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domenica 21 dicembre 2008

CON BECKHAM E' MILAN STAR


da www.goal.com

Decine di giornalisti, macchine fotografica, atmosfera da evento planetario. Ecco la cornice della conferenza stampa di presentazione di David Beckham, neo giocatore del Milan. Il centrocampista inglese, in divisa ufficiale, è stato introdotto così da Galliani:

"Dopo un lungo corteggiamento iniziato nella primavera del 2007 finalmente David e' arrivato nella nostra societa'. Ovviamente facciamo il nostro benvenuto a David che arriva in prestito dai Los Angeles Galaxy, che ringrazio per la disponibilita'. Il prestito durera' fino a giugno del 2009, ma con un impegno d'onore che sara' rispettato, di lasciare il giocatore il 7 di marzo. Sara' disponibile da Milan-Roma a Milan-Atalanta dell'8 di Marzo. Organizzeremo delle amichevoli, ci saranno delle partite di Coppa Italia, sara' l'allenatore poi a decidere se inserirlo nelle liste di Uefa, visto che con noi potrebbe fare solo i sedicesimi di finale. Beckham e' un giocatore che tutti conoscono, che ha vinto tutto in Inghilterra e in Spagna, speriamo che possa contribuire anche qui. L'idea Beckham l'abbiamo avuta noi due anni fa, ma dopo una sera di riflessione, ha scelto Los Angeles. Finalmente arriva da noi e il fatto che sia stata una sua scelta, ci rende ancor piu' orgogliosi. Benvenuto Beckham e alla sua signora nella squadra piu' titolata al mondo e fino a domani ancora Campione del Mondo in carica. Lui entra nel novero dei campionissimi che hanno vestito questa maglia. Noi, lo sapete, vogliamo coniugare vittoria e spettacolo. Se, poi, Beckham volesse tornare, o rimanere, sa che il Milan e' a sua disposizione".

Poi la parola è passata al protagonista della giornata, che ha fatto le prove di italiano prima di proseguire la conferenza in inglese: "Dovete scusare il mio italiano: Buonasera, la primiera cosa e' un grazie di core a Ac Milan e al Signor Galliani. Es un onor, amo la Italia e I am very happy venir qui. E' un grande onore per me, e' stato un onore vestire le maglie di questi grandi club. Sono contento della possibilita' offerta di vestire anche questa prestigiosa maglia, dopo quelle del Manchester United e del Real Madrid. Sono contento e spero di contribuire per quanto mi sara' possibile. Volevo fare un salto qualitativo, non voglio dire che negli USA non siano cosi' alti, ma ho pensato che fosse importante cogliere questa opportunita' al volo".

Opportunità dal punto di vista professionale, sia chiaro. Perchè Becks, parole sue, non è arrivato a Milano per una vacanza di lusso: "Cerchero' di essere il miglior professionista possibile. Son qui per lavorare e aiutare la squadra. Sara' un piacere lavorare con colleghi del calibro di Kaka', Maldini, Ronaldinho, con gente che ho sempre ammirato, ma con la quale non ho mai giocato. E' chiaro che avro' bisogno di inserirmi, non ho intenzione di stravolgere nulla. Ripeto, per me e' una grandissima opportunita' e voglio sfruttarla appieno. Sara' difficile giocare subito, ma sto bene, ho solo bisogno di allenarmi. Non si parla di restare qui per anni, anche se nessuno puo' dire cosa succedera', ma cio' che voglio fare e' integrarmi e aiutare i compagni. Tra i miei ex compagni c'e' ancora qualcuno che non ci crede, altri mi hanno dato consigli, ma tutti sono stati contenti della mia scelta". Sul suo stato di forma ha garantito anche Galliani: "I test sono stati superati con lode, mi hanno detto che e' in ottime condizioni fisiche. Dopo Dubai sono convinto che sara' gia' pronto per giocare".

