante un duro viaggio in pullman di 14 ore il Barcellona è giunto ieri a Milano per disputarsi contro l'Inter la gara d'andata della prima semifinale della Champions League 2009/2010. Si prevede il tutto esaurito a San Siro per il confronto tra le due squadre che avevano cominciato insieme il cammino europeo che le ha portate fin qua.

L'Inter si è qualificata alla partita dopo aver superato nei quarti di finale i russi del CSKA Mosca con un doppio successo per 1-0, mentre il Barcellona ha rifilato un complessivo 6-3 all'Arsenal frutto del pareggio 2-2 a Londra a cui ha aggiunto la vittoria casalinga per 4-1 firmata dalla quaterna di gol di Lionel Messi, una delle tante stelle della formazione di Guardiola. La gara di ritorno al Camp Nou tra Barcellona ed Inter si giocherà mercoledì 28 Aprile con la finalissima allo stadio Bernabeu di Madrid è per sabato 22 Maggio.

LA PRESENTAZIONE DI INTER - BARCELLONA

Champions League in tv: Inter-Barcellona (Rai 1, SKY Sport, Mediaset Premium)José Mourinho, allenatore Inter è "obbligato" per disposizioni UEFA a parlare in conferenza stampa: "Negli ultimi quattro mesi e mezzo avevo visto zero minuti di Barcellona, negli ultimi quindici giorni ho visto varie volte i nostri precedenti incontri e le partite col Real, Stoccarda e Arsenal. Lavoro normale. Messi vediamo dove giocherà. Può giocare a destra, a sinistra, come punta, dietro a Ibra come contro l'Arsenal, dietro a Bojan come contro l'Arsenal in casa. E' un giocatore importante, che ha bisogno di attenzione importante. Per cultura mia non è possibile una marcatura a uomo. Non sarà uno contro Messi e dieci contro dieci, ma undici contro undici. Il possesso palla non mi interessa, se vince chi ha più possesso palla abbiamo già perso: nella partita di settembre a Milano per i primi dieci minuti e gli ultimi dieci sono stati superiori, ma per il resto è stata equilibrata. Nella partita di Barcellona nel girone loro hanno dimostrato una grande superiorità, vincendo tranquillamente e meritatamente. Oggi è passato molto tempo: loro sono bravi come erano a novembre, noi siamo molto meglio di allora. Per questo io penso che partiamo al 50%. Tatticamente siamo una squadra più compatta, la mentalità in Champions è molto diversa, la situazione psicologica è totalmente differente. Sappiamo che sarà difficile, ma dubito che loro non siano preoccupati di incontrarci.Non esistono finali anticipate. E' una semifinale, solo chi vince gioca la vera finale, quella di Madrid. E quindi non sarà Inter-Barcellona: Lione e Bayern meritano tutto il rispetto, perché sono arrivati allo stesso punto nostro. Hanno anche loro il 25 per cento di possibilità di vittoria, hanno storia e hanno eliminato grandi squadre, come il Real Madrid. E il Bayern ha uno dei migliori allenatori del mondo."

Champions League in tv: Inter-Barcellona (Rai 1, SKY Sport, Mediaset Premium)Josep Guardiola, allenatore Barcellona risponde così: "Non giochiamo solo noi, c'è anche l'Inter, Non è che noi giochiamo contro 'nessuno, sono campioni d'Italia da quattro anni di fila ormai. Certe volte giochi bene, altre male e non dipende solo da te ma anche dall'avversario. Certo non è la situazione ideale per noi finire una partita di campionato e viaggiare per 14 ore in pullman per poi giocare una semifinale di Champions League contro l'Inter. Ma non puoi fermare un vulcano, giusto? E' successo a molte altre persone e ci siamo decisi. Abbiamo deciso almeno di usarne due di pullman, per avere più spazio, e ho pensato di non viaggiare con i giocatori perché credo che per loro non sia il massimo stare sempre con l'allenatore. Fortunatamente l'Inter ha battuto il CSKA altrimenti avremmo dovuto andare in pullman fino a Mosca! E' molto importante in Europa segnare in trasferta, quindi di certo proveremo a farlo. Anche le altre due squadre rimaste sono molto forti, il sorteggio ha deciso che noi dovevamo affrontare l'Inter. Non voglio pensare al campionato adesso, è la terza volta di fila che questo club arriva a questo turno e voglio gustarni questo momento ancora per un po' di tempo. l'Espanyol è storia per noi adesso. Ho visto le partite dell'Inter contro Chelsea, CSKA, anche con la Fiorentina. Hanno giocato in modo diverso, sono capaci di giocare in tanti modi. L'Inter ha molti giocatori duttili che fanno tutto quello che l'allenaotre chiede loro. Non ho idea di che Inter troveremo a San Siro, mi piacerebbe tanto saperlo però. Noi vogliamo essere noi stessi, dobbiamo esserlo."

