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domenica 27 giugno 2010

Inghilterra: i leoni escono dalla savana leccandosi le ferite

analisi di Alberto Emmolo


Non giriamo intorno al goal clamorosamente tolto a Lampard sull’1 a 2 né tantomeno alla traversa dello stesso ad inizio ripresa. La Germania rifila una memorabile scoppola all’Inghilterra mandandola anzitempo a casa. A Bloemfontein i giovani rampanti teutonici hanno fatto un sol boccone di una nazionale inglese capace di fare la partita solo con le spalle al muro. Alla squadra di Fabio Capello, accreditata come una delle possibili vincitrici del Mondiale, resta ben poco da salvare di questa avventura sudafricana. I tedeschi hanno equamente distribuito le reti, due per tempo, dando impressione di solidità e forza per tutti i 90’. I rampanti Ozil, Muller, Lahm si sono dimostrati più tonici a livello atletico e clamorosamente più incisivi in zona goal. Già, il goal, uno dei grandi crucci dell’Inghilterra. Rooney chiude il Mondiale senza neanche un goal dopo una stagione fantastica, il conto totale è di 3 reti realizzate in quattro partite: sicuramente troppo poco per puntare in alto. I “tre leoni” raffigurati nel logo federale non hanno ruggito neanche una volta, neanche la storica divisa rossa ha portato fortuna. Questo 1-4 rimarrà negli annali dell’Inghilterra per chissà quanto tempo e tra l’altro un passivo così pesante non si registrava da un’amichevole con la Danimarca dell’agosto 2005. In maniera più dignitosa di Francia e Italia la nazionale inglese torna mestamente a casa. Proprio con la nostra nazionale ci sono numerose somiglianze riguardanti il flop sudafricano. La ricca, ricchissima (e piena di debiti) Premier League pullula di stranieri e non è un caso che una squadra di alto livello come l’Arsenal non abbia fornito neanche un convocato per Capello. I leoni escono dalla savana leccandosi le ferite.

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