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Oltreconfine

TRAGEDIA GRECA


di Alberto Emmolo (5 maggio)

Debiti, violenze, usurai e scarso livello tecnico. La disastrosa stagione 2010/2011 del calcio greco ha avuto oggi la quadratura del cerchio. L'Iraklis Salonicco, club più antico di Grecia con i suoi 103 anni di vita, è stato retrocesso d'ufficio dall'Hellenic Football Federation gravi inadempienze economiche e collusioni con la malavita. Dopo essere stato formalmente ammonito durante l'inverno dalla federazione locale e dall'UEFA l'Iraklis non ha rispettato la proroga scaduta ieri ed oggi si è abbattuta la scure federale che ha spedito nella seconda serie i biancoblu nelle cui fila militano gli ex italiani Eleftheropoulos e Kyriazis; la società non ha fornito garanzie circa il proprio futuro economico ed inoltre è stato appurato che la dirigenza ha ricevuto solo pochi mesi fa 500.000€ da un'associazione a delinquere detita all'usura i cui esponenti sono stati arrestati la scorsa settimana. Il Panionios, quarta squadra di Atene, si è invece salvata in corner pagando all'ultimo istante la somma dovuta.
Mai il calcio greco nella sua storia recente è sceso in basso come ora. Panathinaikos eliminato ai gironi di Champions con appena 2 punti in 6 gare e stracolmo di debiti, Aris Salonicco fuori ai 16/i di Europa League: questo il bilancio europeo stagionale, davvero misero.
Se a questo si aggiunge l'escalation di violenza avvenuta durante la Super League (Olympiacos-Pana sospesa per invasione di campo e caccia all'uomo, solo per citare un episodio) e nella recente finale di Coppa di Grecia (teppisti dell'Aek a picchiare in tribuna mogli e figli dei giocatori dell'Atromitos, vedi foto) si capisce come in Grecia la fame del e di calcio sia ai minimi storici. Il 2004 sembra lontano anni luce...
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QPR PROMOSSO IN PREMIER...ANZI NO



di Alberto Emmolo (4 maggio 2011)

Uno dei campionati più appassionanti ed incerti del panorama europeo. sta regalando un finale oltre ogni previsione. Il Championship (per intenderci, la serie B inglese) ha registrato nell'ultimo turno due promozioni su tre in Premier League: Queens Park Rangers e Norwich hanno vinto la regular season, la terza squadra si saprà a fine maggio dopo la finale di Wembley che chiude play-off estenuanti.
L'attenzione di tutti è però rivolta a Loftus Road, stadio e sede dei "cerchi" bianco-blu londinesi tornati in premier a distanza di quindici anni. La squadra allenata dal veterano Neil Warnock ha dominato il campionato ottenendo ben 88 punti in 45 giornate sempre in testa alla classifica. La promozione sancita sabato dal 2-0 sul campo del Watford è però congelata dalla decisione della Football Association che deve decidere se punire o meno gli R's: motivo? La ben poco chiara posizione contrattuale del mediano argentino Alejandro Faurlin, acquistato nel luglio 2009 dai nordirlandesi dell'Institute FC. Il cartellino di Faurlin, per farla breve, avrebbe avuto una serie di passaggi di proprietà vietati dalla FA che sta valutando il da farsi. Se la federazione dovesse applicare alla lettera i regolamenti il QPR rischierebbe una penalizzazione in classifica e si troverebbe ai play-off. Festa dunque...congelata con sentenza attesa per la serata del 6 maggio per una questione che ricorda molto dalla vicina quella riguardante gli acquisti nell'estate 2006 di Mascherano e Tevez passati dal West Ham grazie alla fosca MSI del ricchissimo Kia Joorabchian.
Passando ai risultati del campo la Championship ad un turno dalla fine vede le gallesi Cardiff e Swansea qualificate ai play-off come il Reading, quarto ed ultimo posto quasi certo per il Nottingham Forest a cui manca solo 1 punto.
Retrocesse in Ligue One Sheffield United (nel 2006/2007 era in Premier...), Scunthorpe e Preston North End.
Dando un rapido sguardo alle serie minori emerge la straordinaria cavalcata del Brighton and Hove Albion allenato dal mediano ex Chelsea Gus Poyet che ha dominato la Ligue One (94 punti in 45 partite) col Southampton ad un passo dalla promozione anche grazie ad i goal dell'ex Perugia e Fiorentina Do Prado; Chesterfield e Bury hanno infine vinto il campionato di League Two.
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VOLATA A TRE IN EREDIVISIE


di Alberto Emmolo (18 aprile 2011)

I veri appassionati di calcio estero sono delusi. Nel barlume mediatico ormai interamente dedicato alla Champions League ed all’infinita sequela di Real Madrid-Barcellona, sta sfuggendo una vera perla che va incredibilmente a ripetersi a distanza di quattro anni.



