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venerdì 16 aprile 2010

L'EDITORIALE DI SPAZIOCALCIO. Inter-Juventus: la super sfidavvelenata!


L'Inter-Juve di stasera non è una semplice partita, è il derby d'Italia. Ma questa volta più che una sfida scudetto (come ci lasciavano presagire ad inizio campionato) è una sfida d'onore, è un thriller Inter-Juve; intendiamoci non stiamo parlando di una sfida con rivoltelle o fucili a canna mozza, non ci saranno attentati o guerre civili, ma ci sarà in palio l'onore di entrambe le squadre e soprattutto di entrambe le società. Luciano Moggi sembra essere risorto dalle ceneri come l'araba fenice o come il Conte di Montecristo per riprendersi i suoi due scudetti revocati dall'ormai famoso caso Calciopoli, e lo fa proprio nei giorni che hanno preceduto Inter-Juventus (caso strano), mentre il patron nerazzuro Massimo Moratti, fresco di recenti intercettazioni che vedono coinvolto lui stesso e l'indimenticabile Giacinto Facchetti, afferma di non voler cedere lo scudetto 2005/2006, ottenuto seppur a tavolino e alquanto immeritatamente. Insomma più che una sfida sul campo quella di staserà sarà una sfida d'orgoglio e la Juve farà di tutto per vincere come per lanciare una frecciatina all'Inter "Avete visto che siamo sempre noi i più forti?", mentre l'Inter battendo la Juve confermerebbe "Sapevate vincere solo grazie alle telefonate di Luciano!". Ma lasciamo stare queste discussioni ai tribunali e agli avvocati dato che poco ci interessano e passiamo ad analizzare l'importante sfida di stasera. Inter contro Juve, Mou contro Zac: tra loro ci sono 16 punti di differenza e questo certamente farà morale nella sfida di oggi dato che entrambe le rivali rischiano di franare la loro corsa scudetto e Champions. Lo Special One punta tutto sul talismano Sneijder e su quel Balotelli tanto criticato cosi come tanto amato da Mourinho (un rapporto "Odi et amo" come era solito dire il poeta latino Catullo), mentre Zac si affida alla consistenza del 4-4-2 non schierando Diego dato il suo recente infortunio e schierando l'intramontabile Alex Del Piero che ha sempre punito i nerazzurri. Ci sarà anche la sfida dei due migliori portieri al mondo: Buffon e Julio Cesar che, ormai sicuri del posto da titolare nelle proprie nazionali da anni, vogliono dimostrare di essere ancora i migliori nonostante le difficoltà psicologiche e fisiche che li hanno coinvolti recentemente.
Inter-Juventus è stata, è tuttora e sempre sarà una storia interminabile di dispetti, rivalità, rancori, scudetti soffiati e scudetti revocati; rabbie e polemiche, ma soprattutto veleni, tanti, fin troppi. Ma in questi ultimi 4 anni l'Inter non è cambiata, è la più forte in Italia seppur con un gioco non splendente (come del resto tutto il campionato italiano e soprattutto la Nazionale dopo il mondiale vinto in Germania), ma è sempre la più forte. Fortuna, audacia, gloria: sono queste le tre parole che hanno accompagnato l'Inter in questi 4indimenticabili anni. E la Juve? che fine ha fatto la Grande Signora che ha sempre dominato in Italia, che ha fatto sognare i suoi tifosi e che ha scritto la storia? La Juve dopo Calciopoli ha annaspato e annaspa ancor tuttora; adesso è su un traghetto semiaffondato e con le scialuppe di salvataggio costruite faticosamente da ZacCaronte (quel signore sulla sessantina che, un 5 maggio di qualche anno fa, fece piangere il signor Ronaldo e tutto il popolo interista), dopo lo scempio di un inesperto e sfortunato Ferrara (che fa rima con Ferrari ma solo nel nome, non nei fatti) che ha portato rabbia e rancori nei tifosi Juventini, capaci di gettare uova e pomodori verso i giocatori da loro tanto amati, ma mai tanto odiati e verso una dirigenza che, ammettiamolo, è meglio che si dia all'ippica per come ha gestito questa faccenda e questo periodo buio, uno dei più bui nella storia bianconera. Corsi e ricorsi storici, la storia va e viene con il suo scaffale pieno di veleni. Stasera a San Siro si giocherà una delle partite più classiche e più astiose della storia del Campionato Italiano di calcio. La Juve può togliere sul campo un altro scudetto all'Inter e qualcuno potrà rimpiangere di aver finito la stagione con zeru tituli.

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