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venerdì 11 giugno 2010

L'editoriale di Ruggiero Daluiso: Tutti i sogni del mondo


a cura di Ruggiero Daluiso

Parte oggi un mondiale che si tuffa nella storia e per una volta non soltanto del calcio: il primo in Africa, senza però la presenza tanto attesa invano di Nelson Mandela, colpito da lutto familiare questa notte. Ma alla fine dei giochi vincerà (come sempre) una squadra europea o sudamericana. Malgrado le promesse di Blatter, il Sudafrica sta faticando per ospitare un evento che non avrà sicuramente solo una connotazione sportiva, dal momento che il governo ha speso 4 milioni di euro per costruire e modernizzare tutte le strutture che vedremo in questo mondiale, a partire dalle semplici strade fino ad arrivare agli stadi in cui si giocheranno questi Mondiali di calcio. In attesa di sapere se i nuovi stadi, come Nelspruit e Polokwane, faranno la fine degli elefanti bianchi nel deserto, oggi scopriremo quanto veramente vale il Sudafrica, sul campo, contro il Messico che ha fatto soffrire l'Italia appena una settimana fa. Stasera invece assisteremo ad una sfida che non doveva esserci, per colpa di un arbitro, forse, troppo disattento o, forse, troppo condizionato dalla FIFA. Ma non possiamo andare avanti con i se, con i ma e con i forse, perchè la Francia in qualche modo è approdata in questo ennesimo mondiale e se la giocherà contro l'Uruguay nella partita più ostica del girone; non sarà soltanto la sfida tra la prima squadra campione del mondo nel 1930 e l'ultima che si è inginocchiata all'Italia in quel di Berlino. La partita di stasera è il primo anticipo di un Mondiale in cui ci sono tutte le nazionali che hanno vinto almeno una volta: tre sudamericane (Brasile 5, Argentina e Uruguay 2), quattro europee ( Italia 4, Germania 3, Inghilterra e Francia 1). Con tutto il rispetto per le qualità delle sei squadre africane non credo minimamente che Sudafrica in primis, Ghana, Costa d'Avorio, Nigeria, Algeria e Camerun possano aspirara alla vittoria del mondiale sottolineando ancora una volta la scarsità delle squadre di colore, ma dal momento che questo Mondiale si disputerà in Africa per la prima volta una di queste sei abbia orgoglio più di una europea o sudamericana: sarebbe già una grande cosa se una delle sei riuscisse a migliorare il record del Camerun nel 1990 e del Senegal nel 2002 arrivate entrambe ai quarti di finale. E allora non ci resta che attenderci, come sempre, una finale tra la solita sudamericana e la solita europea, perchè il Mondiale non ha mai premiato delle scommesse e sorprese come la Grecia, vincitrice dell'Europeo 2004. Al Mondiale vince la squadra che è la più forte in quel mese, non prima nè dopo; e allora attenzione all'Inghilterra che con Rooney e Capello può fare la differenza, ma soprattutto occhio all'Italia che potrebbe essere spinta dalla voglia di bissare il successo di 4 anni fa. Il carro dell'ultimo vincitore riparte Lunedì proprio contro il Paraguay a Città del Capo e noi saremo felici di seguirlo, magari, fino all' 11 Luglio. Lo stesso giorno del trionfo di Enzo Bearzot nel 1982. E allora non mi resta che dirvi Buon Mondiale a tutti quanti!

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