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sabato 30 aprile 2011

Genoa e Milito? Solo un sogno


Sembrerebbe rimanere ormai solo un sogno il grande ritorno di Diego Milito a Genova: le parole del direttore sportivo Capozucca spengono ogni speranza. "Non ci sono più possibilità, Diego Milito non indosserà la maglia rossoblu. Motivo? Semplice, ormai il suo ingaggio è troppo elevato per i nostri parametri." Dure parole che riportano alla realtà la gradinata nord, già pronta a gridare ancora il nome del suo grande Principe: finirà davvero così? Genoa-Lecce, ultima partita di Diego in rossoblu: sotto la nord aveva promesso un suo ritorno.

Rafinha: "Italia? Meglio la Germania!"


Brutto colpo quello sferrato dal terzino rossoblu: sapore di addio.
Arrivato in estate, una delle tante novità della pazza campagna acquisti di Preziosi, Rafinha aveva appena firmato con il Genoa fino al 2014: ora cambia tutto.
Secondo l'intevista rilasciata alla Bild, l'uomo match del derby della lanterna, sarebbe già stanco del campionato italiano:" Troppo forte il richiamo della Bundesliga! Mi sono trovato bene, vorrei tornare a fine stagione. In Germania l'organizzazione è tutta un'altra cosa e il modo di giocare si addice maggiormente alle mie caratteristiche." Sarà davvero finita l'avventura genovese?.

Match ore 15.00: tutte le formazioni


Domenica 1 Maggio 2011, 35a giornata, ecco a voi tutte le probabili formazioni.
Ore 15.00, partiamo da Fiorentina-Udinese:
Fiorentina (4-3-3): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Kroldrup, Pasqual; Behrami, Montolivo, Vargas; Cerci, Gilardino, Mutu.
A disp.: S.Frey, Natali, Comotto, Donadel, D'Agostino, Ljajic, Babacar
Indisponibili: Jovetic.
Squalificati: nessuno.
Allenatore: Mihajlovic
Udinese (3-5-2): Handanovic; Benatia, Zapata, Coda; Isla, Abdi, Pinzi, Asamoah, Pasquale; Denis, Di Natale.
A disp.: Belardi, Angella, Cuadrado, Badu, Ekstrand, Vydra, Corradi.
Indisponibili: Basta, Sanchez
Squalificati: Domizzi (1), Armero (1), Inler (2)
Allenatore: Guidolin

Milan-Bologna:
Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Flamini, Pirlo, Seedorf; Boateng; Cassano, Robinho.
A disp.: Amelia, Bonera, Antonini, Emanuelson, Ambrosini, Yepes, Beretta.
A disp.: Amelia, Bonera, Antonini, Emanuelson, Ambrosini, Yepes, Beretta.
Allenatore: Allegri.
Bologna (4-2-3-1): Viviano; Moras, Portanova, Britos, Cherubin; Mutarelli, Mudingayi; Gimenez, Ekdal, Morleo; Di Vaio.
A disp: Lupatelli, Rubin, Casarini, Della Rocca, Ramirez, Paponi, Meggiorini.
Indisponibili: Garics, Montelongo, Perez, Buscé, Esposito
Squalificati: nessuno
Allenatore: Malesani.

Catania-Cagliari:
Catania (4-2-3-1): Andujar; P.Alvarez, Silvestre, Spolli, Capuano; Lodi, Carboni; Schelotto, Ricchiuti, Gomez; Maxi Lopez.
A disp.: Campagnolo, Terlizzi, Marchese, Ledesma, Izco, Bergessio, Morimoto.
Indisponibili: Bellucci, Sciacca, Llama, Martinho
Squalificati: nessuno
Allenatore: Simeone
Cagliari (4-3-2-1): Agazzi; Perico, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Lazzari, Cossu; Acquafresca.
A disp.: Pelizzoli, Ariaudo, Magliocchetti, Laner, Missiroli, Ragatzu, Ceppelini.
Indisponibili: F.Pisano, Nené
Squalificati: nessuno
Allenatore: Donadoni.

Parma-Palermo:
Palermo (4-3-1-2): Sirigu; Cassani Goian Bovo Balzaretti; Migliaccio Acquah Nocerino; Pastore Ilicic; Hernandez.
A disp.: Benussi, Darmian, Munoz, Bacinovic, Kasami, Liverani, Pinilla.
Indisponibili: Miccoli, Paolucci.
Squalificati: nessuno.
Allenatore: Delio Rossi
Parma (4-4-2): Mirante; Valiani Lucarelli Paletta Gobbi; Candreva Morrone Dzemaili Modesto; Giovinco Crespo.
A disp.: Pavarini, Paci, Pisano, Feltscher, Galloppa, Bojinov, Amauri.
Indisponibili: Palladino, Marques.
Squalificati: Angelo (1), Zaccardo (1).
Allenatore. Colomba

Sampdoria-Brescia:
Sampdoria: Curci; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Mannini, Palombo, Dessena, Laczko; Pozzi, Biabiany.
A disp.: Da Costa, Perticone, Tissone, Koman, Guberti, Maccarone, Macheda.
Indisponibili: Semioli, Padalino, Martinez
Squalificati: Volta (1), Poli (1)
Allenatore: Cavasin
Brescia: Arcari; Zambelli, Zebina, Bega, Berardi; A.Filippini, Hetemaj, Baiocco; Diamanti; Caracciolo, Eder.
A disp: Leali, Zoboli, Mareco, Daprelà, Vass, Koné, Jonathas.
Squalificati: nessuno
Allenatore: Iachini.

Chievo-Lecce:
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Andreolli, Cesar, Mantovani; Gelson Fernandes, Rigoni, Constant; Bogliacino; Pellissier, Moscardelli.
A disp.: Squizzi, Mandelli, N.Frey, Guana, Marcolini, Uribe, Thereau.
Indisponibili: Luciano
Squalificati: nessuno
Allenatore:Pioli
Lecce (4-4-2): Rosati; Tomovic, Ferrario, Fabiano, Mesbah; Munari, Giacomazzi, Vives, Olivera; Di Michele, Corvia.
A disp.: Benassi, Gustavo, G.Donati, Brivio, Piatti, Jeda, Chevanton.
Indisponibili: Giuliatto, Ofere, Bertolacci, Grossmuller
Squalificati: nessuno
Allenatore: De Canio




MONDO SCOMMESSE: I CONSIGLI DI DALUISO PER LA 35^ GIORNATA


a cura di Ruggiero Daluiso

Immancabile l'appuntamento con Mondo Scommesse. Ecco le dieci partite su cui scommettere questo weekend!

