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lunedì 8 settembre 2008

ANCELLOTTI,ADESSO ARRIVA IL DIFFICILE


L'amichevole di Lugano, in programma nel tardo pomeriggio di mercoledì (diretta su Mediaset Premium dalle ore 19), aiuterà certamente il tecnico a dipanare qualche dubbio e a verificare l'effettiva consistenza del recupero degli ex-infortunati. Il primo obiettivo è di arruolare tutti gli arruolabili, compreso il neo-rossonero Senderos per la difesa; poi, sarà tempo di scelte e Ancelotti è chiamato a decidere su uomini e moduli. Sul secondo tema, è probabile che mister Carletto voglia cominciare a Genova così come aveva cominciato nel match di esordio con il Bologna: albero di Natale con due trequartisti alle spalle dell'attaccante e tre centrocampisti centrali. Esiste ovviamente l'opzione 4-2-3-1, di cui Ancelotti non è proprio entusiasta, ma che può garantire grande produzione offensiva (come nei 20 minuti iniziali della ripresa col Bologna) e, magari, anche un nome eccellente in meno da portare in panchina.Sì, perché se l'accettazione della logica del turnover è scritta nelle tavole della legge milanista, non è comunque mai facile dire a un big di starsene fuori, specie se l'impegno seguente, come capitava in passato, non è etichettato come Champions League. Shevchenko e Pato stanno per vestire la seconda tuta del campionato, così come Seedorf, protagonista senza dubbio positivo del precampionato milanista, è candidato a lasciare spazio alla sospirata coppia d'assi Kakà-Ronaldinho. E' immaginabile che non sia soddisfattissimo e che il sicuro impiego con lo Zurigo giovedì in Coppa Uefa non lo consoli. Per lui, però, ci sono spiragli: l'infortunio di Gattuso apre un posto a centrocampo e l'olandese, benché senza salti di gioia, può coprire una posizione più arretrata. O addirittura, anche se la prospettiva è più improbabile, Seedorf potrebbe trovare posto in un inedito terzetto di piedi raffinatissimi proprio insieme a Kakà e Ronaldinho, davanti a una coppia di mediani (Pirlo e Ambrosini) e dietro la punta centrale (Inzaghi). Rischioso e affascinante, così come rischia di essere tutta la stagione del Milan.

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