Mattia Mustacchio, attaccante: "Spero di fare un altro gol, dopo quelli contro la Spagna: dobbiamo vincere per ripagarci del lavoro svolto". Antonio Mazzotta, difensore: "Sono gli ungheresi che devono avere paura di noi, voglio tornare a casa con la Coppa". Francesco Rocca, allenatore: "Sento un po’ troppo entusiasmo intorno a questa squadra. Ricordiamoci come siamo partiti e come siamo arrivati fino a qua, con umiltà e facendo tesoro delle emozioni per crescere". Voci diverse in casa azzurra alla vigilia della sfida con l’Ungheria, che può valere l’ingresso storico nelle semifinali e nelle prime quattro della categoria al Mondo.
EUFORIA E PIEDI PER TERRA — Mentre i giocatori volano, e si godono la nuova notorietà, con ragazzini egiziani che chiedono loro fotografie e con telefoni cellulari che si riempiono di messaggi dall’Italia ("Dopo la Spagna me ne sono arrivati migliaia, quelli dei parenti e dei vecchi allenatori mi hanno fatto particolare piacere" dice Mustacchio), tocca allo staff tecnico cercare di tenere alta la concentrazione e i piedi ben piantati per terra: "Perché l’Ungheria è una squadra tosta - spiega Rocca -, il nostro e quello fra Brasile e Germania sono i quarti più duri".
PROBABILE FORMAZIONE — L’ultimo allenamento ha sancito il recupero di Gentili e Raggio Garibaldi, che hanno passato un test sugli scatti ("Perché io la maglia non la regalo a nessuno") e che rientreranno fra i titolari. Gli fanno posto, forzatamente, Crescenzi e Sciacca, squalificati: al posto del secondo, che ha hiuso l’allenamento anche con un problema all’adduttore, gioca il genoano, mentre sulla fascia destra della difesa viene spostato Bini, con Gentili centrale. L’unico dubbio riguarda l’attacco, dove il rientrante Eusepi e Misuraca si giocano una maglia. Questa la probabile formazione, col 4-2-3-1: Fiorillo; Bini, Gentili, Albertazzi, Mazzotta; Raggio Garibaldi, Calderoni; Della Penna, Mazzarani, Mustacchio; Eusepi o Misuraca.
GLI AVVERSARI — Gli ungheresi dovrebbero essere un po’ più stanchi, visto che hanno giocato un giorno dopo e chiuso solo ai rigori, ma loro la storia l’hanno già fatta: nessuna rappresentativa giovanile magiara aveva mai superato il primo turno. Del resto questa è una generazione d’oro con il barese Koman capitano e la colonia del Liverpool, dal portiere Gulacsi alle punte Nemeth e Andras Simon a fare paura. Si gioca alle 20 (diretta tv su SkySport1 alle 19.55) allo stadio di Suez, arbitra il colombiano Ruiz.
Nessun commento:
Posta un commento