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venerdì 2 gennaio 2009

BECKS:L'UOMO CHE NON TI ASPETTI


Cos'ha fatto Beckham a Capodanno? Dov'era? Chi c'era? Si è visto con Tom Cruise? Come va con i compagni? Com'è lui? Che tipo è? Tempestati. I cronisti, i giocatori, lo staff tecnico, i dirigenti. Solo domande sullo Spice, come se al mondo sapere che si trovasse (come realmente si trovava) nella sua villa di Dubai a Palm Jumeirah piuttosto che all'Atlantis o al Buddah Bar possa cambiare l'inizio del 2009 del pianeta.

Come se il mondo sappia dov'è e com'è  il Park Hyatt che ospita il Milan e dove il blocco italiano ? fatta eccezione per Inzaghi, all'Intercontinental con la sua bella Alessia Ventura, e Zambrotta ? insieme con Shevchenko e KristenKaladze e Anuki, Kalac e tutto lo staff hanno trascorso l'ultima notte del 2008.

Per inciso, Tom Cruise è a Los Angeles e da lì non si è mai mosso, mentre il "coprifuoco" imposto da Mohammed Al Maktoum ? il democraticissimo emiro del Dubai che gira in jeep e senza scorta ? per solidarietà alla Palestina, ha molto mitigato sfarzi e frastuoni notturni di questi giorni. I locali chiudono alle 3, la morigeratezza è diffusa nei bar come nei ristoranti così come nelle discoteche.

Comunque, all'ennesima domanda su Beckham in questi giorni si è stizzito anche Maldini: "Sono 25 anni che gioco con i migliori del mondo, non ci fa effetto quando ne arriva uno nuovo. Semmai sono loro che regolarmente restano sorpresi e affascinati dal nostro ambiente". Quel che è certo, è che i rossoneri fanno fatica a coinvolgere l'inglese fuori dal campo, nelle lunghe calde ore del ritiro negli Emirati: "E? timidissimo, silenzioso, riservato, educato. Anche per chi come Emerson lo aveva già conosciuto, è una sorpresa. Si muove con molta discrezione, ride alle battute, ma insomma è davvero uno dei più chiusi con i quali abbiamo avuto che fare in questi anni", la testimonianza di alcuni suoi compagni.

Apprezza molto la cucina di Oscar, il cuoco emiliano al seguito ventennale della squadra, beve litri d'acqua al giorno, chiacchiera di tanto in tanto con Kakà, Ronaldinho e Shevchenko ma sembra aver legato soprattutto con Abbiati (si sono conosciuti a Madrid nonostante le diverse sponde di militanza) e Maldini. Quel che forse più importa i tifosi del Milan, adesso, è il suo rendimento.

I primi applausi li ha strappati venerdì mattina sul campo del Al Nasr Club dove la squadra lavora 2 volte al giorno: in una partitella in cui hanno brillato anche Pirlo, Ambrosini ? sommerso dagli abbracci dopo il gol risolutore della partitella in famiglia ? , Jankulovski, Shevchenko e soprattutto Pato, l?inglese si è distinto con lanci, cross e aperture precise ed eleganti, sfiorando più volte il gol. L'umore di Carlo Ancelotti non è legato a quello che sta facendo (bene) Beckham, ma ai contrattempi: Kaladze, Maldini e Seedorf hanno ripreso a tempo pieno con il gruppo, lavorano a parte Inzaghi, Bonera e Borriello mentre Abbiati è tornato a letto con la febbre. Il disappunto del tecnico deriva dallo "stop"  imposto dai medici a Ronaldinho e Kakà, affaticati. L'occasione di provare schemi, soluzioni di gioco e altro è rinviata ancora una volta: precedenza alla prudenza.

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