Non è una novità, nemmeno nel caleidoscopico mondo del calciomercato: il Milan evidenzia in Philippe Mexes uno dei principali obiettivi della prossima campagna acquisti estiva. Il ritiro (sempre probabile, mai sicuro) di Paolo Maldini e i frequenti guai fisici dei difensori rossoneri, da Nesta a Kaladze, fanno sì che il club pensi a un forte difensore centrale: e il romanista, già contattato l'anno scorso, è in prima fila.L'operazione, come ovvio, non si presenterebbe certo come una delle più agevoli. Tanto per cominciare, bisognerebbe verificare la volontà effettiva di Rosella Sensi, combattuta tra la logica tecnica (che presume l'incedibilità di un giocatore come Mexes) e quella del bilancio, argomento che la Roma non può mai permettersi di ignorare. La politica della presidente giallorossa, da quando si trova al timone della società, è stata quella della cessione di un grosso calibro all'anno per finanziare le campagne di rafforzamento. Due anni fa toccò a Chivu, l'estate scorsa a Mancini (entrambi finiti all'Inter) e nel giugno 2009 potrebbe toccare a Méxes. Certamente non verrà via gratis, nè a prezzo di saldo: il francese vale almeno 20 milioni di euro, o in contanti o con qualche contributo in carne e ossa. Il Milan ha parecchia merce da mettere sul piatto: un difensore per un difensore, ovvero Bonera, oppure Jankulovski, che consentirebbe a Spalletti di avere un prezioso esterno in più, o addirittura un Borriello, vecchio pallino dei giallorossi, nel caso in cui la stagione del ritorno all'ovile rossonero non gli regalasse il giusto spazio. Alla fine, come sempre, conterà molto anche la volontà del giocatore. Il cui rapporto con Roma e la Roma si è leggermente incrinato a causa di vicissitudini private (il mini-rapimento della figlia la scorsa estate, mentre lui era in ritiro) e professionali (qualche screzio con Spalletti). Nel caso il diretto interessato non provveda con un po' di stucco a rimettere tutto insieme, il Milan è pronto a vestirsi da Diavolo tentatore.
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