Non è certo uno che si piange addosso, Raymond Domenech. Poche ore dopo la batosta subita dall'Olanda, il ct francese guarda avanti. Impettito come sempre, più di sempre. "Italia- Francia è ormai il mio derby, una partita particolare, straordinaria, che tutti vorrebbero giocare. E non vedo l'ora che arrivi". La sfida di martedì prossimo rappresenta, per entrambe le squadre, l'ultima speranza di qualificarsi ai quarti. "Non siamo padroni del nostro destino - ha detto il ct transalpino - giochiamo e poi vediamo quello che sarà successo nell'altra partita. Non voglio dire niente e non ho lezioni da dare a nessuno. Anzi, quanto a lezioni ne ho presa una proprio ieri sera dall'Olanda. Con l'Italia ce la giocheremo ad armi pari. Il mio obiettivo è poter dire, alla fine, che ci abbiamo provato fino in fondo".
Poi aggiunge: "Dobbiamo essere presenti e vivi, ci sarà tempo per fare bilanci e critiche quando saremo in vacanza. Adesso dobbiamo giocarci questa partita bellissima, eccezionale, con emozioni e vibrazioni che sono l'unico motivo per fare questo lavoro e vivere nel mondo del calcio. Se vado a una partita dove tutti si annoiano, c'è poca gente, non succede niente, alla fine sono deluso. Qui invece c'è una pressione straordinaria, tutti vogliono esserci e gli stimoli sono enormi".La tentazione è troppo forte: Domenech non può non tornare su Olanda-Francia... "Non siamo stati all'altezza, siamo stati sfortunati, gli olandesi sono stati bravi e l'arbitro... l'arbitro è stato soltanto miope. C'era un rigore netto nella loro area, potevamo ribaltare la partita, tutti hanno visto quel fallo di mano tranne l'arbitro. Magari se gli avessimo regalato un paio d'occhiali non avremmo perso".
Infine, sul suo futuro: "La cosa non mi preoccupa. Mi preoccupa la partita contro l'Italia, è più importante del mio futuro".
Poi aggiunge: "Dobbiamo essere presenti e vivi, ci sarà tempo per fare bilanci e critiche quando saremo in vacanza. Adesso dobbiamo giocarci questa partita bellissima, eccezionale, con emozioni e vibrazioni che sono l'unico motivo per fare questo lavoro e vivere nel mondo del calcio. Se vado a una partita dove tutti si annoiano, c'è poca gente, non succede niente, alla fine sono deluso. Qui invece c'è una pressione straordinaria, tutti vogliono esserci e gli stimoli sono enormi".La tentazione è troppo forte: Domenech non può non tornare su Olanda-Francia... "Non siamo stati all'altezza, siamo stati sfortunati, gli olandesi sono stati bravi e l'arbitro... l'arbitro è stato soltanto miope. C'era un rigore netto nella loro area, potevamo ribaltare la partita, tutti hanno visto quel fallo di mano tranne l'arbitro. Magari se gli avessimo regalato un paio d'occhiali non avremmo perso".
Infine, sul suo futuro: "La cosa non mi preoccupa. Mi preoccupa la partita contro l'Italia, è più importante del mio futuro".
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