Una scarpata di Ibra. Basta quella. Alla fine i tre punti arrivano, così come la vetta della classifica in attesa del Real. Mercoledì si gioca in Champions, a Londra, contro l’Arsenal, e bisogna dosare le forze e gli uomini: tanto riposo, quindi, per Messi e Xavi, tenuti in panchina per tutto il primo tempo e uno scampolo di ripresa, ma fondamentali, nella seconda metà di gara, per restituire al Barça quel minimo di brillantezza necessaria per artigliare il 23° successo in campionato. Senza di loro, non dico che il Barcellona sia una squadra qualunque, ma quasi.
Quarto in classifica e in piena corsa per un posto in Champions, il Maiorca gioca senza timori reverenziali, e lo mette in mostra già nei primi secondi della partita, quando Adurizscarica una conclusione violentissima sulpalo e Valdes vola poi a respingere la pronta ribattuta di Castro. Alla faccia della trasferta di piacere al mare...
Il Barcellona ingrana le marce basse con estenuante lentezza, lavorando bene fino alla trequarti, dove si avverte la mancanza della Pulce: la prima palla-gol è firmata Milito, incornata sugli sviluppi di un corner, poi è Ibrahimovic, con un paio di accelerazioni, a creare scompiglio, ma sempre in modo sterile. Il Maiorca non perde l’atteggiamento quadrato, e al 42’ sfiora nuovamente il vantaggio con una sassata di Valero su punizione che si stampa sul legno alla sinistra di Valdes.
Un affaticamento muscolare occorso a Iniesta convince definitivamente Guardiola a inserire Messi al 51’: l’argentino fornisce qualità immediata alla manovra offensiva blaugrana nonostante la prima palla-gol della ripresa sia di Suarez,che mette a lato di pochissimo raccogliendo un rimpallo al limite dell’area. La situazione di stallo si sblocca al 63’, quando Aouate respinge corto una conclusione scoordinata di Puyol sugli sviluppi di un corner dalla sinistra:Ibrahimovic piomba sul pallone come un falco e, con una zampata rapace, gonfia la rete con un facilissimo tap-in.
Trovato il gol del vantaggio, il Barcellona prova ad addormentare la partita, pungendo sporadicamente con le accelerazioni di Messi (incredibile occasione sprecata all’82’ con palla alta sopra la traversa): il Maiorca si spreme soltanto nel finale senza, però, riuscire a concretizzare nulla. E quei due pali colpiti nel primo tempo grideranno a lungo vendetta.
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