LA SCHEDINA DI SPAZIOCALCIO
Cesena-Inter: 1X (1,85)
Napoli-Genoa: 1 (1,20)
Catania-Cagliari: 1 (1,35)
Fiorentina-Udinese: GOL (1,50)
Milan-Bologna: 1 (1,25)
Parma-Palermo: GOL (1,65)
Sampdoria-Brescia: 1 (1,70)
Lazio-Juventus: GOL (1,66)
R. Sociedad-Barcellona: 2 (1,35)
Arsenal-Manchester Utd: X2 (1,49)

Con 2€ se ne possono vincere 130! Buona fortuna!

CESENA-INTER & NAPOLI-GENOA (live) dalle ore 18

La 34esima giornata di Serie A Tim si apre con i campioni del Mondo dell'Inter in trasferta sul difficile campo di Cesena. In caso di pareggio o sconfitta dei nerazzurri e di vittoria del Milan, i rossoneri potrebbero già domani festeggiare la vittoria del campionato. Alle 20.45 al San Paolo di Napoli si sfidano Napoli e Genoa, due tifoserie unite da un leale e sano gemellaggio. Riusciranno Cavani e compagni a non lasciarsi scappare il treno per la Champions League? Scopriamolo insieme!

CLICCA E GUARDA LA PARTITA

CESENA-INTER ORE 18


NAPOLI-GENOA ORE 20.45

TUTTI ALLEGRI, C'E' DA FESTEGGIARE!

Il pensiero a Cesena, la concentrazione al Bologna. In casaMilan è tutto pronto per non lasciarsi sfuggire l'occasione di sfruttare, in un San Siro esaurito, il primo match-ball scudetto contro i rossoblù di Malesani, 7 anni dopo il tricolore numero 17, conquistato il 2 maggio 2004 dai rossoneri di Carlo Ancelotti contro la Roma dell'ex Capello, battuta con un gol di Shevchenko.

Anche se in via Turati vince la scaramanzia, si parla di pullman scoperto pronto a sfilare per l'immancabile bagno di folla fino a piazza Duomo, un premio scudetto sui 250mila euro a giocatore, che potrebbe lievitare in caso di vittoria della coppa Italia, e le maglie celebrative da presentare in grande stile lunedì prossimo.

Se il D-day dovesse slittare a sabato a Roma, nessun problema: l'abbraccio coi tifosi a San Siro verrebbe rinviato di un'altra settimana, in occasione di Milan-Cagliari, alla presenza dell'ex Donadoni.

Calcoli e preparativi a parte, c'è da superare il Bologna, reduce da 4 sconfitte consecutive e a secco di gol da 300 minuti, i 40 punti in classifica non ancora sufficienti a garantire la salvezza, il direttore sportivo Longo licenziato e Malesani in bilico. Allegri non si fida e per ripetere la prova di forza dell'andata - quando andarono a segno Boateng, Robinho e Ibrahimovic - non potrà contare su Gattuso e Pato, infortunati, e sugli squalificati Ibrahimovic e Van Bommel. Toccherà quindi a Robinho e Cassanoregalare quelli che potrebbero essere i gol scudetto.

AGNELLI IN VISITA DALLA SUA JUVENTUS

A due giorni dalla sfida con la Lazio,Andrea Agnelli ha fatto visita alla Juventus nel ritiro di Vinovo. Il presidente bianconero ha parlato conDelneri e ha assistito ai progressi diFabio Quagliarella, impegnato sul campo con un allenamento personalizzato. La Juve andrà a Roma con la certezza Chiellini: il difensore ha finalmente recuperato e farà coppia con Barzagli in difesa.Marchisio rimane in dubbio: per lui solo palestra.

Il centrocampista potrebbe essere rimpiazzato da Pepe. Altro ballottaggio sulla fascia destra: Motta o Grygera. De Ceglie, invece, a sei mesi dall'infortunio, tornerà in campo con la Primavera: un test 'vero' prima di tornare a disposizione della prima squadra.

INTER VS MILAN PER ROBBEN

L'Inter fa già i conti con il mercato estivo. Oltre ai soliti Tevez eFabregas, i nerazzurri hanno dirottato le proprie attenzioni suArjen Robben, talento del Bayern Monaco e in scadenza con i tedeschi nel 2013. L'olandese vuole disputare la Champions e, al momento, non ha la certezza di farlo con il club tedesco (quarto in Bundesliga). L'Inter sarebbe un'ottima soluzione, ma c'è anche il Milan alla finestra. Per prenderlo servono 30 milioni.

Una cifra consistente, ma in Baviera nessuno vuol privarsi a cuor leggero di un giocatore così determinante. Nonostante la data di scadenza sia più vicina rispetto a quella di Ribery (fissata addirittura nel 2015), la valutazione dell'olandese è alta. Non quanto quella di Tevez, per cui il City chiede 45 milioni di euro in partenza; pari rispetto al prezzo che l'Udinese fa per Sanchez (ma qui il solito City parte in vantaggio). Due giocatori che piacciono molto a Moratti. Come Robben, il cui nome è stato accostato all'Inter solo nelle ultime ore e, secondo il Corriere dello Sport, sembra già caldissimo.

Nonostante la dichiarazioni di Rummenigge e quelle di circostanza del giocatore ("Non ho mai detto che andrò via in caso Europa League"), infatti, l'ex Chelsea vuole giocare a tutti i costi la Champions. I tedeschi, al momento quarti in Bundesliga, non glielo garantiscono. Da qui la 'vaga' idea di cambiare aria. La concorrenza, ovviamente, è forte. Il Milan, ad esempio, ha già fatto un pensierino al giocatore e rimane in guardia. Esiste, insomma, la possibilità che per Robben si scateni un nuovo derby.

Moratti, da par suo, vuole rinnovare la squadra dopo una stagione un po' al di sotto delle aspettative. Punterà almeno su un paio di campioni (Fabregas favorito per il centrocampo): per evitare follie, però, dovrà anche cedere qualcuno (Sneijder o Milito). Il Milan, invece, dopo essere tornato grande in Italia, ha bisogno di un giocatore che gli consenta il salto di qualità in Europa. L'estate si avvicina, il mercato sulle due sponde milanesi diventa elettrico.

MOU: "UN'IMMAGINE VALE PIU' DI MILLE PAROLE"

"Zero responsabilità". Così ha risposto Josè Mourinho a chi gli ha chiesto quante colpe avesse per la sconfitta di Champions contro ilBarcellona. "Ho ancora più voglia di continuare a guidare il Real Madridora che il bianco della maglia ha un significato ancora maggiore". Sull'inchiesta della Uefa: "Chi critica le mie parole, critica le immagini. Quelle parlano da sole". Cristiano Ronaldo non convocato dopo le critiche al gioco del portoghese.

E' uno Josè Mourinho scatenato quello che si presenta in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Saragozza, per nulla intimorito o frenato dal procedimento disciplinare aperto dalla Uefa o dalle querele in arrivo da Barcellona. "Sto molto bene grazie, sto lavorando come sempre - esordisce scherzosamente il tecnico -, non voglio più parlare dell'argomento per il semplice motivo che le immagini valgono più di mille parole. E durante la partita sono state accumulate numerose immagini che hanno fatto il giro del mondo, non parlatemi più della questione. Nella sconfitta del Real io ho "Cero culpa", nessuna responsabilità".

