"Ricominciare è più bello. E' quello che pensavo e che penso. Non avrei mai lasciato la Nazionale se non fosse successo quello che è successo. Me ne pentii dopo 3 o 4 mesi. Poi c'è stata la possibilità di tornare e per questo è un'emozione ancora più bella". Marcello Lippi, che ha inaugurato la sua seconda gestione in azzurro, riparte da un titolo mondiale conquistato due anni fa, ma anche, a suo dire, da molto altro.
"Quattro anni fa - ha spiegato - quando cominciai la mia avventura in Nazionale, c'era da costruire una squadra e un gruppo, ci siamo riusciti e ripartiamo da qui. Io non ci penso neppure a buttare via questa Italia, è un gruppo di qualità tecniche e morali che può ancora dare molto". Lippi ha poi fatto capire quali sono i criteri di scelta: "Non convocherò per un senso di riconoscenza, anche se nei confronti dei veterani di questa Nazionale sarò sempre grato. Ma, e questo vale per tutti i giocatori, sceglierò solo in base a chi lo merita". Il ct azzurro ha inoltre aggiunto che il lavoro in vista dei Mondiali in Sudafrica del 2010 comincerà subito. "Lo farò ma con molta calma, immettendo via via almeno 4 o 5 giovani innesti, i cui nomi sono già più o meno noti, che potranno dare a questa Italia qualità, fantasia e freschezza, ma sempre tenendo conto che su tutto contano i valori morali".
"Quattro anni fa - ha spiegato - quando cominciai la mia avventura in Nazionale, c'era da costruire una squadra e un gruppo, ci siamo riusciti e ripartiamo da qui. Io non ci penso neppure a buttare via questa Italia, è un gruppo di qualità tecniche e morali che può ancora dare molto". Lippi ha poi fatto capire quali sono i criteri di scelta: "Non convocherò per un senso di riconoscenza, anche se nei confronti dei veterani di questa Nazionale sarò sempre grato. Ma, e questo vale per tutti i giocatori, sceglierò solo in base a chi lo merita". Il ct azzurro ha inoltre aggiunto che il lavoro in vista dei Mondiali in Sudafrica del 2010 comincerà subito. "Lo farò ma con molta calma, immettendo via via almeno 4 o 5 giovani innesti, i cui nomi sono già più o meno noti, che potranno dare a questa Italia qualità, fantasia e freschezza, ma sempre tenendo conto che su tutto contano i valori morali".
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