Editoriale a cura di Ruggiero Daluiso
E' arrivata la fine di questo lungo e difficile periodo di preparazione degli Azzurri a Sestriere, in vista dei Mondiali in Sudafrica. Solo chi ha seguito da vicino la squadra può realmente capire il carico di lavoro svolto, le difficoltà dell'altura e, probabilmente, la pesantezza che gli Azzurri avevano nelle gambe nella gara amichevole di ieri sera contro il Messico. Lippi ha sempre dichiarato che, le due amichevoli contro Messico e Svizzera, hanno valenza relativa. E' normale che una sconfitta all'inizio dell'avventura sul campo, possa accrescere le perplessità e far piovere critiche da parte di chi non aspettava altro, ma è anche normale che la "nostra" Italia, oggi, non può essere al massimo. Sarebbe giusto guardare il bicchiere mezzo pieno: la voglia di non mollare mai, nonostante i ragazzi di Lippi, verso la fine della gara, sembravano non avere più benzina. Nonostante tutto, hanno lottato fino al 94', fino a quando hanno visto la possibilità di trovare il pareggio, seppur con poco ordine, e molta confusione; sarebbe giusto ricordare che, nonostante i due gol subiti, un giovane di nome Bonucci ha dimostrato di non demeritare una maglia accanto a Cannavaro, seppure fosse alla sua seconda presenza in Nazionale; sarebbe giusto ricordare, anche - perché niente è da sottovalutare e tutto è da analizzare - che la non brillante, né bella Italia (del resto, quante volte è stata bella?), ha colpito una traversa (sullo 0 a 0) e un palo. I primi delusi della sconfitta sono loro, gli Azzurri, anche perché nella doppia gestione Lippi l'Italia aveva perso solamente 5 volte (6 con ieri sera) in 51 partite (52 con ieri sera) e, addirittura, aveva battuto uno splendido record: 31 partite consecutive senza mai perdere. Ma in campo, il tempo darà ulteriori risposte. Inutile far piovere critiche adesso. Inutile iniziare ad invocare gli esclusi, basandosi su simpatie personali. Guardare avanti, perché l'Italia deve fare l'Italia, deve giocare da Italia. Quest'oggi gli Azzurri si alleneranno nel pomeriggio intorno alle 16.30 per quello che sarà l'ultimo allenamento in altura. Probabilmente il c.t. spiegherà alla squadra ciò che non gli è piaciuto della partita contro il Messico e chiederà di correggere gli errori in vista dell'amichevole di domani sera contro la Svizzera. Poi, al termine dell'allenamento pomeridiano, cena, riposo e, domani mattina la partenza per Ginevra. La sosta a Sestriere finisce così, tra critiche, scetticismo e speranze. Sestriere, questa mattina, si è svegliato insieme ad un magnifico sole. Quella di oggi, infatti, dovrebbe essere la giornata più calda, in altura, per l'Italia. Si parla di una temperatura che dovrebbe oscillare da una minima di 11,2° ad una massima di 16,6°. Forse è un modo per salutare la Nazionale. Il congedo da Sestriere sarà caldo, certamente più caloroso di alcune critiche già piovute addosso. In questi casi, con i debiti scongiuri, è bello ribadire: non succederà, ma se dovesse succedere... . Se dovesse succedere, tutti saliranno sul carro del vincitore. Il nostro Paese è così, lo è sempre stato e sarà difficile cambiarlo. Ciao Azzurri. Da domani, Sestriere sarà sicuramente un paese diverso...
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