Le statistiche ufficiali UEFA del match: L’FC Barcelona cerca di diventare la prima squadra a vincere due titoli consecutivi da 20 anni a questa parte, impresa riuscita per l’ultima volta all’AC Milan. L’Inter, invece, insegue una finale nella competizione raggiunta per l’ultima volta nel 1972, ma prima dovrà mettere a segno un gol contro il Barça che manca da quattro scontri diretti. Per la seconda volta nella stagione, Zlatan Ibrahimović e Maxwell tornano nel loro ex stadio per affrontare i nerazzurri, che schierano gli ex blaugrana Samuel Eto'o, Thiago Motta e Ricardo Quaresma.

La presenza di José Mourinho evoca altrettanti ricordi: il tecnico, infatti, è stato assistente allenatore al Barcellona, per non menzionare le sfide di alto profilo contro i catalani quando era sulla panchina del Chelsea FC.

Le squadre non hanno bisogno di presentazioni, visti i due precedenti stagionali. La gara del 16 settembre a San Siro si è conclusa 0-0, mentre il 24 novembre il Barcellona si è imposto con un 2-0 grazie alle reti nel primo tempo di Gerard Piqué e Pedro Rodríguez. Inter e Barça si sono affrontate anche nella seconda fase a gironi di UEFA Champions League 2002/03. Il 18 febbraio 2003, il Barcellona ha vinto 3-0 al Camp Nou con reti di Javier Saviola, Phillip Cocu e Patrick Kluivert, centrando la nona vittoria consecutiva in Champions League (tuttora un record nella competizione, qualificazioni escluse). Il ritorno della settimana successiva si è concluso 0-0 ed entrambe le squadre si sono qualificate ai quarti di finale. Anche se il Barcelona ha vinto il girone, è stata l’Inter ad arrivare più lontano, vale a dire in semifinale. Javier Zanetti, Carles Puyol e Xavi Hernández hanno giocato entrambe le partite, mentre Andrés Iniesta è rimasto in panchina a San Siro.

In questa stagione, i nerazzurri sono imbattuti a San Siro, dove hanno registrato tre vittorie e due pareggi. L’Inter ha perso solo una volta in 17 gare casalinghe contro le squadre spagnole, collezionando otto vittorie e otto pareggi. Il Barcellona non è mai riuscito a segnare nelle ultime quattro semifinali disputate in casa. Il Barcellona si appresta all’ottava trasferta a San Siro, dove ha finora totalizzato due vittorie, tre pareggi e due sconfitte. Il bilancio complessivo del Barcellona nelle trasferte in Italia ammonta a cinque vittorie, sei pareggi e quattro sconfitte. Nei confronti su due gare, può vantare sei vittorie e tre sconfitte.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI INTER - BARCELLONA

Champions League in tv: Inter-Barcellona (Rai 1, SKY Sport, Mediaset Premium)INTER (4-1-4-1): 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 4 Zanetti; 19 Cambiasso; 45 Balotelli, 8 Thiago Motta, 10 Sneijder, 9 Eto'o; 22 D.Milito. A disp.: 21 Orlandoni, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 26 Chivu, 5 Stankovic, 11 Muntari, 27 Pandev. All.: Mourinho.

Champions League in tv: Inter-Barcellona (Rai 1, SKY Sport, Mediaset Premium)BARCELLONA (4-2-3-1): 1 Valdes; 2 Dani Alves, 3 Piquè, 5 Puyol, 19 Maxwell; 6 Xavi, 16 Busquets; 17 Pedro, 10 Messi, 15 Keita; 9 Ibrahimovic. A disp.: 13 Pinto, 4 Marquez, 18 G.Milito, 22 Abidal, 24 Tourè, 35 Jeffren, 14 Henry. All.: Guardiola.

ARBITRO
: Benquerenca (Portogallo). Il direttore di gara avrà come assistenti Jose Manuel Silva Cardinal e Berino Miranda Cunha, 4° uomo Artur Manuel Riberio Soares Dias. Assicuratore, classe 1969, Benquerenca - all'esordio assoluto con l'Inter - è internazionale dal 1 gennaio 2001, dal 2006 è stato inserito nell'elite degli arbitri Uefa: nel 2007 ha pfartecipato al Mondiale under 17, nel 2009 al mondiale under 20 ed è stato convocato anche per l'edizione 2010 del Mondiale assoluto in Sud Africa. Nel corso di questa stagione, il portoghese ha diretto Fiorentina-Lione, Milan-Manchester United e Manchester United-Cska Mosca.


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