Qualche malumore in più lo deve avere invece Cristiano Ronaldo che, dopo aver criticato aspramente il non-gioco di Mourinho nel post partita col Barcellona, non è stato convocato per la sfida contro il Saragozza.

venerdì 29 aprile 2011

Napoli-Genoa: le formazioni

Pubblica post
a cura di Ilaria Gori


35a giornata di serie A, anticipo delle 20.45: tutti al San Paolo per Napoli-Genoa.
Ecco le probabili formazioni:

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Zuniga, Gargano, Yebda, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
A disposizione: Iezzo, Ruiz, Santacroce, Maggio, Pazienza, Mascara, Lucarelli. All. Mazzarri
Ballottaggio: Zuniga potrebbe essere schierato sia al posto di Maggio che di Dossena
Indisponibili: nessuno
Squalificati: nessuno
Altri: Maiello, Dumitru, Blasi, Vitale, Grava, Cribari, Sosa.
Diffidati: Santacroce, Yebda

Genoa (4-4-2): Eduardo; Mesto, Moretti, Kaladze, Criscito; Konko, Rafinha, Kucka, Antonelli; Paloschi, Floro Flores.
A disposizione: Scarpi, Chico, Jelenic, Jankovic, Destro, Boselli, Rodriguez. All. Ballardini.
Ballottaggio: nessuno
Indisponibili: Veloso, Rossi
Squalificati: Milanetto, Dainelli, Palacio
Altri: Perin, Pelé, Hallenius, Polenta, Doninelli
Diffidati: Destro.

Gemellati o no, sabato sera non si scherza. Il Genoa, con mente già fissa sul derby di Domenica prossima, non regalerà comunque nulla ai fratelli napoletani, sempre in lotta per la zona Champions. Match sicuramente interessante da seguire, sarà un vero spettacolo di 90 minuti.

Porto a valanga, strepitoso Falcao


Villa Boas continua a stupire e il suo Porto vola in finale. Già, possiamo essere sicuri di questo, a meno di un miracolo Villareal al ritorno che credo difficilmente possa accadere. 5-1 allo stadio "Do Dragao" nella semifinale d'andata di Europa League grazie ad un Falcao strepitoso.

Lo Special Two, così viene definitivo il tecnico lusitano, può ringraziare il suo attaccante autore di 4 delle 5 reti messe a segno dalla sua squadra. Al 48' rimedia allo svantaggio (rete di Cani) quindi a seguito della rete di Guarin che porta la squadra sul 2-1, sigla la terza rete al 67', la quarta al 75' e la quinta al 90'.

Giù il cappello dunque a Porto che accedendo alla finale farebbe si che questa sia al cento per cento portoghese, visto che l'altra sfida vede di fronte Benfica e Sporting Braga. L'andata ha visto trionfare i primi per 2-1 e il discorso al ritorno è decisamente più aperto, rispetto alla prima sfida raccontata.


giovedì 28 aprile 2011

MESSI MATAREAL

Il primo round è del Barça. Nell'andata delle semifinali di Champions è la squadra di Guardiola a imporsi. I Blaugrana vincono al Bernabeu 2 a 0 grazie alla doppietta del solito Messi. Il primo su assist di Afellay, il secondo dopo un incredibile slalom. Il Real ha subito i gol dopo essere rimasto in 10 per l'espulsione diretta di Pepe. Rosso anche per Mourinho, allontanato dall'arbitro per proteste. Ritorno difficile per i Merengues al Camp Nou.

mercoledì 27 aprile 2011

Bocchetti tornerà in Italia

a cura di Salvatore Fortunato

Molto probabilmente Salvatore Bocchetti, difensore italiano che milita nel Rubin Kazan tornerà a giocare in Italia come spesso hanno fatto tutti i suoi connazionali. Ecco le dichiarazioni rilasciate recentemente dal calciatore: "E' dura stare lontano, tra qualche mese ci sarà il calciomercato e si vedrà il da farsi per un eventuale ritorno in Italia. Napoli-Genoa? Vinca il migliore: sono legato sia al Napoli che è la squadra della mia città sia al Genoa che è un club dove ho vissuto grandi emozioni. Non ho mai saputo di un interesse reale del Napoli nei miei ...

Ljajic futuro spagnolo...

a cura di Salvatore Fortunato

Secondo il giornale iberico As, il centrocampista offensivo della Fiorentina, Adem Ljajic (20) potrebbe in vista della prossima stagione trasferirsi in Liga. Le squadre che puntano sul giovane talento serbo sarebbe le eterne rivali Real Madrid e Barcellona ovvero le regine di Spagna. Il calciatore viola era stato precedentemente monitorato in Francia da parte del Siviglia.

Hernandez, si avvicina l'ipotesi Roma!

a cura di Salvatore Fortunato

Abel Hernandez, attaccante in forza al Palermo potrebbe a breve lasciare la casacca rosanera per vestire quella giallorossa. A confermare l'ipotesi di un possibile passaggio del calciatore dal Palermo alla Roma è proprio il suo procuratore. Ecco quanto riportato da Spaziocalcio: "La Roma? Una voce fondata. Lo scorso anno Zamparini ha rifiutato un'offerta di 20 milioni. Il ragazzo comunque sta benissimo a Palermo e la decisione in ogni caso dovrà essere presa solo dal presidente" E' una certezza: la nuova Roma, vuole Abel Hernandez. Considerato un giocatore che ha tutte le caratteristiche, a cominciare dalle qualità tecniche, per far parte del nuovo progetto americano.

REAL MADRID-BARCELLONA: L'ANTEPRIMA

REAL MADRID-BARCELLONA (ore 20.45)

Champions League in tv: Real Madrid-Barcellona (Rai 2, SKY Sport, Mediaset Premium)José Mourinho, allenatore Real Madrid: "Non so come stia il Barcellona in questo momento, mi importa solo della mia squadra. Il nostro stato mentale sarebbe stato lo stesso anche se avessimo perso la Copa del Rey, anche se vincerla è stato fantastico, naturalmente. Il giorno dopo la partita però eravamo già concentrati sulla Liga. Prima di venire qui ho detto a qualcuno che io sono lo stesso allenatore che qualche mese fa ha perso 5-0 contro il Barcellona. Non sono cambiato e non conosco la formula magica per batterli, so solo che il lavoro paga sempre. Dopo quella partita abbiamo pareggiato 1-1 al ritorno nella Liga, quindi abbiamo vinto 1-0 in finale di Copa del Rey. Questa però sarà una partita diversa e potrà accadere qualsiasi cosa.

