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sabato 26 giugno 2010

L'Inghilterra sogna il colpaccio alla Germania

di Alberto Emmolo


Domani pomeriggio si gioca l’ottavo di finale più nobile del tabellone. A Bloemfontein si sfidano Germania ed Inghilterra, partita dai tanti significati. Come stanno i “tre leoni”? La sensazione è quella di un gruppo che ha ritrovato fiducia sapendo di aver rischiato grosso con la Slovenia. Il derby europeo (il terzo contando Olanda-Slovacchia e Spagna-Portogallo) può valere il totale riscatto per la squadra di Fabio Capello dopo un girone eliminatorio più no che si.
Il morale è alto. Il goal di Defoe, il gioco a tratti ritrovato, la difesa che non prende goal da 265’ ed i recuperi di Carragher e King (tornato ad allenarsi regolarmente) regalano di fatto un roster completo e carico al c.t. friulano. Al contrario il problema rimane fare goal con Rooney clamorosamente a secco di reti ed apparso parecchio sotto tono nelle prime tre sfide mondiali. Sicuramente meglio Defoe in avanti al posto dello statico Heskey.
Con la Germania non è mai una sfida qualunque. I 27 precedenti fra due delle nazionali più blasonate del mondo partono dal 1903 per finire in un’amichevole del novembre 2008 vinta dai “leoni” a Berlino per 1-2 con reti di Terry ed Upson, probabili titolari domenica pomeriggio. Entrambe le formazioni hanno subito solo una rete nella fase eliminatoria e nessuna delle due avrà giocatori squalificati; fra i tedeschi dubbio per gli acciaccati Jerome Boateng e Schweinsteiger.
Nella fase finale dei Mondiali Germania ed Inghilterra vantano 4 precedenti con un solo, pesantissimo, sorriso inglese: il 4-2 del celebre goal fantasma di Hurst a Wembley che il 30 luglio 1966 valse la Coppa Rimet. L’ultima sfida fra le due risale al luglio 1990: semifinale delle “notti magiche”, 0-0 a Torino e successo teutonico dal dischetto che valse la finalissima vittoriosa di Roma. Proprio i precedenti e la solidità delle difese ha spinto Capello ad effettuare specifiche sessioni di rigori al termine di ogni allenamento: i papabili sono Lampard, Gerrard, Rooney, Milner e Barry col mediano del City che non ha sbagliato nessuno fra gli ultimi 5 penalty calciati in sfide ufficiali. Gli obblighi di calendario dovrebbero costringere l’Inghilterra a vestire nuovamente di rosso, come con la Slovenia e come nel ’66…

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