Barcellona è bollente, il Nou Campesige la "remontada", ma Pep Guardiola, nella conferenza stampa della vigilia del match con l'Inter,cerca di smorzare i toni e focalizzare l'attenzione sulla gara: "E' solo una partita di calcio - spiega - c'è da parte nostra la grande gioia di vivere una gara come questa, che abbiamo preparato con tranquillità. Il nostro obiettivo deve essere giocare come sappiamo, giocare il miglior calcio d'Europa".
Guardiola è tornato su quanto detto da Pique' ("voglio vedere i giocatori dell'Inter entrare in campo e odiare la professione di calciatore per 90 minuti") chiarendo che sono parole che vanno intese "in senso buono, nel senso che dobbiamo essere noi e i nostri tifosi a far sentire loro che vogliamo vincere. Siamo un club esemplare - sottolinea - noi sappiamo quello che rappresentiamo e so che anche i giocatori vogliono che sia uno spettacolo per tutti. Sappiamo che sara' una sfida straordinaria e avere il supporto della gente sara' una spinta in piu', ma abbiamo preparato bene la gara di ritorno e sappiamo come giocare. Dobbiamo essere noi stessi, giocare il nostro calcio per eliminare l'Inter e arrivare in finale. I giocatori dell'Inter non odieranno questa professione - ha chiosato sull'argomento Guardiola - se vincono saliranno felici sull'aereo e se perdono se ne torneranno tristi. Non giochiamo contro nessuno, è una partita, undici contro undici e un pallone".
Sulle possibilità effettiva di rimonta, Guardiola non dimentica che "la realtà è che partiamo dall'1-3 e dobbiamo ribaltarlo, non so se ce la faremo ma dobbiamo essere noi stessi, a prescindere dall'Inter e dai suoi giocatori, dobbiamo essere noi stessi, andare in campo essendo noi stessi. Se perderemo faremo loro i complimenti e l'in bocca al lupo per la finale. Voglio che i giocatori sentano che e' un onore e un privilegio essere in semifinale, voglio che la vivano come una festa". Guardiola evita anche le polemiche sugli arbitraggi ("non mi preoccupavo dell'arbitro dell'andata, non mi preoccupo di quello di oggi") mentre su Mourinho dice: "Quando era qui non avevo la capacita' di prevedere quello che sarebbe successo dopo, non abbiamo una grande relazione, non ci sentiamo per telefono, ma lo considero il migliore e cercheremo di batterlo". Fuori Puyol per squalifica, tocchera' quasi certamente a Gabriel Milito occuparsi del fratello Diego. "E' normale che ci sia un po' d'ansia da parte di Gaby, e' una sfida particolare per loro due ma non dobbiamo preoccuparcene. L'Inter è una squadra straordinaria, non è solo Milito e ha molte carte da giocare"
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