Anche il presidente della Fifa, Sepp Blatter, è intervenuto nella querelle che riguarda Cristiano Ronaldo, auspicando il suo passaggio al Real Madrid e paragadonando l'attuale calciomercato a una forma di schiavitù moderna. Parole destinate a irritare non poco il Manchester United che, non più tardi di tre settimane fa, si era rivolto proprio alla Fifa per denunciare le indebite ingerenze degli spagnoli su un giocatore sotto contratto fino al 2012. Ma Blatter, che non ha esitato ad accostare il mercato dei calciatori a una versione moderna di schiavismo, si è schierato dalla parte dell'asso portoghese.
"Sono sempre dalla parte dei calciatori, se vogliono andarsene è giusto che il club li lasci andare - le parole del numero uno della Fifa -. Se un giocatore decide di giocare altrove, una soluzione si può sempre trovare. Anche perché, se non si sente più a proprio agio, non va bene nè per il giocatore nè per il club". Quindi, il controverso accostamento: "Credo che, nei trasferimenti di oggi, ci sia una forma di schiavismo, comprandoli qui e là per poi rivenderli. Stiamo cercando di intervenire, perché dopo la legge Bosman i club hanno reagito con contratti più lunghi. Ma un giocatore dovrebbe essere libero di andarsene, pagando il proprio contratto".
"Sono sempre dalla parte dei calciatori, se vogliono andarsene è giusto che il club li lasci andare - le parole del numero uno della Fifa -. Se un giocatore decide di giocare altrove, una soluzione si può sempre trovare. Anche perché, se non si sente più a proprio agio, non va bene nè per il giocatore nè per il club". Quindi, il controverso accostamento: "Credo che, nei trasferimenti di oggi, ci sia una forma di schiavismo, comprandoli qui e là per poi rivenderli. Stiamo cercando di intervenire, perché dopo la legge Bosman i club hanno reagito con contratti più lunghi. Ma un giocatore dovrebbe essere libero di andarsene, pagando il proprio contratto".
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