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martedì 3 giugno 2008

TEGOLA CANNAVARO,EUROPEO FINITO


Comincia male l’avventura dell’Italia sui campi del Bundesstadion Südstadt di Maria Enzersdorf. Proprio durante la prima seduta degli azzurri di Roberto Donadoni in vista degli imminenti Europei, si e` infatti infortunato Fabio Cannavaro, capitano azzurro. Cannavaro si fatto male alla caviglia sinistra a causa di uno scontro fortuito in allenamento con Chiellini.Subito soccorso dallo staff sanitario della Nazionale, Cannavaro e` stato costretto a lasciare il campo in barella dopo essere rimasto a terra per diversi minuti.In caso di forfait azzurro di Cannavaro in difesa Cannavaro in ospedale per essere operato, Gamberini in ritiro a Baden: Donadoni riparte dalla nuova, indesiderata situazione che lo costringerà a rivoluzionare il reparto difensivo. Il posto del capitano, in linea teorica, dovrebbe essere preso da Materazzi: ma il c.t. può anche puntare su Chiellini, reduce da una stagione decisamente migliore, o sull'accentramento di Panucci
Esperienza o freschezza, gerarchia o meritocrazia. Il rebus-retroguardia è lì, da risolvere, il grado di difficoltà per Donadoni non è certamente basso. Fabio Cannavaro non fa parte dei giocatori che puoi facilmente sostituire, anche o soprattutto per una questione di carisma, di leadership. La prima sensazione, conoscendo i criteri di scelta e i gusti del commissario tecnico, è che favorito nella volata a tre possa essere a sorpresa Christian Panucci, che, oltre a vantare una grande esperienza internazionale, è forse il più "regista" in un reparto che difficilmente può essere guidato dal pur valido Barzagli. Il romanista in mezzo con Zambrotta a destra e Grosso a sinistra: non sembra una soluzione da fantacalcio. Giorgio Chiellini, certamente, garantisce energia, centimetri, grinta e l'entusiasmo del giovane al suo primo grande appuntamento internazionale: ma, appunto, è un'incognita a questi livelli e anche nella Juventus, dove ha giocato una stagione eccellente, era più braccio della difesa, con Legrottaglie nel ruolo di mente. Materazzi, invece, è sicuramente uomo-guida, ma il dubbio, nel suo caso, viene da una condizione non al meglio e da un finale di campionato che gli ha lasciato pesanti strascichi psicofisici. Anche se, con uno come Matrix, c'è sempre da mettere in conto la carica adrenalinica da grande palcoscenico. La palla, pesantissima, passa nei piedi di Donadoni.

ASPETTIAMO NUMEROSI COMMENTI SU QUESTA VICENDA QUANTO MENO DISGRAZIATA.

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