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lunedì 4 gennaio 2010

LIPPI COCCOLA TOTTI:"GRANDE IN GERMANIA"

Ospite della domenica pomeriggio di Rai Uno, Marcello Lippi ha affrontato per l'ennesima volta l'argomento-convocazioni in vista del Mondiale sudafricano. Ma toccando l'argomento "tormentoni", il c.t. ha fatto un'eccezione: riservata, ancora una volta, a Francesco Totti. "I tormentoni? Magari fossero solo Cassano e Balotelli. Ci sono anche Nesta, Del Piero, Totti. Ma quattro anni fa mi piacque l'atteggiamento di Francesco dopo l'infortunio".

"Totti che si fa male all'Olimpico e rischia di non andare al mondiale - ricorda Lippi - sembrava un dramma nazionale. Per molti poteva diventare facile condannare il difensore dell'Empoli, ma Francesco invitò tutti a stare calmi, e soprattutto a non dare la colpa al suo avversario. Andai a trovarlo il giorno dopo, gli dissi che l'avrei aspettato e che avrebbe recuperato per il mondiale. Questo gli diede molta fiducia. Lo portai in Germania, non era al 100%, ma ero consapevole che Francesco godeva della massima fiducia dei compagni, contenti della sua presenza anche se non era al top della forma''.

Una risposta, anche se indiretta, alla disponibilità manifestata dallo stesso Totti di far parte del gruppo per il Sudafrica (''Decido ad aprile, se Lippi mi vuole io sono pronto'' aveva detto il capitano giallorosso). Per tutti gli altri attualmente "senza-azzurro", una cortesia formale poco corredata da speranze. Lippi ribadisce che la squadra la crea in base al progetto che ha in mente: quanto alle pressioni, per uno o un altro giocatore, è vaccinato e va avanti per la sua strada. ''Si parla di Cassano e Balotelli, ma non sono solo due i motivi del contendere - sorride Lippi - posso citare anche Nesta, o Del Piero: è giusto che la gente sponsorizzi i propri idoli. Poi però ci sono io, che voglio raggiungere i mie obiettivi mettendo in piedi la mia squadra e la porto avanti con le mie idee''. Scevre, di qualsiasi fattore di rapporti personali. ''Non ho rapporti complicati con nessuno dei giocatori - precisa il ct - Il grande campione deve rendersi conto che può esprimersi solo se mette le sue qualità a disposizione dei suoi compagni. Può mettere in mostra le sue qualita' solo all'interno di una squadra''. Proprio quello che, secondo Lippi, ha già fatto ed è ancora in grado di fare Francesco Totti.

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