Non esistono favoriti in una semifinale di UEFA Champions League. Siamo due squadre rivali, che si conoscono bene e hanno una lunga tradizione. In campo ci saranno giocatori che sanno come si giocano partite di questo genere e che sono abituati a vincere. Io sono un motivatore e come tutti devo motivare prima di tutto me stesso. Una volta Albert Einstein disse che la più grande forza al mondo è la volontà umana e con quella si può fare tutto. Se giocheremo bene, creando molte occasioni e dimostrando di essere i più forti in campo sarò contento anche se la gara finirà in pareggio. Se dovesse succedere il contrario, ma dovessimo comunque pareggiare, sarei altrettanto soddisfatto.


Champions League in tv: Real Madrid-Barcellona (Rai 2, SKY Sport, Mediaset Premium)Josep Guardiola, allenatore Barcellona: "Alle 20.45 andremo là e cercheremo di vincere. Mi congratulo con il Real Madrid per la loro vittoria in Copa del Rey, vittoria meritata. Andrés Iniesta non ci sarà per questa partita ma speriamo di riaverlo a disposizione per il ritorno. I miei giocatori sanno che non abbiamo scuse. Se vinciamo è perché siamo migliori, difenderemo questa idea fino alla fine. Affrontiamo una squadra che è nel suo momento migliore della stagione. Siamo in una semifinale di UEFA Champions League e per noi è un grande sforzo affrontare il Real Madrid, una delle squadre migliori in Europa. E' una grande sfida dato che siamo a un solo passo da Wembley. Proveremo a fare del nostro meglio. Dobbiamo venir qui e provare a battere una squadra che ha vinto nove Coppe dei Campioni.

Sono molto soddisfatto di essere in questa fase della competizione, è un successo. Se vieni qui e provi a difendere ti schiacceranno perché il campo è molto largo e hanno dei giocatori molto forti. Giocheremo come sappiamo fare e con quello che abbiamo.

Le statistiche UEFA della partita
: Il bilancio negli scontri diretti fra le due squadre in tutte le competizioni, inclusa l'ora defunta Coppa di Lega spagnola, è di 86 vittorie per il Real Madrid, 82 per il Barcellona e 43 pareggi. Il Real ha battuto il Barcellona per l'ultima volta il 7 maggio 2008 con un 4-1 casalingo. La semifinale d'andata capita esattamente 51 anni dopo il 3-1 del Real sul Barcellona nella semifinale di ritorno di Coppa dei Campioni del 1959/60. Vincendo quella gara (27 aprile 1960), le Merengues hanno eliminato il Barcellona con un 6-2 complessivo e hanno raggiunto la finale, vinta per 7-3 contro l'Eintracht Frankfurt. Al primo turno della stagione successiva, il Barcellona è diventato la prima squadra a eliminare il Real dalla Coppa dei Campioni con un pareggio 2-2 nella capitale spagnola e un successo 2-1 in casa. Il terzo confronto diretto fra le due squadre è avvenuto nelle semifinali di UEFA Champions League 2001/02. Il Real di Vicente del Bosque ha eliminato il Barça di Carlos Rexach vincendo 2-0 al Camp Nou e pareggiando 1-1 in casa. Come nel 1960, la vittoria qualificava il Real per la finale contro una formazione tedesca: il Bayer 04 Leverkusen, battuto 2-1 a Glasgow.

Il Real Madrid, nove volte campione, cerca di raggiungere la 13esima finale e vanta il record di partecipazioni alle semifinali, con un bilancio di 12 qualificazioni e 9 eliminazioni Il Barcellona, tre volte campione, è alla 12esima partecipazione alle semifinali, con un bilancio di cinque qualificazioni e sei eliminazioni Anche se non ha battuto il Barcellona negli ultimi tre confronti al Santiago Bernabéu, il Real Madrid ha un ottimo ruolino casalingo in questa UEFA Champions League, con cinque vittorie su cinque, 15 gol realizzati e zero subiti. Nelle sfide a eliminazione diretta contro le squadre spagnole, il Real conta quattro qualificazioni su cinque, compresi tre successi alle semifinali di Coppa dei Campioni. Inoltre, ha superato il Valencia CF per 3-0 nella finale del 2000 a Parigi. Il bilancio del Barcellona contro le connazionali nelle sfide a eliminazione diretta è di tre qualificazioni e cinque eliminazioni, di cui tre nelle semifinali di Coppa dei Campioni. L'ultima sconfitta è quella in Supercoppa UEFA 2006 contro il Sevilla FC (3-0), in cui militavano Daniel Alves e Adriano (oggi blaugrana).

LE PROBABILI FORMAZIONI DI REAL MADRID - BARCELLONA

REAL MADRID (4-3-3): 1 Casillas; 17 Arbeloa, 4 Sergio Ramos, 18 Albiol, 12 Marcelo; 10 L. Diarra, 3 Pepe, 14 Xabi Alonso; 23 Ozil, 7 C. Ronaldo, 22 Di Maria (25 Dudek, 19 Garay, 11 Granero, 8 Kakà, 9 Benzema, 20 Higuain, 6 Adebayor) Allenatore Mourinho. Squalificato Carvalho. Diffidati Di Maria, C.Ronaldo, S.Ramos, Albiol. Indisponibili Khedira, Gago.

BARCELLONA (4-3-3): 1 Valdes; 2 Dani Alves, 14 Mascherano, 3 Piquè, 5 Puyol; 6 Xavi, 19 Busquets, 8 Iniesta; 17 Pedro, 10 Messi, 7 Villa (13 Pinto, 26 Fontas, 32 Bartra, 15 Keita, 30 Thiago A., 20 Afellay, 11 Jeffren.) Allenatore Guardiola. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Abidal, Adriano, Maxwell, G.Milito, Bojan.

ARBITRO: Stark (GER) - In carriera Stark ha arbitrato 6 volte il Real Madrid con tre vittorie Merengue, un pareggio e due sconfitte. Stark ha già diretto quest'anno Lione-Real (1-1) nell'andata degli ottavi scatenando qualche polemica da parte di Mourinho. Mentre i precedenti con il Barcellona sono cinque: una vittoria, tre pareggi e una sconfitta.

INTERVISTA ESCLUSIVA AD ANTONIO NUCERA, GIORNALISTA SKY


Stefano Sommariva ha contattato in esclusiva il giornalista Sky, Antonio Nucera, esperto della Liga, ponendogli alcune domande sul grande classico che andrà in scena questa sera, valido per la semifinale d’andata di Chammpions League e sul campionato italiano che ormai sta volgendo al termine con il Milan lanciato verso il titolo.

1) Ciao Antonio, dopo il successo del Real Madrid in Coppa del Re quale può essere secondo te la favorita in questo scontro Champions tra Real e Barcellona?

La favorita secondo il mio parere è il Barcellona, anche in virtù del fatto che disputerà il ritorno in casa e può avvalersi del fattore campo. Molto dipenderà anche dalla presenza o meno di Iniesta. Ieri il centrocampista non si è allenato ed è in dubbio. Inoltre Guardiola effettuerà qualche cambiamento e prenderà le contromisure alla scelta di Mourinho di schierare Pepe a centrocampo; soluzione che nella finale di Coppa del Re vinta dal Real ha sorpreso un po’ tutti.