Di questo passo riconquistare la maglia della nazionale inglese, vero obiettivo di Beckham, non resterà un'utopia: "E' chiaro che Fabio Capello e' una persona che rispetto tantissimo. Ho chiesto la sua opinione, nessuno mi ha detto o consigliato una squadra, io volevo giocare in Italia e ho verificato se ci fosse la possibilita' di venire al Milan. Lui l'unica cosa che mi ha detto e' di fare calcio ad altissimi livelli e dunque la scelta del Milan e' stata perfetta. L'Inghilterra? E' una cosa giusta, se uno non gioca nella sua squadra, se non da' il massimo, sicuramente non si merita la convocazione in Nazionale. Capello e' un grande manager: lui non guarda ai campionati o ai nomi, ma alle prestazioni. Per me riuscire a tornare a giocare con l'Inghilterra per me sarebbe un onore e voi sapete che io provero' a tornarci e per farlo cerchero' di giocare qui nel Milan, questo e' il mio obiettivo. Sono realista, so che non sono il piu' giovane, ci sono tanti buoni giocatori che meritano la Nazionale. Io spero di riuscire a farne parte: ho superato le 100 presenze, il tempo passa, ma la passione e' sempre la stessa, quella del primo giorno".

E di passione il campione inglese sembra averne già tanta per la sua nuova squadra e il suo nuovo campionato: "Io mi sono gia' innamorato. L'ho gia' detto, mi e' piaciuto giocare con il Manchester United, col Real Madrid e sento gia' che c'e' un innamoramento in corso. Sara' difficile lasciare questo club, ma mi e' gia' accaduto di farlo. Io sono del Galaxy e a marzo tornero' in America. La storia del club e' fantastica. Penso a Maldini che ha 40 anni e gioca ancora a livelli eccezionali. Lui e' solo un esempio, ma fotografa la classe di un club. L'eta' non conta. Ancelotti? E' eccezionale, merita tutto il rispetto del mondo. Ho sempre rispettato il modo italiano di fare calcio, fatto con passione e con uno stile particolare. Uno dei motivi per cui sono qui in Italia e per imparare a conoscerlo meglio. Ho affrontato spesso squadre italiane, anche la Nazionale e so quanto e' difficile giocarci contro. Non vedo l'ora di iniziare". E guai a pizzicarlo sul tema del gossip o della moda: "La moda non ha avuto nulla a che fare con la mia scelta. Il motivo principale e' stato quello di vestire la maglietta rossonera e basta. Per me era un sogno, un desiderio che poi e' diventato realta'. Sono qui per il Milan, non per la moda".

Poi finalmente l'ufficializzazione del suo numero di maglia: "Ho scelto il 32. Io ho giocato con tanti numeri, e' stato il primo numero che mi e' stato offerto e ho accettato perche' non c'era motivo di rifiutarlo". Un commento anche sul prossimo derby con l'Inter ("Ne ho giocati tanti e non vedo l'ora di giocare quello di Milano. L'Inter e' fortissima e ha un allenatore eccezionale"), prima di commentare il sorteggio di Champions: "Quando ho scoperto i sorteggi, sono stato colpito perche' io saro' qui quando il Manchester arrivera' a Milano. Ma l'unica cosa a cui penso e' quella di giocare per il Milan. Se poi dovessi riuscire a tornare a giocare in Champions League sara' un piacere".

In chiusura una sorta di manifesto del Beckham-pensiero: "L'unica mia pressione e' quella di giocare al calcio. Ho giocato in tutte le piu' importanti squadre del mondo e dappertutto mi e' sempre stata fatta questa domanda. Sono abituato. Io voglio solo partecipare a questo impegno e magari aiutare a far vincere questo club. Ho sempre sognato di giocare nel Milan, fin da ragazzino, cosi' come nel Manchester United e nel Real. Mi e' sempre piaciuta la storia del calcio italiano e l'ho sempre apprezzato. E poi, come dicevo prima, giocare con giocatori come Maldini per me e' eccezionale. E' un po' una scommessa perche' si arriva in un club molto grande, l'importante e' cominciare subito bene".

dal nostro inviato
Sergio Stanco

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