Se il Chievo si salverà, bisognerà intitolare qualcosa a Vincenzo Italiano: una statua, una strada, uno stadio. Perché il centrocampista, da solo, ha portato in tasca ai veronesi quattro punti. Pur non giocando tantissimo. Nello spareggio tra le ultime in classifica contro la Reggina, al Granillo, gli uomini di Di Carlo colgono la seconda vittoria consecutiva dopo quella col Napoli: un 1-0 arrivato in pieno recupero con un gol, appunto, di Italiano. Come all'andata. Di slancio, così, il Chievo si trova a un punto dalla salvezza. Mentre, di contro, i calabresi si mangiano le mani. Dopo un avvio promettente di match, l'espulsione ingenua di Carmona ha scompaginato i piani della vigilia.
BEPI ATTACCA - Con Sestu, Cozza, Brienza e Corradi, Pillon mette in chiaro le cose fin dal fischio d'inizio. La sua Reggina dovrà attaccare, attaccare, attaccare. Nel Chievo il nuovo acquisto Makinwa va in panchina, lasciando il peso dell'attacco sulle spalle della solita coppia Esposito-Pellissier, con Pinzi (200 presenze da professionista con stasera) a giostrare dietro di loro.
PELLI-PALO - E in effetti all'inizio i padroni di casa spingono. Basta un contropiede, però, per ribaltare l'inerzia. Frey dalle retrovie pesca Pellissier, che di prima intenzione incrocia magnificamente di destro. Palo interno, prima che la palla rimbalzi sul tacco di Campagnolo. Rischio autorete, ma pericolo scampato. Certo, i difensori calabresi, avvertendo la pressione, iniziano ad esagerare con i retropassaggi. Basta una magia di tacco di Cozza per Brienza per risvegliare gli animi reggini. Ma Sorrentino è attento in uscita.
CARMONA INGENUO - E' monca per venti minuti, la fase d'attacco dei ragazzi di Pillon. Sestu, infatti, la vede poco. Non appena si accende, però, la difesa veronese inizia ad andare in difficoltà. Tenere Corradi per Yepes e Mandelli è dura, e bisogna arrangiarsi con i falli. Non è un fallo, tecnicamente, quello che compie Carmona a pochi minuti dall'intervallo. Il cileno, in compenso, a gioco fermo scaglia la palla nelle parti basse di Rigoni. Sotto gli occhi dell'arbitro, peraltro. Rosso inevitabile e tattiche scardinate.
BARILLA' CI PROVA - Beffa ulteriore per la Reggina, Brienza che si rompe a pochi secondi dall'intervallo. Pare per guai muscolari. Dentro Barillà e squadra con più senso, almeno come ruoli in campo. Il giovane Antonino va a sinistra e prova a dar fastidio, senza troppo costrutto. Perlomeno è l'unico a tentare qualche tiro in porta: uno messo in corner da Sorrentino, l'altro a lato da buona posizione. il Chievo, in superiorità numerica, dovrebbe fare di più. Invece si impantana in un possesso-palla abbastanza sterile.
SVENTOLA - I padroni di casa in compenso scompaiono dal campo (Corradi, tanto gagliardo quanto isolato, mette quasi tenerezza circondato da 4-5 avversari), e facilitano il compito ai rivali. Che prendono le misure con un destro di Bentivoglio a fil di palo e, al 93', sfondano. Corner di Marcolini che appoggia all'accorrente Italiano, entrato da poco. Deja-vu pazzesco: il tiro del centrocampista finisce all'incrocio. Beffa servita all'ultimo, come all'andata. Il risultato è una mazzata per la Reggina, ora ultima da sola.
REGGINA-CHIEVO 0-1
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