"Alla fine hanno assolto la Gea e condannato i Moggi: è una vergogna", commenta a caldo sulla sentenza che mette fine a CalciopoliLuciano Moggi. "Mi dispiace soltanto per mio figlio Alessandro, lui è giovane". Poi lancia una provocazione in chiave calcistica: "Le accuse non reggeranno in appello, il processo di secondo grado non saranno i tempi supplementari di questa vicenda. Lì andiamo al Golden Gol".
Non è sorpreso dalla sentenza: "caduto il masso (il reato di associazione a delinquere, ndr), il mattone doveva rimanere", spiega, riferendosi alla violenza privata delle presunte pressioni nei confronti dei calciatori Emanuele Blasi e Nicola Amoruso, contestazioni che Big Luciano giudica "ridicole". "Dopo questa sentenza mi aspetto che direttori sportivi e società di calcio insorgano perchè tutti potrebbero essere accusati di violenza privata", conclude.
Soddisfatto invece dell'esito del processo Davide Lippi: "E' stata una grande sofferenza che ho vissuto da innocente, mi ha insegnato molto, ora continuerò a svolgere il mio lavoro con serietà, dignità e rispetto come ritengo di avere fatto fino ad oggi", spiega. Felice per l'assoluzione della sua famiglia, ringrazia i suoi giocatori che, dice, "mi hanno sempre dato la loro piena fiducia".
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