José Mourinho non firma per il pari. Nemmeno Carlo Ancelotti, anche se la speranza di veder giocare Kakà sembra svanita. In ogni caso il tecnico ha in serbo un'altra carta vincente e scommette su Pato: "Può fare molto bene". Il recupero di Kakà, si diceva, è difficile. "Non credo che giocherà il derby, è un giocatore che ci mancherà sicuramente. Ma il Milan è pronto a giocare bene questa partita" spiega l'allenatore rossonero. Sarà una partita a scacchi con José Mourinho; partita da studiare a tavolino: "Noi dobbiamo trarre indicazioni dal match che abbiamo vinto all'andata. In quella circostanza abbiamo disputato un match eccellente, l'Inter ha schierato due ali e noi abbiamo sfruttato lo spazio concesso ai nostri centrocampisti in mezzo al campo. Non credo che la situazione si ripeterà domani. Dobbiamo giocare con intelligenza: conosciamo i pregi e i difetti dell'Inter e come nella gara di andata giocheremo sfruttandone i difetti".
BECKHAM - Insomma, Kakà non sarà del match. Al contarrio di Maicon dato ieri per disperso. Pretattica? "Con o senza di lui non cambia il nostro modo di vivere questa vigilia" è la considerazione di Ancelotti. Il derby arriva subito dopo la nota diffusa dei Los Angeles Galaxy che ha sbattuto la porta sul passaggio di David Beckham al Milan. "Abbiamo ancora 20 giorni di tempo per chiudere la trattativa - sottolinea Ancelotti -. I Galaxy hanno forzato la situazione, ma c'è tempo fino al 9 marzo. Il mio auguro è che possa giocare altri derby".
NESSUN ADDIO - "Per me ci sono zero possibilità che questo sia il mio ultimo derby contro l'Inter. Quello che pensa la società invece dovete chiederlo alla società" dice invece a proposito di un suo addio al Milan. "Le voci sul mio futuro non mi hanno dato alcun disturbo e ho tempo ancora un anno e tre mesi per rinnovare, quindi c'è tempo. Non è una priorità". E sulla battuta di Mourinho che magari in futuro potrebbe anche allenare il Milan, ANcelotti risponde così, con una nota finale: "Mi sembra una cosa normale, l'ambizione di guidare una grande squadra è legittima. Io non potrei però allenare l'Inter: sarebbe contro la mia storia, che penso sia una bella storia e ci tengo".
NESTA - Una battuta sul nuovo stop di Alessandro Nesta: il difensore, reduce dalle terapie seguite in Florida per i problemi alla schiena, si è fermato ancora. "Ci vuole molta calma. Questa settimana ha lavorato un po' con la squadra, ma avverte ancora un po' di fastidio. Ha aspettato molto, può aspettare ancora. Comunque attendiamo gli accertamenti dello staff medico".
SCUDETTO - Una cosa è certa: Ancelotti crede ancora allo scudetto. Un vero ottimista visti gli 8 punti di distacco dall'Inter. Il motivo? "Perché questa squadra ha ritrovato una buona continuità di gioco e ha molte carte da giocare in mano. A cominciare dal derby, ovviamente".
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