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sabato 15 maggio 2010

L'editoriale di Ruggiero Daluiso. Milan-Juventus, c'era una volta...


Sembrano lontane le lotte per il tricolore tra Milan e Juventus, sembra lontana la finale di Coppa dei Campioni del 2003, sembra lontana anche Calciopoli che ha causato i quattro scudetti consecutivi vinti dall’Inter. La partita di stasera non sarà come quelle di inizio millennio, non sarà piena di emozioni e verdetti, ma sarà solo sazia di dolori e rimpianti. Rimpianti per una stagione andata male per entrambe sia in coppa campioni che in campionato per colpa di un organico forse troppo povero e mal costruito (nel caso dei bianconeri), oppure tropo vecchio e prevedibile (nel caso dei rossoneri).
Entrambe le squadre giocheranno senza ambizioni particolari se non quella di congedarsi molto probabilmente dai propri allenatori e da alcuni giocatori chiave che erano presenti sia nelle lotte scudetto di inizio millennio e sia nella finale di coppa del 2003: Trezeguet e Dida hanno fatto la storia di queste due squadre, ma ora è il momento di lasciare spazio a giocatori più giovani e con fame di calcio.
La partita di stasera sarà il quasi sicuro congedo di Leonardo dai propri tifosi che lo hanno sempre acclamato e sostenuto anche nelle partite e nei momenti più difficili, (dai due derby persi alla notte dell’Old Trafford) e nei momenti più gloriosi (la vittoria storica al Bernabeu battendo Kakà e compagnia bella).
Stasera vedremo due compagini che presto verranno rinfoltite e rinforzate, si spera nel verso giusto senza commettere gli errori di questa sciagurata stagione, e vedremo la prima partita dei bianconeri sotto la nuova (a dire il vero vecchia) gestione Agnelli.
Una partita che sarà sicuramente piena di contestazione verso due dirigenze che si sono dimostrate alquanto incompetenti nel pianificare questa stagione deludente e senza tituli, ma soprattutto senza un vero e proprio gioco. Gioco che bene o male ha ritrovato Mourinho da cinque mesi a questa parte e lo testimonia il fatto che tra una settimana i nerazzurri si giocheranno dopo quarant’anni la tanto attesa finale di Madrid.
Leonardo schiererà probabilmente per l’ultima volta il 4-2-1-3 che ha caratterizzato questa stagione: in porta Dida con la presenza 302 saluterà i suoi tifosi; al centro difesa Thiago Silva e Favalli che al termine di questa partita appenderà gli scarpini al chiodo, mentre Antonini e Zambrotta (prossimo ai mondiali) agiranno da esterni; centrocampo formato da Pirlo (prossimo ai mondiali), Ambrosini e il trequartista Seedord; attacco formato da Ronaldinho e Pato (tristi dopo la mancata convocazione di Dunga) che serviranno il bomber Borriello (prossimo ai mondiali).
Zaccheroni torna nella sua San Siro dopo anni e lo fa schierando il 4-3-1-2: in porta Buffon (prossimo ai mondiali); difesa centrale formata dalla coppia che vedremo in Sudafrica Chiellini e Cannavaro, Caceres e Grosso (prossimo ai mondiali); a centrocampo Felipe Melo (prossimo ai mondiali), Poulsen e Candreva (forse prossimo ai mondiali); attacco formato da Diego e Iaquinta che partiranno per il Sudafrica e Del Piero.
Apprestiamoci dunque a vedere una partita noiosa e senza patemi d’animo, che dispenserà rimpianti e dolori a non finire a tutto San Siro; e non meravigliamoci se domani lo stadio tra i più belli del mondo sarà mezzo vuoto, perché alla fine è questo che ci meritiamo, no?
Ruggiero Daluiso

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