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lunedì 21 aprile 2008

SPAZIOMERCATO:MOURINHO ALL'INTER CON DROGBA E LAMPARD


Ci risiamo: nemmeno il tempo di mettersi in tasca una buona parte di scudetto - il secondo sul campo della sua esperienza nerazzurra - che sul futuro di Roberto Mancini torna prepotentemente l'ombra di José Mourinho. A rivelare un ritorno di fiamma tra Massimo Moratti e il tecnico portoghese è il britannico "Sun", secondo cui "The Special One" avrebbe addirittura pianificato il mercato dell'Inter per la prossima stagione.

Le condizioni di Mourinho per accettare l'ipotizzata offerta nerazzurra sono chiarissime: contratto faraonico e due giocatori, Didier Drogba e Frank Lampard, esportati direttamente dal suo vecchio Chelsea. Il tutto, ingaggio del tecnico a parte, per la "misera" cifra di 35 milioni di sterline, l'equivalente, cioè, di circa 45 milioni di euro. Tanto basterebbe al portoghese per cedere alle avances di Moratti e convincersi a salire sul primo aereo in viaggio per Milano.

Insomma, va bene accettare l'Inter, ma la squadra va migliorata. Basterà mica la rosa che da due anni domina la serie A... Sta di fatto che, sapendo di non risultare normalmente simpaticissimo, Mourinho si cautela e si porta il suo senatore d'eccellenza. Quel Lampard, cioè, che solo qualche mese fa aveva dichiarato "di non aver mai lavorato con un professionista all'altezza di José". Poi, ovvio, serve anche qualcuno che la butti dentro. Logico, quindi, pensare a Drogba, suo "figlio" prediletto là davanti e attaccante ideale per tramutare in gol il lavoro di fantasia di Ibracadabra. Sulla questione, però, vanno precisati due particolari: 1- Moratti ha recentemente dichiarato di non essere interessato all'ivoriano. 2- L'attaccante del Chelsea ha recentemente acquistato una casa a Milano. Il che, teoricamente, farebbe pensare a un approdo di Drogba al Milan. Sempre che, ed è possibile, il patron nerazzurro non abbia negato la trattativa per non complicarsela.

Sarà, ma intanto lascia perplessi questa tendenza, inaugurata dal madridista Calderon, di cacciare l'allenatore che ha appena vinto lo scudetto. Un anno fa Capello, oggi, forse, Schuster, domani chissà. Mentre Moratti e Mancini vanno per la loro strada. Che, per essere chiari, non sarà per forza la stessa.

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