a cura di Alberto Emmolo
Stiracchiata nel punteggio, più convincente nella sostanza. La vittoria col minimo scarto permette all’Inghilterra di superare in extremis la Slovenia e chiudere al secondo posto il gruppo C alle spalle degli Usa. E’ Jermaine Defoe il match winner di una nazionale sanguigna come il colore della divisa indossata a Port Elizabeth. La zampata del bomber del Tottenham, al 12° centro in nazionale alla 42.a presenza, vale il successo che scaccia gli incubi dei “leoni”. Contro la Slovenia Capello ha visto per larghi tratti la squadra che ha promesso alla vigilia, ovvero l’opposto delle prime sfide pareggiate con americani ed algerini. Giusta la scelta di schierare Defoe al fianco di Rooney dando grande rapidità alla fase offensiva, bene Milner e Gerrard intercambiabili sulle fasce. Segnali positivi anche dalla poco collaudata coppia di centrali difensivi Terry-Upson. L’Inghilterra poteva vincere con uno scarto più ampio ma il palo ed Handanovic hanno negato almeno in tre occasioni il punto del raddoppio regalando sofferenze fino alla fine. In un torneo particolare come un mondiale, con numerose gare di importanza crescente, superare il girone eliminatorio dopo aver toppato due match su tre è un segnale assolutamente positivo: nel tabellone a scontro diretto entra una nazionale che deve ancora dimostrare tutto il suo vero valore, la nuova mina vagante in Sudafrica può essere proprio l’Inghilterra a prescindere da quale sarà il suo avversario.
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