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martedì 27 gennaio 2009
CAOS PANUCCI MA TORNA TOTTI
La Roma va. Rimonta strepitosa. Dall'inferno a tre pun ti dalla zona Champions. Ma a Trigoria, alla vigilia della gara contro il Palermo, tiene banco ancora la questione Panucci. Ed è stato duro Luciano Spalletti nei confronti del difensore che domenica scorsa ha rinunciato ad andare in panchina e ha chiesto di essere ceduto. "Panucci resta o va via? Questo non lo so, devo prendere atto della volontà del calciatore di non volere essere a disposizione e d'accordo con la società non verrà convocato. Sono uno aperto a qualsiasi tipo di dialogo con tutti quelli che lo vogliono. Panucci ci ha mancato di rispetto. Christian il rispetto lo riconosce solo dandogli sempre la maglia da titolare. Il rispetto è quello che ha tolto lui a me non accettando una mia decisione e anche alla squadra. In quella stessa panchina c'erano Totti, Aquilani e Perotta, questa sì che è mancanza di rispetto". Intanto sale l'ipotesi estero per il difensore. "E' molto probabile, da domani potrò essere più preciso in merito - ha detto Oscar Damiani, l'agente del terzino -. Se va in Francia? È una pista che stiamo battendo".
TOTTI SUBITO - Meglio pensare al campionato e alla squadra di Ballardini. E alla grande rimonta. "Facile fare sogni ambiziosi - ha spiegato Spalletti -, ma bisogna sempre scontrarsi con il ricordo che abbiamo vissuto insieme; da domenica a domenica può cambiare tutto. Dobbiamo rimanere attenti e applicati. Totti? Giocherà dall'inizio. Se sarà al 100%, sono già contento che si senta e abbia di esserci". L'avversario di domani sera è il Palermo di Davide Ballardini che Spalletti non ha mai battuto. "Non faccio caso alle statistiche e ai numeri, avrò un motivo in più per dare un contributo alla squadra. Lui è bravo, lo ha dimostrato al Cagliari e lo sta ripetendo a Palermo. Ci sono anche altri allenatori come Giampaolo e Allegri e questo è bello. Il Palermo ha entusiasmo e ha bravi calciatori, qualcuno lo conosco bene. Fanno bene ad avere ambizioni visto che hanno un presidente molto ambizioso", ha detto Spalletti.
GLI ARBITRI - L'allenatore giallorosso è poi tornato sulle ultime polemiche arbitrali che hanno visto anche la stessa società giallorossa alzare la voce. "Mi sembra già che ci sia troppa carne al fuoco, meglio non metterne altra. Io posso rafforzare ciò che ha detto Collina ovvero che nella confusione non cresce mai il talento. È difficilissimo che qualcuno così possa dimostrare le sue qualità, meno confusione si crea e più questi arbitri giovani e bravi avranno la possibilità di crescere come succede per i calciatori e qualsiasi professione. Non bisogna farsi innervosire dalle loro scelte, un arbitro può sbagliare, anche se è diverso sbagliare una decisione oppure come per i calciatori sbagliare un gesto tecnico".
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