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venerdì 5 dicembre 2008

ZIDANE:"TESTATA INGIUSTIFICATA MA PROVOCAZIONE DA PUNIRE"


Una reazione sbagliata, un brutto finale, dopo di che il nulla. Così il ricordo un po’ malinconico di Zinedine Zidane sulla famosa capocciata a Materazzi nella finale mondiale del 2006. Niente scuse, ovviamente. Solo pentimento per un gesto inappropriato. L’ex juventino parla a cuore aperto con i lettori del Parisien, evocando doping, fischi alla marsigliese, nazionale.
INNOMINABILE – "Ho chiuso la carriera su un’immagine molto triste – ammette Zizou ripensando all’episodio di Berlino -, non è stata una bella fine. Per fortuna ho fatto altro prima e con questo mi salvo un po’. Anche se sono stato insultato, la mia reazione non era giustificata. Ma la provocazione andrebbe punita. Non sento ingiustizia, ma non era la cosa da fare”. Una reazione alle offese dell’innominato Materazzi dovuta alle sofferenze della madre: "Dovete sapere che all’epoca mia madre era in ospedale. Non cerco giustificazioni, ma forse era la cosa da non fare nel luogo sbagliato. E’ stata dura e quando sono tornato in spogliatoio c’era il vuoto".
DOPING – E non è tutto. Zidane non si tira indietro neanche sulle questioni di doping. "Il doping è una brutta cosa, ma a Torino prendevamo creatina, che era proibita in Francia, ma non in Italia. Non penso fosse pericolosa". C’è anche una riflessione su Lance Armstrong che si porta dietro uno strascico di sospetti su questioni di doping: "Se ha voglia di tornare, bisogna accettarlo", commenta seccamente Zizou.
FUTURO – Zidane poi esclude un futuro da allenatore, almeno per il momento: "Forse fra dieci anni, ma per ora non è una priorità". Il futuro passa per le sue opere umanitarie e sociali, come il centro sportivo che sta per lanciare nei quartieri difficili di Marsiglia. L’ex fantasista, che avrebbe potuto chiudere la carriera negli Stati Uniti ("un'altra esperienza anche per i miei figli"), non si darà certo alla politica: "Ma è importante votare". E sui fischi alla Marsigliese va in scivolata: "Sono inammissibili, ma è ancora peggio sospendere la partita".
CRITICHE – C’è anche spazio per qualche affondo su chi lo critica. Sono usciti tre libri che hanno intaccato il mito da Rothen a Petit, passando per una biografia non autorizzata: "Della mia vita faccio ciò che mi pare". E infine, un apprezzamento per Yoann Gourcuff, nuovo leader emergente in nazionale, e nuovo erede di Zizou: "Visto che i paragoni ci saranno sempre, allora dico che ha un futuro brillante. La cosa interessante è che anche lui come me gioca per la squadra".

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