2) Quali potranno essere i giocatori decisivi nell’arco dei 180 minuti?

A parte i soliti Messi e Cristiano Ronaldo vedo Villa come uomo chiave del match. Si è sbloccato dopo che non segnava da febbraio e potrebbe essere l’uomo decisivo in questo doppio incontro.

3) Parlando in generale della Liga, da tanti anni ormai assistiamo al doppio campionato, ovvero quello condotto da Barcellona e Real e quello delle “altre”; pensi che questa monotonia possa durare ancora diversi anni?

No, non manca tanto per vedere più spettacolo anche nella Liga. Già il Valencia in questa stagione ha dato ottimi segnali e a giugno si rinforzerà ulteriormente, il Villareal farà lo stesso e bisognerà tenere d’occhio anche l’Atletico Madrid. Altre due squadre che potranno dire la loro in futuro saranno Malaga e Racing Santander, acquistate di recente da magnati dalle risorse importanti. Certo è che bisognerà vedere quanto investiranno sul mercato e quali saranno gli obiettivi che decideranno di porsi in futuro.

4) Si sta parlando molto ultimamente di un possibile trasferimento di Cristiano Ronaldo al
Milan, secondo te sarà possibile questo tipo di operazione?

Si, la vedo possibile. I rapporti tra le due società sono buoni e si è visto dal passaggio di Kaka alle merengues nella scorsa estate. Si tratterebbe soltanto di monetizzare a mio parere e il Milan, se vorrà dire la sua in Champions, ha senz’altro bisogno di un acquisto così.

5) Parlando del campionato italiano invece, il discorso scudetto appare ormai definito…

Si, a mio parere è tutto definito, con il Milan che ha messo la seria ipoteca sul titolo e lo potrà già festeggiare la settimana prossima. Non vedo possibilità di un rientro in corsa del Napoli.

6) Per quanto riguarda la lotta per non retrocedere, oltre al Bari già retrocesso quali sono le squadre messe peggio?

Vedo il Brescia molto male e la terzultima sarà una tra Lecce e Sampdoria. Quelle davanti come Chievo, Parma e Catania non rischiano e si salveranno.

7) Ringraziamo Antonio Nucera per la disponibilità e a risentirci per le prossime interviste qui su Spaziocalcio.
Grazie a voi e buon lavoro, a presto.

STEFANO DISCRETI: ESCE DEL PIERO E SI SPEGNE LA LUCE


a cura di Stefano Discreti

Non basta un immenso Del Piero per battere un ostico Catania.
Primo tempo chiuso in vantaggio di 2 goal grazie alla doppietta del Capitano.
Nel secondo tempo Delneri lo toglie però dal campo e da quel momento si spegne la luce nella Juventus.
Ed il Catania all'ultimo secondo completa la rimonta.....

martedì 26 aprile 2011

De Laurentis a Marte Sport: "Nessun Dramma adesso ripartiamo"

a cura di Salvatore Fortunato

Aurelio De Laurentis, presidente del Napoli è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live in merito alle ultime prestazioni della sua squadra. Ecco quanto messo in evidenza da Spaziocalcio: "E' stato un appuntamento importante e ce ne saranno altri che ripeteremo spesso. Abbiamo parlato di tante cose: stiamo calendarizzando gli eventi per la fine della stagione calcistica, abbiamo affrontato la questione di ritiro e tutta una serie di problematiche che sono ancora in fieri. Prevediamo le possibili alternative: se accade questo, ci comportiamo così, se accade l'altro, abbiamo la soluzione pronta. Abbiamo affrontato la questione del settore giovanile e del ritiro. Mi ha telefonato anche Platini, mi ha invitato alla finale di Champions e abbiamo parlato del fair play finanziario". Ovviamente il presidente ha parlato con la squadra e con Mazzarri: "Sono stato assieme a Mazzarri e a tutti i componenti della squadra per diversi minuti. Bisogna cancellare il Palermo, noi siamo proiettati verso il futuro, pensiamo alle prossime quattro partite. Concentriamoci su queste, è il nostro obiettivo, poi faremo commenti sull'annata, adesso restiamo concentrati, non dobbiamo avvilirci per le due sconfitte. Può capitare, adesso dobbiamo voltare pagina". Hamsik, Yebda e Lavezzi predicano il riscatto: "Ho trovato un umore calmo e maturo nello spogliatoio. Sono persone che hanno fatto il salto di qualità. Sono contento che Maggio e Lavezzi stiano bene, ci presenteremo alla partita con il Genoa ancora più agguerriti. Dobbiamo ripartire dal grande applauso del San Paolo con l'Udinese, ora c'è il Genoa, con cui siamo gemellati e mi fa enormemente piacere. Ci sarà un'iniziativa della Birra Moretti, mi auguro sia un'altra bellissima giornata di calcio". De Laurentiis pensa solo al rush finale: "Parte un altro mini-campionato, tutto è possibile, nulla è perduto. Festeggiare a Torino la Champions? Sono scaramantico, mi auguro che queste quattro partite ci portino dove vogliamo. Diritti televisivi? La Lega si è spaccata, c'è un gruppo di 5 squadre che probabilmente si organizzeranno assieme per lo sfruttamento degli stessi. Cavani a quota 30 e Napoli in Champions? Mi piacerebbe tanto, avevo preventivato il quinto posto, tutto quello che viene di più, è meglio".

La Lazio sogna Adebayor!

a cura di Salvatore Fortunato

Il sogno della Lazio per il prossimo mercato estivo potrebbe chiamarsi Emmanuel Adebayor. Il calciatore che attualmente milita nel club di Jose Mourinho non ha un alto tasso di probabilità di essere riscattato dal Real Madrid e su di lui sono già pronte ad avventarsi diversi club europei come Juventus, Napoli, Stoccarda e attualmente anche la Lazio. Il giocatore pretende la partecipazione in Champions e un faraonico ingaggio di circa 5 milioni di euro.

Reina, a sorpresa potrebbe restare!

a cura di Salvatore Fortunato

Pepe Reina era stato individuato da molti esperti di mercato come partente dal club inglese. Ma nelle ultime ore lo stesso portiere ha dichiarato che a sorpresa potrebbe rimanere. Ecco quanto evidenziato da Spaziocalcio sulla sua intervista rilasciata a breve in Inghilterra: "Sono felice e calmo qui, guardo al futuro che so porterà molta gioia e speriamo che il nuovo progetto sia convincente. Da quel che ho capito, verranno acquistati giocatori importanti, che ci aiuteranno a crescere ed in uno o due anni il Liverpool tornerà al posto che merita, cioè al vertice. Benitez mi ha portato qui, ma ciò non significa che io sia scontento con Dalglish, tutt'altro. Penso che lui sia perfetto per il Liverpool in questo momento. Io al Manchester United? Mai. Non è mia intenzione, ma penso che non sia neanche la loro. Credo che stiano seguendo molti portieri, non solo De Gea o Reina, ma penso ad almeno altri 5-6 nomi, non so se sono uno di questi, ma è possibile".

