Solo 48 ore separano ormai Frank Lampard dall'Inter. Il centrocampista del Chelsea, irritato per l'atteggiamento del club londinese, avrebbe infatti chiarito a Peter Kenyon la sua intenzione di lasciare l'Inghilterra per trasferirsi nella società nerazzurra. Se entro due giorni Abramovich non gli offrirà un lauto aumento dell'ingaggio, Lampard si accorderà con Moratti che, nel frattempo, ha offerto al Chelsea 10 milioni.
E' insomma solo una questione di tempo. Lampard è infatti furioso e capirlo, obiettivamente, non è troppo difficile. Al tavolo di quella che dovrebbe essere, ed effettivamente è, la "sua" trattativa, hanno parlato tutti tranne lui. Dal Chelsea a Scolari,passando per Moratti, ognuno ha detto la sua sull'affare dell'anno - del centenario direbbero a Milano - trascurando probabilmente la volontà del giocatore. Volontà che mai come ora è chiarissima: Lampard vuole l'Inter, a ogni costo, per almeno un paio di motivi. In primo luogo perché il Chelsea non gli garantisce lo stipendio che chiede (140mila sterline a settimana, 10mila in più di Terry). Quindi perché le dichiarazioni frettolose e azzardate di Scolari - il tecnico brasiliano ha giurato che Lampard resterà a Londra - lo hanno fatto andare su tutte le furie e, di fatto, lo hanno definitivamente allontanato dalla Premier.
ADDIO ANNUNCIATO - Il tutto dopo una giornataccia che ha convinto i quotidiani inglesi a "celebrare" precocemente l'addio dell'idolo di Stamford Bridge . Dal Telegraph al Sun, un po' tutti i tabloid d'Oltremanica parlano di ultime ore al Chelsea per Lampard. Non basta: ripercorrono le sue "gesta" e, già che ci sono, si lagnano per il finale non all'altezza della sua carriera in Blues. Avrebbero voluto un happy-end, finiranno con l'accontentarsi di uno strappo "feroce" buono per riempire pagine e pagine di giornali. E, magari, per trovare il nome giusto cui attribuire le colpe della crisi. PALLA A MORATTI - Di sicuro il colpevole non è Moratti. Il presidente nerazzurro ha fatto tutto secondo "norma". Ha spedito una proposta al Chelsea, ha incassato un primo no, ha rilanciato fino a 10 milioni di euro e, adesso, aspetta fiducioso. Da Londra dicono che nemmeno l'ultima offerta abbia fatto fare salti di gioia ad Abramovich. Sta di fatto che il paperone russo non ha più scelte. E che per Lampard all'Inter è davvero una semplice questione di ore.
ADDIO ANNUNCIATO - Il tutto dopo una giornataccia che ha convinto i quotidiani inglesi a "celebrare" precocemente l'addio dell'idolo di Stamford Bridge . Dal Telegraph al Sun, un po' tutti i tabloid d'Oltremanica parlano di ultime ore al Chelsea per Lampard. Non basta: ripercorrono le sue "gesta" e, già che ci sono, si lagnano per il finale non all'altezza della sua carriera in Blues. Avrebbero voluto un happy-end, finiranno con l'accontentarsi di uno strappo "feroce" buono per riempire pagine e pagine di giornali. E, magari, per trovare il nome giusto cui attribuire le colpe della crisi. PALLA A MORATTI - Di sicuro il colpevole non è Moratti. Il presidente nerazzurro ha fatto tutto secondo "norma". Ha spedito una proposta al Chelsea, ha incassato un primo no, ha rilanciato fino a 10 milioni di euro e, adesso, aspetta fiducioso. Da Londra dicono che nemmeno l'ultima offerta abbia fatto fare salti di gioia ad Abramovich. Sta di fatto che il paperone russo non ha più scelte. E che per Lampard all'Inter è davvero una semplice questione di ore.
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