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sabato 17 gennaio 2009

PATERMINATOR


Una magia di Pato al 7' del primo tempo, in un Meazza molto simile a una valle di lacrime per il presunto addio di Kakà, regala tre punti preziosi al Milan. La Fiorentina colpita a freddo reagisce, ma non con la forza necessaria, dovendo fare i conti - e questa è una notizia - con un'attenta difesa rossonera. Con le voci che corrono sul futuro molto prossimo di Kakà, la perla di Pato sembra quasi il testimone raccolto dall'ex Pallone d'oro che sembra navigare contro i viola senza una meta precisa. Attorno, 65mila spettatori tutti per lui, con l'atroce sospetto in cuore: sarà l'ultima volta? Al fischio finale Ricardo va ad abbracciare tutti i compagni. Forse il segnale. Forse la favola è finita.
ASSENZE PESANTI - Chi sta peggio? Il Milan che deve rinunciare a Ronaldinho, oltre si suoi infortunato storici, o la Fiorentina senza Frey e Mutu? Elementare, i viola. Senza i suoi leader la squadra di Cesare Prandelli perde in personalità, sicurezza ed esperienza, a tutto vantaggio del Milan che si propone ancora una volta a trazione anteriore: sulla mediana Beckham, Pirlo e Ambrosini, poi la coppia per eccellenza Kakà-Seedorf dietro al piccolo grande Pato. I toscani rispondono con Storari tra i pali e Jovetic e Gilardino in attacco, con Santana a supporto.
ANCORA PATO - E' sfida dal grande impatto emotivo. L'esordio di David Beckham a San Siro conta poco; il ritorno del Gila da avversario passa in secondo piano. Tutti gli occhi sono per lui. Kakà sente il peso del mondo addosso. Soprattutto cento, mille domande sul suo futuro. Ricardo si concentra sui viola. Prova a sfuggire a Montolivo, ma è Jovetic a impressionare di più dopo 5 minuti con la sua progressione in area che costringe Abbiati all'uscita molto avventurosa. Rosetti non ha dubbi: è rigore. L'assistente Rossomando non è d'accordo e il miglior arbitro del mondo cambia idea e gli batte le mani. Si scuote il Milan e al 7' è gia in vantaggio. Il gol è di Pato; ci siamo abituati. Un tiro millimetrico dal limite, un colpo di classe: carambola sul palo alla sinistra di Storari. Kakà si illumina, ma è un attimo. Prova a misurare il suo passo; la sua falcata inconfondibile. Ma manca la testa.
VIOLA PIMPANTI - Il Milan ne risente e la Fiorentina, alzando il suo baricentro, sale in cattedra. I viola giocano a memoria ed esibiscono bel calcio. Bella l'asse Kuzamonovic-Felipe Melo- Montolivo; senza dubbio più potente della linea mediana rossonera impegnata a fare muro e impedire le verticalizzazioni per Gilardino. Bella la sventola di Montolivo al 35' respinta da Abbiati, a cui risponde il pallido Beckham con un diagonale leggero, deviato goffamente in angolo da Storari.
TUTTI CON RICKY - Ma ciò che conta stasera è solo Kakà. All'inizio della ripresa il tam tam è impressionante; slogan e canti si sprecano e il brasiliano ricambia da leader rossonero, spaventando due volte la difesa viola. Frastornato? Chi non lo sarebbe, ma Ricardo sfodera tutta la sua qualità cucendo e ricucendo, spingendo il Milan al raddoppio. D'altronde se non fosse per lui e Pato, con un Seedorf smarrito e inguardabile, la squadra di Ancelotti sarebbe squadra di media statura. Della Fiorentina del primo tempo, poco o niente. E' Montolivo a dettare i tempi, anche se il peso di Mutu è incolmabile. Jovetic utilizza il suo repertorio, ma Zambrotta fa buona guardia. Al 21', però, Santana sfodera un bolide centrale che Abbiati respinge a fatica. Un segnale forte, perché al 23' il portiere rossonero deve deviare in angolo con i piedi un tentativo ravvicinato di Montolivo.
UN FIGLIO - Prandelli sente la partita fra le mani. E se Ancelotti sostituisce Seedorf con Flamini, il tecnico viola dà più potere all'attacco inserendo Bonazzoli fresco di Samp al posto di Kuzmanovic. Santana al 29' fra venire un coccolone ad Abbiati con un tiro che sibila alla sua sinistra, mentre nel Milan abulico e stanco impressiona la saggezza di Beckham che sbaglia poco e cerca di riordinare il gioco. Ronaldinho rileva Pato, Senderos l'inglese dei Galaxy; come dire difendiamo l'1-0, perché la Fiorentina schiaccia la macchia rossonera nella sua trequarti. Il Milan resiste con i denti e le unghie e al fischio finale di Rosetti tutti cercano lo sguardo di Kakà: un gesto o un movimento, un sorriso o una lacrima: una risposta, insomma. "Galliani, vendi tuo figlio" urla la Curva. Sarà una notte di cupi pensieri.

Milan-Fiorentina 1-0

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