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domenica 18 gennaio 2009
POVERO KAKA'
Ancora 24 ore di attesa, al massimo 48. Poi, Ricardo Kakà e suo padre Bosco dovranno per forza dire la loro, decisiva, parola: lo snodo di quest'intrigante storia che ha messo in subbuglio il Milan e tutto il calcio italiano. L'ingegner Bosco è atteso a Milano da un momento all'altro, ma è chiaro che la sua prima preoccupazione sarà quella d'incontrare Ricardo. Devono, chiaramente, fare insieme la scelta. Del resto è durissima dire no ad un'offerta da 15 milioni di euro netti a stagione: più i premi. Un'operazione che nelle tasche della famiglia Kakà potrà portare anche 100 milioni sino al 2014. Al Milan, invece, andranno circa 105 milioni di euro. Tuttavia al club rossonero ne resteranno 100 netti, i restanti verranno girati al San Paolo in virtù della norma Fifa che assegna circa il 5% di un trasferimento al club in cui il calciatore s'è formato.
TRAMA - Le parole di Silvio Berlusconi anche ieri hanno confermato il via libera del club rossonero. Ma l'operazione è tutt'altro che definita. Una ricostruzione accurata dei fatti dimostra come il Manchester City abbia avvicinato il padre di Kakà già in occasione della trasferta rossonera a Portsmouth. E quella principesca offerta ha indotto il papà-agente del brasiliano a far presente al Milan l'esigenza di un nuovo ritocco dell'ingaggio di Kakà: vale a dire ciò che era avvenuto negli ultimi tre anni sulla spinta delle ricche lusinghe del Real Madrid. Stavolta, però, il Milan non ha ritenuto di entrare di nuovo in questa perversa spirale, anche per non dover dare aumenti pure alle altre stelle rossonere. Si spiega così la scelta di aprire le porte allo sceicco Mansour. E di girare il pallino alla famiglia Kakà. Che ora deve fare una scelta di campo importante. Evidentemente la proposta economica è sbalorditiva: forse irripetibile. Ma le incognite sul futuro tecnico del Manchester City pongono più di un dubbio al Pallone d'oro 2007. Lui andrebbe volentieri al Real Madrid o al Chelsea: invece non gli basta Robinho per pensare subito ad un futuro in grande stile con il City. Perciò Kakà aspetta una chiamata da Madrid per uscire dalle secche di questa situazione.
DUBBI - Invece sino a ieri sera Florentino Perez, candidato a prendere il posto di Calderon in estate, non si è fatto vivo con l'entourage del brasiliano. Ma il tempo stringe. L'a.d. del Manchester City, Gary Cook, ha il mandato di chiudere la trattativa in tempi brevi. Difficile che conceda ulteriori pause di riflessione. E anche il Milan tifa per una soluzione del giallo in tempi brevi. La pressione è enorme. Kakà saprà reggere a questa responsabilità? Il Milan è pronto ad aiutarlo: a patto che non debba sopportare nuovi costi. Altrimenti ognuno per la sua strada.
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