Super Manchester, flop Schalke.

a cura di Salvatore Fortunato
Finisce 0-2 l'andata della semifinale di Champions League tra Schalke 04 e Manchester United. Partita a senso unico sin dall'inizio. Lo Schalke è solo Neuer che respinge colpo su colpo l'attacchi dei Red Devils che al contrario attacca a pieno organico. Ma la partita sembra non sbloccarsi nonostante un imperioso Manchester. Il goal dell'1 a 0 arriva solamente al 22' con il "vecchio" Giggs; il raddoppio solamente 2 minuti dopo esattamente al 24' con il solito Rooney. Anche nel finale si gioca ad una sola porta ma il risultato finale è 0-2 che sembra momentaneamente condannare lo Schalke.

BONETTO: "ZAMBROTTA CREDO CHIUDERA' LA CARRIERA AL MILAN"


Marcello Bonetto ha risposto così a Ruggiero Daluiso sull'aria che Gianluca Zambrotta respira nello spogliatoio milanista e sull'intenzione di rinnovare con la società rossonera.

"Non gli ho posto una domanda specifica a Zambrotta, ma credo che l’”aria che si respiri” sia una sana aria scaramantica. Mi fa piacere che Gianluca, grande uomo e grande professionista, sia rientrato dopo l’infortunio non solo in ottime condizioni, ma giocando molto bene partite importanti e decisive. Il rinnovo? E’ troppo presto per dirlo. Credo che la sua intenzione sia comunque di chiudere la carriera ad altissimi livelli e quindi – se ciò sarà condiviso da tutte le parti – rimanere al Milan. Ma ribadisco che è certamente prematuro come discorso."

INTERVISTA ESCLUSIVA A MARCELLO BONETTO, AGENTE DI BALZARETTI


Ruggiero Daluiso ha contattato in esclusiva per Spaziocalcio il procuratore di Federico Balzaretti, Marcello Bonetto, per rivolgergli qualche domanda in merito all'ottima stagione che il suo assistito sta disputando a Palermo. Ecco come ha risposto l'agente dell'esterno rosanero e della nazionale azzurra.

1) Signor Bonetto, come giudica fino a questo punto la stagione di Federico Balzaretti?

E' la stagione di uno che da tre anni a questa parte è semplicemente il migliore italiano nel suo ruolo, a conferma dell'opinione ripetutamente espressa da esperti al top dei rispettivi settori, come il giornalista Gianni Mura ed il direttore sportivo Walter Sabatini;

2) Crede che il suo assistito verrà convocato da Mister Prandelli in vista degli europei del prossimo anno?

Un po' presto per formulare previsioni, ma certamente le probabilità di una sua convocazione europea da parte di Prandelli sono buone, anche in relazione alla prova sicura e convincente disputata in una gara ostica ed insidiosa come quella contro la Slovenia;

3) Come commenta le voci di mercato che vorrebbero Federico Balzaretti al Milan? Quali sono le sue prospettive in vista della sessione del mercato estivo?

Si confonde spesso la funzione degli Agenti, i quali in verità non hanno titolo per intervenire previamente sui trasferimenti dei loro assistiti quando questi, come Balzaretti, sono sotto contratto di un club con piena e reciproca soddisfazione;

4) Che rapporto ha il suo assistito con mister Delio Rossi e i suoi compagni di squadra?

Grande stima verso Rossi che descrive come un tecnico di competenza e capacità non comuni e amicizia nei confronti dei compagni di squadra, come logica risultanza del carattere di Federico che anche nei momenti difficili ha sempre improntato il suo comportamento ad una grande serenità, assolutamente inusuale nel nostro ambiente, dimostrando nel contempo negli anni sempre più carisma.


5) Se può dircelo, come mai il suo ex assistito, Alberto Gilardino, ha deciso di interrompere il vostro rapporto professionale?


Bisogna chiederlo direttamente a lui...


6) La ringraziamo per la disponibilità, a risentirci per la prossima intervista. Ci segua su Spaziocalcio e buon lavoro!


Nel questionario manca una domanda per la quale, peraltro, sarebbe impossibile individuare una risposta logica: "ma come ha fatto la Juventus, che aveva acquisito gratuitamente il calciatore, a cederlo dopo due campionati nei quali aveva convinto allenatori, compagni di squadra e pubblico"? Un cordiale saluto alla vostra redazione, Marcello Bonetto.


ALLEGRI ASSO PIGLIATUTTO: "L'ANNO PROSSIMO SARA' MILAN DA CHAMPIONS"

"Il prossimo anno l'obiettivo sarà la Champions. Mi ritengo molto fortunato a essere arrivato al Milannell'anno dei grandi investimenti". Non ha ancora vinto ufficialmente lo scudetto al suo primo anno rossonero ma Massimiliano Allegri pensa già al futuro "La società ha speso molto per vincere lo scudetto, sono certo che farà lo stesso per trionfare pure in Europa. In ogni caso questa squadra è pronta farsi valere anche fuori dall'Italia".

"Mi sono messo subito a disposizione del gruppo, ho cercato di capirli uno per uno restando sempre me stesso. Cassano? Qui c'è un ambiente a cui ti devi adeguare e io sono contento di lui".

JUVENTUS-MANCINI, PRIMO CONTATTO

Una cosa è sicura: Delneri non sarà più l'allenatore della Juventus. In pole per la successione c'è Mancini. I bianconeri hanno già incontrato il tecnico del Manchester City, a Londra il 13 aprile scorso. Briefing a cui hanno partecipato Nedvedsponsor del Mancio, Paratici e Raiola. Arrivare, però, al tecnico di Jesi non è certo facile, soprattutto per il costo dell'operazione. La Juve studia quindi anche Villas Boas, il quale si sarebbe autoproposto.

Ipotesi affascinante quella di Mancini, ma sicuramente di difficile realizzazione. I bianconeri devo prendere in fretta una decisione e sferrare l'attacco decisivo prima del 14 maggio. Una data importante perché il Mancio, con il suo Manchester City, sarà a Wembley a giocarsi la finale di FA Cup contro loStoke City. Se i Citizens dovessero vincere, cosa molta probabile, complicherebbero abbastanza i piani della Juve. A quel punto, con un trofeo in bacheca, lo sceicco Mansour si opporrebbe all'addio del tecnico e l'affare diventerrebe molto più complicato, di quel che già è, almeno sul piano economico.

