Un tuffo nel passato per un salto nel futuro. Claudio Ranieri "rivive" i suoi anni londinesi al Chelsea e si prepara alla sfida più importante della sua Juve. Senza fare inutili pronostici perché "loro sono i favoriti ma non lo accettiamo. Sono partite particolari, in 180 minuti tutto può succedere, conosciamo la forza del Chelsea e la rispettiamo ma sappiamo anche che possiamo dire la nostra e ci proveremo".
Poi, chiaro, riaffacciandosi in quello che è stato il suo stadio, è impossibile rimanere indifferenti e allontanare i ricordi. Il tecnico della Juve non ci prova nemmeno a dimenticare e veste senza affanni i panni dell'ex: "Ho vissuto qui quattro anni bellissimi - dice -, soprattutto il terzo dove siamo arrivati in Champions senza spendere una sterlina. Poi con Abramovich sembrava di essere al fantacalcio anche se in realtà la campagna acquisti è iniziata a luglio-agosto e abbiamo avuto poco tempo". Una bella storia con un brutto finale, però, e qualche passaggio nero come l'eliminazione in semifinale di Champions contro il Monaco ("Al ritorno vincevamo 2-0 e ci fecero gol con la mano a fine primo tempo, se fossimo andati al riposo sul 2-0 saremmo passati noi ma la storia non si può riscrivere") e l'esonero("Ma anche se avevo i giorni segnati non ho mai mollato") reso meno amaro dal tributo del pubblico deiBlues. "Nessuno sapeva ma tutti sapevano che sarei andato via - continua Ranieri - è stato molto bello il saluto dei tifosi, dei ragazzi, sono cose che restano nella memoria. Spero mercoledì sera di aver un bel benvenuto. Quando torno in Inghilterra, e lo faccio spesso perché ho ancora una casa qui, tutti i tifosi del Chelsea mi salutano, mi dicono che ho fatto un buon lavoro ed è bello. Se stringerò la mano ad Abramovich? Come sempre. L'ultima volta che l'ho visto è stato negli spogliatoi e mi ha detto che questa sarebbe sempre stata casa mia, non vedo perché non dovremmo stringerci la mano". Ranieri, rispetto al suo addio, trova un Chelsea che ha vinto tanto ma che ha anche cambiato tanto: quattro allenatori diversi nelle ultime due stagioni. "Sono d'accordo con Ferguson, il calcio sta cambiando anche in Inghilterra - commenta - prima si aveva il tempo per lavorare, per costruire la squadra, adesso non è più possibile: tutti vogliono vincere ma alla fine vince solo uno. Capisco i nuovi proprietari, tutti mettono soldi e sono convinti che spendono e vincono ma nel calcio non è così, non sono i soldi che fanno vincere. Fortunatamente".
LE PROBABILI FORMAZIONI CHELSEA (4-3-2-1): 1 Cech; 17 Bosingwa, 33 Alex, 23 Terry, 3 A. Cole; 13 Ballack, 12 Mikel, 8 Lampard; 21 Kalou, 39 Anelka; Drogba. A disp. 30 Taylor, 35 Belletti, 6 Carvalho, 15 Malouda, 20 Deco, 10 J. Cole, 9 Di Santo. All. Hiddink JUVENTUS (4-4-2): 1 Buffon; 21 Grygera, 33 Legrottaglie, 3 Chiellini, 28 Molinaro; 8 Camoranesi, 22 Sissoko, 30 Tiago, 11 Nedved; 10 Del Piero, 8 Amauri. A disp. 13 Manninger, 4 Mellberg, 18 Poulsen, 19 Marchisio, 32 Marchionni, 17 Trezeguet, 9 Iaquinta. All. Ranieri Arbitro: Benquerenca (Por)
Nessun commento:
Posta un commento