Rocchi o Acquafresca: è questo l'unico dubbio di Pierluigi Casiraghi sulla formazione dell'Italia che affronterà la Corea del Sud nella seconda giornata del torneo di calcio. Il commissario tecnico degli azzurrini, per il resto, conferma la squadra
che ha brillantemente superato l'Honduras. Una vittoria contro gli asiatici, che hanno pareggiato 1-1 il primo match, significherebbe il passaggio ai quarti di finale con un turno di anticipo.
Tre punti da prendere, assolutamente. Per regolare, dopo 6 anni, un conticino aperto con i sudcoreani in una notte che ricordiamo grazie allo sciagurato arbitro Byron Moreno. Ma soprattutto per ipotecare, oltre alla qualificazione, anche la certezza del primo posto del raggruppamento, fondamentale per evitare di incocciare nel Brasile di Ronaldinho e Pato già nel primo turno a eliminazione diretta. Casiraghi teme molto l'euforia creatasi nel gruppo dopo la partenza sprint, invita alla calma e medita seriamente di buttare nella mischia Tommaso Rocchi, l'uomo d'esperienza del gruppo, il fuoriquota chiamato a concretizzare le invenzioni di Giovinco e Beppe Rossi. Il laziale non sente più dolore al polpaccio che l'aveva messo fuori gioco nell'immediata vigilia del match contro l'Honduras: in caso di suo impiego, in panchina finirà Acquafresca, autore -su rigore- della terza rete contro i centramericani. E sempre un polpaccio ha invece messo nei guai Marchisio: da un primo esame sembra un infortunio più serio e non è escluso, in caso di danno risolvibile in tempi non brevi, che il suo posto nel gruppo venga preso dal neo-napoletano Russotto.
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