I bianconeri non restano con le mani in mano e pensano anche al possibile sostituto, non di Delneri ma di Mancini. Villas Boas è l'allenatore del momento. Tutti lo vogliono, ma il tecnico del Porto, dopo aver rifiutato la Roma, avrebbe detto sì all'ipotesi del trasferimento a Torino. Lo Special Two, tramite persone fidate, ha fatto sapere al club bianconero di essere interessato a parlare per valutare le rispettive esigenze. Marotta e Paratici lo incontreranno presto e dovranno studiare come aggirare la clausola rescissoria di 15 milioni di euro.
Poi c'è Mazzarri, accantonato un po' negli ultimi giorni ma sempre un'altrenativa più che valida. Contesarebbe l'uomo preferito dai tifosi juventini e la dirigenza ci sta pensando seriamente.

SNEIJDER: "NON VADO VIA"

di Michele Lestingi

L'Inter del futuro parte da una solida certezza: la permanenza in nerazzurro di Wesley Sneijder. "A Milano sto bene. Il Manchester United è un bel club ma non penso a lasciare l'Inter". Con queste parole, rilasciate all'emittente olandese AT5,Wesley Sneijder chiude le porte a un suo possibile trasferimento in Inghilterra di cui tanto si parlava in queste settimane.

I POSTICIPI DEL LUNEDI


a cura di Marco Dea

Il Manchester City difende le proprie ambizioni di preliminari di Champions dalle insidie del Tottenham battendo il Blackburn in trasferta. Ora la classifica dice -5 dall’Arsenal con una partita da recuperare: anche l’accesso diretto alla competizione più importante d’Europa non è così impossibile, considerando anche che i Gunners giocheranno la prossima contro il Manchester United, sempre più vicino al suo 19° titolo nazionale.
Per quanto riguarda la sfida di ieri sera, Mancini schiera solo Balotelli in avanti, ma l’occasione migliore capita sul sinistro di Silva al 3°: palo pieno. Al 17° Salgado salva nei pressi della linea prima su Barry e poi su Balotelli, ma il primo tempo si conclude con due grandi occasioni per Samba, difensore del Blackburn, che di testa è poco preciso.
La ripresa inizia con maggiore nervosismo e qualche entrata scorretta di troppo, ma la svolta c’è al 72°: Mancini inserisce Dzeko per Johnson e il neo entrato impiega 3 minuti per sbloccare il risultato, arpionando un pallone di Silva e battendo Robinson. Lo 0-1 resiste fino al termine, nonostante Jones, di testa, sfiori il pareggio a 120 secondi dal triplice fischio.

Nel posticipo della Liga risultato simile tra Saragozza e Almeria: i padroni di casa vincono 1-0 grazie ad un autogol al 70° di Diego Alves, portiere degli ospiti, in una partita completamente dominata dalla squadra ospitante e conclusa con 1 tiro nello specchio dall’Almeria (al 90°). In virtù di questa vittoria il Saragozza scavalca l’Osasuna, mentre l’Almeria è sempre più vicina alla matematica retrocessione.

lunedì 25 aprile 2011

Rubrica, Il punto di... - "Zero tituli", una frase che non gli appartiene

“Zero tituli” è una frase che lui stesso ha coniato ma che decisamente non gli appartiene. Quanti anni sono che Josè Mourinho conquista trofei? Praticamente da quando allena il Porto, mentre l’unico lasso di tempo in cui non ha potuto alzare al cielo, con la sua solita aria fiera, una coppa, è stato quando nel settembre 2007 lasciò la panchina del Chelsea per poi approdare a giugno 2008 alla corte di Massimo Moratti. E’ stata l’inattività a non far vincere Josè Mourinho, non la superiorità di qualche altra squadra. Lui dal 2002 ad oggi ha sempre vinto ma nonostante ciò è sicuramente il più criticato, il più odiato ma allo stesso tempo potrebbe essere il più idolatrato. Sicuramente uno dei più vincenti e non serve elencare tutto quello che ha vinto sin qui. Mourinho il fine psicologo, il grande motivatore è semplicemente il numero uno e lui, anche se non lo vuole dire apertamente, ne è consapevole: “Non sono il migliore del mondo ma penso che nessuno sia meglio di me”. Nonostante sappia di essere un eccellente stratega, riesce a lavorare in determinati frangenti con estrema umiltà. Portiamo l’esempio della finale di Coppa del Re, l’ultimo suo capolavoro in ordine cronologico che ha permesso al Real Madrid di battere il Barcellona 1-0. Rete, neanche a dirlo di Cristiano Ronaldo. Capolavoro tattico dello Special One che, consapevole della superiorità del Barcellona, ha modificato l’assetto della sua compagine (4-5-1 con Pepe a centrocampo e CR7 unica punta), ha studiato nei particolari come e dove bloccare i blaugrana. Sarà stato definito un difensivista ma a vincere non è stato di certo Guardiola. Anche il Presidente Florentino Perez, amante quasi ossessionato del calcio spettacolo, a seguito dell’importantissima vittoria della “Casablanca” ha speso parole d’elogio nei confronti del suo allenatore: “Mourinho è il numero uno”, non si era mai sbilanciato così tanto. E’ servita la partita di mercoledì scorso per capirlo? Non credo, Josè Mourinho ha già dimostrato, col tempo, di essere una spanna sopra agli altri. E’ vero, lui non ha mai fatto giocare bene le sue squadre, non ha mai fatto divertire come Guardiola sta facendo con il Barça o Wenger con l’Arsenal. Josè preferisce lavorare su aspetti diversi che poi, il suo palmares ne è testimone, si rivelano vincenti. E proprio su questo argomento ha voluto dire la sua dopo la conquista del suo primo titolo con il Real: “La gente pensa che il calcio sia solo possesso palla, io penso invece col lavoro difensivo e l'occupazione degli spazi. Mi hanno definito un allenatore da titoli e non un allenatore di calcio. Ma a me piace. Amo vincere. Sono contento di aver vinto le Coppe Nazionali in quattro paesi diversi: nel mio paese, in Portogallo, poi la coppa di Spagna, la coppa Italia e la FA Cup. Tre coppe nei paesi calcistici più importanti di Europa”. Mourinho si è dimostrato anche uno specialista delle finali secche: 12 vittorie in 18 partite disputate. Ed ora, dopo il netto risultato tennistico che il Madrid ha rifilato al Valencia sabato pomeriggio, c’è un’altra impresa da compiere, un altro obiettivo da raggiungere: personale e collettivo. Le Merengues inseguono una Champions Leaugue che manca ormai da fin troppo tempo mentre Mourinho vuole entrare nuovamente nella storia: potrebbe diventare l’unico allenatore ad aver vinto la coppa dalle grandi orecchie con tre squadre diverse. Non sarà facile, ovvio, il Barcellona in questo momento è come un animale ferito, giocherà con il dente avvelenato in semifinale e, se anche saranno Messi e compagni ad approdare a Wembley, caro Mou… Tu hai già vinto.

