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giovedì 28 gennaio 2010

LUCIO + BALOTELLI, LA JUVE E' FUORI

E' l'Inter l'ultima semifinalista di Coppa Italia. I nerazzurri hanno sconfitto al Meazza per 2 a 1 la Juventus rimontando l'iniziale svantaggio firmato da Diego con la collaborazione di Toldo. Le reti per i padroni di casa sono state realizzate nel secondo tempo da Lucio, bravo a insaccare una punizione sporcata di Sneijder e da Balotelli che, poco prima del triplice fischio finale ha evitato lo spettro dei supplementari.

LA PARTITA
Ancora una sconfitta al novantesimo per la Juve e probabilmente l'ultima per Ferrara che di sicuro di buone stelle lassù proprio non ne ha. Nulla da fare quindi per i bianconeri che eppure erano riusciti a passare in vantaggio contro i Campioni d'Italia dopo solo dieci minuti grazie a un gol di Diego, con la gentile partecipazione di Toldo, evidentemente arrugginito dai mesi trascorsi a scaldare le panchine nerazzurre in giro per l'Europa. Un regalo inaspettato anche dagli stessi bianconeri che per i restanti ottanta minuti hanno voluto, o forse più semplicemente potuto, utilizzare un'unica freccia: il contropiede, vista anche l'incapacità cronica di fare più di quattro passaggi di fila senza incartarsi.

In un clima poco sereno, come in quasi tutti gli Inter-Juventus, dopo lo sbandamento iniziale la partita è totalmente nelle mani, o meglio nei piedi, dell'Inter. Pandev e Balotelli giocano molto larghi aprendo grandi spazi al centro per gli inserimenti di Sneijder, velenosissimo palla al piede. La Juve di contro è troppo rintanata nella propria metà campo con il suo 4-4-1-1 che a tutti gli effetti è più un 4-5-1 visto la tendenza di Diego a rientrare fino alla linea mediana per prendersi palla, lasciando il caro vecchio Amauri solo soletto a girovagare tra i difensori di Mourinho.

Nonostante la padronanza assoluta del campo da parte dell'Inter, la Juventus regge l'urto, aiutata anche da un Thiago Motta, lontanissimo parente di quello ammirato in maglia rossoblu a Genova, assolutamente fuori da ogni logica di schema o gioco. Anche Balotelli ci mette del suo, innervosendosi all'ennesimo dribbling non riuscito e battibeccando con i propri tifosi... in assenza di quelli bianconeri. Il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Nel secondo tempo Mourinho le prova tutte inserendo anche Milito al posto di un centrocampista. La Juve si affida a sterili contropiedi di 60 metri non riuscendo più a pungere la retroguardia nerazzurra con Toldo spettatore non pagante anche in occasione dell'unico vero pericolo per la propria porta, il palo di Chiellini. Nell'assalto all'arma bianca degli uomini di Mourinho spicca il lavoro e il palleggio di Sneijder che, mentre Motta continua a trotterellare per il campo, si rivela per l'ennesima volta decisivo per le sorti dell'Inter. Dai suoi piedi nasce infatti il gol del pareggio. La sua punizione è deviata in barriera da Amauri con il tocco di quest'ultimo che spiazza Buffon. Bravo poi Lucio a toccare in rete.

Nel finale l'Inter non molla e, così va la vita, è proprio un'azione di Thiago Motta a regalare la vittoria e il passaggio del turno ai compagni. Il suo scambio con l'amico Milito termina con la parata di Buffon, che però nulla può sul tap-in vincente di Balotelli partito in posizione regolare. SuperMario non esulta ma tant'è, l'Inter vola in semifinale dove affronterà la Fiorentina. La Juve invece torna a casa, sconfitta ancora una volta all'ultimo respiro e trafitta nel morale. Non è detto che il pullman bianconero, sul tragitto di rientro verso il campo di Vinovo, non faccia una fermata intermedia per scaricare Ferrara. Tanto ormai l'hanno scaricato tutti.

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