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giovedì 17 luglio 2008

MOURINHO"FARO UN 4-3-3"


Tanto per cominciare "io non voglio perdere mai": ecco l'inaugurazione di José Mourinho al raduno dei campioni d'Italia ad Appiano Gentile. Poi Lampard, Adriano, Mancini, Ancellotti e Ronaldinho... il neo tecnico nerazzurro raccoglie i nomi caldi dell'estate e tenta di fare chiarezza, a modo suo naturalmente.
"VOGLIO UN CENTROCAMPISTA"Mourinho si dichiara un vincente, e come tale non può concepire la sconfitta. Per tenerla lontana dai colori nerazzurri, però, il portoghese ritiene necessario un altro rinforzo di qualità: "Ho bisogno di un centrocampista e l'ho detto ai giocatori. L'ho detto anche a Branca e al presidente, un mese fa". L'obiettivo resta Frank Lampard, ma la trattativa con il Chelsea non appare certo semplice. "Con Franky ho lavorato e lo stimo. Non arriverà per un dispetto di Abramovich nei miei confronti? Non lo so". Intanto, però, si dichiara assolutamente soddisfatto del primo acquisto della sua nuova Inter: "Amantino Mancini mi piace perché è un esterno che sa anche spaziare all'interno e andare in gol. Mi piace veramente". Ma il portoghese sembra intenzionato a puntare anche su un altro giocatore, dato per partente solo poche settimane fa. "Stankovic? Non è un problema, è una soluzione. E' un giocatore che mi piace. Rivorrei lo Stankovic della Lazio" specifica sempre l'allenatore nerazzurro.
"GIOCHEREMO CON IL 4-3-3"Il tecnico portoghese ha promesso spettacolo e per realizzarlo nel migliore dei modi ha deciso di puntare su un'Inter particolarmente offensiva: "Il 4-3-3 è un modulo che mi piace veramente e quando parlo di questo modulo lo intendo con tre attaccanti di ruolo. Quando parlo di 4-3-3 penso di schierare tre giocatori puri d'attacco".
"IL MIO CODICE DI COMPORTAMENTO"Il portoghese chiarisce subito quale sia la sua filosofia. Una filosofia ben precisa e rigida, senza alcuna compassione per chi non ha intenzione di rispettarla: "Ho parlato coi giocatori del codice di comportamento che voglio - ha specificato il neo allenatore nerazzurro -. Se io arrivo in anticipo all'allenamento non posso accettare che un giocatore arrivi in ritardo. Io non ho intenzione di aspettare nessuno. Chi non c'è può starsene a casa. Anche la domenica". Riferimento chiaramente diretto ad Adriano, presentatosi nel peggiore dei modi al nuovo tecnico: mezz'ora di ritardo al primo giorno del raduno nerazzurro. "Adriano motivato? Non lo posso dire, è stato per ora un contatto di gruppo con i giocatori. Ma se non è motivato, cosa ne vuol fare della sua vita?" commenta deciso Mourinho.
POLEMICA CON ANCELLOTTI Qualche mese fa il tecnico del Milan aveva fatto un'osservazione a proposito della scarsa dimestichezza avuta dal tecnico portoghese con il pallone. "Ha dimenticato che un grande allenatore come Sacchi non ha giocato meglio di me a pallone" replica piccato Mourinho. E' lo stesso Mourinho, però, a complimentarsi con il Milan per l'arrivo di Ronaldinho in rossonero: "Sono contento. Io lavoro per l'Inter ora, ma anche per il calcio italiano. Se arrivano in Serie A giocatori importanti è più facile riportare ai vertici in Europa questo campionato".
"NON MI PIACEVA L'INTER DI MANCINI"Mourinho giura di "non essere un rivoluzionario" e di non voler stravolgere l'identità della squadra. Nonostante questo, però, il commento sul gioco del suo predecessore sulla panchina nerazzurra è tutt'altro che di stima: "Roberto Mancini è nella storia dell'Inter, io no. Io devo vincere per conquistarmi un posto. A me non piaceva l'Inter di Mancini così come a Mancini, forse, non piaceva il Chelsea di Mourinho. Ma non è una mancanza di rispetto. E' normale che sia così".

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