Valerio Spadoni

domenica 24 aprile 2011

VITTORIA PER IL SIVIGLIA NEL POSTICIPO DELLA LIGA


a cura di Marco Dea

Partita pirotecnica al Ramon Sanchez Pizjuan di Siviglia: i padroni di casa vanno in vantaggio al 9° con una punizione stupenda di Rakitic e raddoppiano pochi minuti dopo con Negredo, abile a scavalcare il portiere in uscita con un pallonetto morbido. Il Villareal, schierato con le seconde linee in vista dell’impegno di Europa League contro il temibilissimo Porto, accenna la reazione, ma è impreciso e il primo tempo si conclude sul 2-0.
Nella ripresa entra Giuseppe Rossi e la musica sembra cambiare, visto che Marchena accorcia le distanze. Due giri di orologio e gli andalusi si riportano in doppio vantaggio con la rete di Romaric, entrato pochi istanti prima sul terreno di gioco. Giochi chiusi? Assolutamente no, perché nel giro di 4 minuti succede di tutto: al 73° “Pepito” Rossi segna con un sinistro al bacio il 3-2, al 75° Varas salva su Santi Cazorla e al 77° ancora Rossi colpisce un palo interno che gela il sangue ai tifosi di casa. Le speranze di rimonta si spengono a 7 dal termine, quando Marchena si fa ammonire per la seconda volta in 6 minuti e lascia il Sottomarino Giallo a lottare in 10. Con questa vittoria il Siviglia aggancia l’Atletico Madrid in zona Europa League, mentre il Villareal mantiene saldamente il 4° posto valevole per i preliminari di Champions.

IL PUNTO SUI CAMPIONATI ESTERI


a cura di Marco Dea

BUNDESLIGA

Campionato quasi riaperto in Bundesliga: incredibilmente l’ultima della classe, il Borussia
Moenchengladbach, ferma con un cinico 1-0 la corsa verso il titolo del Borussia Dortmund. Ne approfitta il B.Leverkusen che piega in rimonta (2-1) l’Hoffenheim e si porta a -5 a 270 minuti dalla conclusione del campionato.
Per i preliminari di Champions spunta l’Hannover corsaro a Friburgo (1-3) che scavalca il Bayern Monaco (1-1 a Francoforte), tenuto a galla solo da un rigore nei minuti finali di Gomez, sempre più capocannoniere. Nello scontro diretto per l’accesso in Europa League vince la noia, con uno 0-0 carico di nervosismo tra Norimberga e Mainz. In coda bagarre tra Moenchengladbach, St.Pauli (sconfitto 1-3 dal W.Brema), Wolfsburg, Francoforte e Colonia (demolito 4-1 proprio dal Wolfsburg), mentre riescono ad uscire dalla zona calda Stoccarda e Kaiserlautern rispettivamente con un 3-0 sull’Amburgo e con un 1-0 in casa dello Shalke, già con la testa alla
partita di martedì col Manchester United.

Classifica dopo 31 giornate:
B.Dortmund 69, B.Leverkusen 64,Hannover 57, B.Monaco 56, Mainz 48, Norimberga 46, Amburgo 43, Friburgo 41, Hoffenheim e Shalke 40, W.Brema 38, K’lautern 37, Stoccarda 36, Colonia 35, Francoforte 34, Wolfsburg 32, B.Moenchengladbach e St.Pauli 29.

PREMIER LEAGUE

In Inghilterra proprio lo United domina l’Everton, ma riesce a sbloccare il risultato solo all’84° minuto grazie a Javier “Chicharito” Hernandez, e, a 4 giornate dalla fine, mantiene il vantaggio di 6 punti sul Chelsea vittorioso 3-0 (Lampard, primo gol di Torres e Malouda) sul West Ham ultimo in classifica. Chi scende dal treno che porta al titolo è l’Arsenal: il 2-1 a favore del Bolton è scaturito dal gol di Sturridge, dal rigore parato da Szczesny, dal pareggio un minuto dopo di Van Persie e dal colpo di testa all’89° di Cohen. In zona Europa League il Tottenham impatta 2-2 con il West Bromwich, mentre aumenta a 5 il distacco tra le due compagini di Liverpool, in virtù del rotondo 5-0 rifilato dai Reds al Birmingham (tripletta M.Rodriguez).
Nei bassifondi il Wolverhampton, portatosi in vantaggio sul Fulham, si fa rimontare all’80° da Johnson, entrato da una manciata di secondi. Pareggi in rimonta per il Blackpool sul Newcastle e per l’Aston Villa sullo Stoke City (1-1 in entrambi i casi) e sconfitta per il Wigan che inizialmente va avanti, ma poi paga 22 minuti di follia e chiude sul 4-2 contro il Sunderland. Domani alle 21 il Blackburn affronta il City.

Classifica dopo 34 partite:
M.United 73, Chelsea 67, Arsenal 64, M.City 56**, Tottenham 55*, Liverpool 52, Everton 47, Bolton 46*, Newcastle 41, Sunderland e A.Villa 41, W.Bromwich 40, Fulham* e Stoke* 39, Birmingham 38, Blackburn 35*, Blackpool e Wigan 34, Wolverhampton 33*, W.Ham 32.
*: una partita in meno
**:due partite in meno

LIGA

In Spagna a 5 giornate dal termine i giochi sembrano chiusi e gli occhi sono puntati solo sul derby di Champions: il Barça mantiene 8 punti di vantaggio sul Real grazie al 2-0 maturato al Camp Nou sull’Osasuna firmato Villa e Messi. I Blancos, freschi vincitori della Coppa del Re, dilagano con le seconde linee a Valencia: Benzema, Kakà e 3 volte Higuain portano il parziale sullo 0-5, poi Soldado accorcia, ma ancora Kakà ristabilisce le distanze prima dell’amnesia merengue che fissa il finale sul tennistico punteggio di 3-6. Derby basco a favore del Bilbao sulla Real Sociedad (2-1) e Europa sempre a portata di mano per i biancorossi, insidiati però dall’Atletico Madrid, che schianta 4-1 il Levante grazie a Elias, doppio Aguero e ad un’autorete.
Nella parte bassa della classifica, importanti vittorie di misura di Malaga, Hercules e Gijon contro
Santander, Deportivo ed Espanyol, mentre il Getafe subisce un 2-0 dal Maiorca e rimane a rischio. Stasera Siviglia-Villareal, domani posticipo tra Saragozza e Almeria, terzultima e ultima della Liga.

Classifica dopo 33 giornate:
Barcellona 88, R.Madrid 80, Valencia 63, Villareal 57*, A.Bilbao 51, A.Madrid, 49, Siviglia* 46, Espanyol 45, Levante e Maiorca 42, Gijon 41, R.Sociedad e D.La Coruna 38, Getafe e Santander 37, Malaga 36, Osasuna 35, Saragozza* e Hercules 33, Almeria* 26.
*:una partita in meno