L’Eredivisie olandese è arrivata a sole tre partite dal termine con in testa alla classifica PSV, Twente ed Ajax in 1 solo punto. A 270’ dal campionato è scattata una volata che ricorda in tutto e per tutto quella del maggio 2007 che aveva quasi gli stessi protagonisti: allora vinse il PSV grazie alla goleada casalinga sul Vitesse che superò per differenza reti l’Ajax vincente solo per 1-0 in casa del Willem II. A piangere quel giorno fu l’AZ Alkmaar di Luis van Gaal a cui bastava una vittoria sul sintetico dell’Excelsior per vincere uno storico titolo: finì 3-2 per il piccolo club di Rotterdam con ospiti in dieci uomini e goal al 90’ di Voskamp. Il pianto di Danny Koevermans (ora al PSV) a centrocampo fu la foto del dramma sportivo dell’AZ.


Adesso è impossibile fare pronostici dato che tutte e tre le formazioni hanno un calendario non certo facile. La coincidenza vuole che il 15 maggio si profili un Ajax-Twente giocoforza decisivo ma il padrone del suo destino è il PSV. In Olanda infatti si premia la differenza reti ora ampiamente a favore del club di Eindhoven a cui basta vincere le tre partite rimanenti per tornare a vincere un titolo che manca dal 2008.


Chi ha più bisogno di tornare ad essere campione d’Olanda è l’Ajax a secco addirittura dal 2004: instabilità societaria, scelte di mercato infelici ed imperitura politica della vendita dei prezzi pregiati (ultimo solo per ragioni di tempo Luis Suarez a gennaio al Liverpool) hanno ridimensionato uno dei club più storici del panorama mondiale. Al contrario il secondo titolo consecutivo del Twente sarebbe la prova definitiva che una società seria con una squadra compatta ma senza stelle può primeggiare sul blasone e sui grandi nomi degli altri.


Curiosità: l’attuale classifica marcatori dell’Eredivisie vede nelle prime due posizioni tre giocatori appartenenti a club di seconda fascia. Vlemickx, Bulykin e Junker militano infatti in NEC Nimega, ADO Den Haag eRoda.
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IN RUSSIA ACCADONO COSE STRANE...



di Alberto Emmolo (14 aprile 2011)


Se il buongiorno si vede dal mattino occhi aperti sulla Russian Premier League appena iniziata.
Andando in puro ordine cronologico va segnalata la clamorosa svista della dirigenza dello Zenit San Pietroburgo campione in carica. La formazione allenata da Luciano Spalletti domenica ha impattatato 1 a 1 in casa contro il quotato Cska Mosca ma il risultato è stato rovesciato in uno 0-3 a tavolino. Motivo? In distinta lo Zenit non ha inserito nemmeno un giocatore nato dopo il primo gennaio 1990 e cresciuto nel proprio settore giovanile. La regola, approvata da pochi mesi dalla Federcalcio Russa, è stata clamorosamente ignorata e lo Zenit ha perso 1 punto, la faccia e preso anche 200.000 rubli di ammenda.
La Russian Premier League è iniziata lo scorso 12 marzo e finirà, credetici o no, nel maggio...del 2012. Il campionato russo si è infatti adeguato al calendario europeo e per la prima volta nella storia non ci sarà una vincitrice dentro l'anno solare come sempre accaduto dal 1992, anno in cui è stato creato il massimo campionato russo.
A livello tecnico le squadre meglio attrezzate sono lo Zenit di Luciano Spalletti, il Cska del sempre prolifico ma dal look improbabile Vagner Love, il Rubin Kazan del nostro Salvatore Bocchetti e lo Spartak Mosca dei fantasiosi brasiliano Alex e Welligton (lo scorso anno capocannoniere con 19 reti a referto). A proposito di carioca menzione speciale per l'eterno Roberto Carlos che, insieme a Jucilei, ha lasciato il Corinthians per trasferirsi nell'Anzhi Makhachkala nella regione del Daghestan. L'Anzhi, da poco acquistata dal magnate Suleiman Kerimov che qualche anno fa tentò invano di acquistare l'AS Roma, punta all'Europa a breve termine: vedremo.
Fra le altre curiosità da segnalare i 2100 km che dividono San Pietroburgo e Tomsk (trasferta più lunga del mondo, forse), la coppia da Bundesliga Kuraniy-Vorinin nell'attacco della Dinamo Mosca e la presenza degli ex italiani Ruud Gullit e Dan Petrescu sulle panchine di club di secondo livello quali Terek Grozny e Kuban Krasnodar. Quattro le moscovite in campo, Spartak, Lokomotiv, Cska e Dinamo con le ultime due che si divideranno nelle gare casalinghe nella Khimki Arena inaugurata nel settembre 2008.