Pochi concetti, ma chiari e decisi. Marcello Lippi (che ha glissato sulle voci di un suo ritorno alla Juve: " Non so neanche cosa farò domani, figurarsi se penso alla prossima estate...") parla sotto la pioggia a Coverciano, a poco più di tre ore dal decollo (avvenuto alle 16.45 da Pisa, con atterraggio alle 18.32 locali) per
Dublino, alla vigilia di Irlanda-Italia, la partita che può regalare agli azzurri il pass per il Mondiale in Sud Africa del 2010. Anzitutto, una notizia. Cannavaro ci sarà. Parola di Lippi. Da domenica sarà in ritiro con l’Italia post Irlanda, o pre Cipro, come preferite. "Caso già sgonfiato, un pochino strumentalizzato - dice il c.t. -, ma è superato, parliamo dell’Irlanda". Va bene. "C’è un po’ di emozione perchè sarà una gara chiave, ma non di frenesia. Andiamo lì per vincere, non per il punticino, che pure significherebbe Mondiale raggiunto. La settimana di lavoro è andata molto bene, l’unico intoppo è stato l’acciacco che ha bloccato Marchisio. All’andata a Bari abbiamo sofferto tanto per l’inferiorità numerica (per l’espulsione discutibile di Pazzini ndr). Ha detto bene Gigi (Buffon) ci attaccheranno con folate improvvise, ma abbiamo i mezzi per rispondere. Un messaggio per Trapattoni? Ciao". C’è anche lo spazio per una divagazione. "Sono felice per il Nobel a Obama. Mi sa emozionare".
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