WWW.SPAZIOCALCIO.COM

CI SIAMO TRASFERITI SU WWW.SPAZIOCALCIO.COM ! VI ASPETTIAMO

sabato 4 ottobre 2008

KAKA' AL SASSUOLO TRA 2-3 ANNI,PAROLA DI SQUINZI


Domenica 28 settembre 2008, dottor Giorgio Squinzi, è una data da scolpire.
“Sì, abbiamo goduto”.
Si è svegliato con il Sassuolo primo da solo in serie B.
“Calma, il campionato è lunghissimo, ma i dati del centro Mapei di Castellanza dicono che possiamo crescere ancora. E’ il risultato di un lavoro serio, fatto di programmazione e impegno: le stesse filosofie del ciclismo quando eravamo ai vertici mondiali”.
Poi domenica pomeriggio a Varese il trionfo di Ballan al Mondiale sponsorizzato Mapei.
“Una bellissima corsa, il mio cuore batteva per Bettini: la sua decisione di smettere mi sembra precipitosa. Ballerini ha scelto la tattica giusta, poi è stato straordinario Ballan e Cunego è arrivato secondo: non ci poteva scappare la vittoria. E abbiamo battuto gli spagnoli, finalmente: di loro salvo solo Oscar Freire, uno pulito”.
E domenica sera il "suo" Milan ha vinto il derby.
“Un discreto Milan e un’Inter senza gioco. Ibra è il più grande: fermato lui non c’è nulla. Ronaldinho non sembra più un giocoliere, ha fatto cose da campione. Ma Kakà per me resta l’ideale di campione. Tra due anni lo porto al Sassuolo”.
Bene! Zampagna ha detto che andrete in Champions...
“Dev’essere un personaggio simpatico questo Zampagna, non l’ho ancora conosciuto bene. Da ragazzo faceva il tappezziere, chissà se usava i nostri prodotti... Lo prendo in parola: andiamo in Champions”.
L’anno scorso mentre il Sassuolo vinceva la C1 lei scherzava lanciando la sfida all’Inter.
“Se dovessimo giocare contro il Milan sarei curioso di vedere se resto milanista. Ma non importa. Uno dei nostri segreti è che la proprietà è lontana, il management è competente e non rompe le scatole ai tecnici. Abbiamo vinto con Remondina e Allegri, ora c’è Mandorlini: se la cabala continua... andiamo in Champions!”.
Mandorlini è marchiato Inter.
“Ero contrario al suo ingaggio solo per questo, ma il mio amico Ernesto Pellegrini mi ha detto che è un bravo ragazzo e i miei manager hanno garantito. A me non dispiaceva un milanista, tipo Costacurta, ma deve prima fare esperienza”.
Nel ciclismo, quando la rilevò, la Eldor era sull’orlo del fallimento e in due anni divenne la prima squadra al mondo. Il Sassuolo faticava a fare la C2.
“Nel ciclismo ho cominciato per passione, gli investimenti sono arrivati più avanti, con Ballerini e gli altri. Vede, gli imprenditori devono fare qualche azzardo e se lo azzeccano vincono: in 9 anni ai vertici del ciclismo mondiale la Mapei è diventata un marchio. Usiamo sempre prudenza e realismo, ma quando c’è da rischiare si rischia. E se va bene, si vince”.
Cosa pensa di una serie B che è partita senza sapere su quali risorse può contare?
“E’ un gran problema. A noi però quello che arriva va bene, non avendo fatto spese folli”.
Beh, insomma...
“Abbiamo centrato gli acquisti, come Zampagna e Salvetti, e speso il giusto: in B c’è chi spende molto di più. Da noi contano puntualità negli stipendi, serietà, lavoro...”.
Peccato dover giocare a Modena. Visto il Mapei Cycling Stadium di Varese, ne progetta uno anche a Sassuolo?
“Facciamo questo campionato e poi vediamo: se bisogna fare uno stadio da Champions, bisogna studiarlo bene...”.
Lei è un patron un po’ atipico. Quando vedrà la squadra?
“Sabato (oggi, ndr) sono in fiera a Bologna, poi ci andrò”.
Lei lasciò il ciclismo dopo essersi schierato contro il doping. C’è una cosa che le farebbe lasciare il calcio?
“Se mi accorgessi di situazioni simili, lascerei subito. Non cerco notorietà personale ma simpatia per il nostro marchio”.
Da presidente di Federchimica, che messaggio lancia al presidente di Federcalcio?
“Bisogna che le società siano capitalizzate e non siano esposte agli umori e all’emotività. Tanti club hanno avuto problemi: prima Abete li risolverà, prima il calcio starà meglio.

Nessun commento:

Posta un commento