Il silenzio è d’oro, specialmente se lascia spazi alle ultime parole famose, a quell’avviso ai naviganti lan ciato sette giorni prima che comparisse Damato di Bar letta, facendo di Udinese-Na poli un polpettone: «Io devo capire come vanno le cose, altrimenti che senso ha inve stire? ». L’eco delle parole di De Laurentiis s’avverte nella quiete che ancora avvolge la tempesta del Friuli e la rab bia di Napoli implode tra Castelvoltur no e la Fil mauro, in una medita zione prolungata che blin da ogni for ma di reazio ne e che rimanda qualsiasi annotazione alla conferenza stampa odierna di Riccardo Bigon, finito nel libro nero del fischietto pugliese e si stemato dal giudice sportivo per una giornata. Le rivela zioni a mente fredda e persi no a replay più volte osser vato sembrano improntate alla moderazione, ma l’ira di De Laurentiis è contenuta in quell’apparente freddezza che traspare dal black-out ma che non esclude alcun ti po di analisi nel Palazzo: il dossier mnemonico - niente di cartaceo, per ora - è stam pato nel data dase presiden ziale, nell’analisi a trecento sessanta gradi preparata per l’intervento del diesse din nanzi ai taccuini, nella strategia della riflessione d’un Napoli che conta i danni e scopre le beffe: una giornata a Maggio, come da copione, però pure mille e cinquecen to euro di multa all’esterno per la simulazione che la tv nega sia mai esistita.
I CASI - Senza scomodare Tagliavento - terza giornata d’andata, nella Genova ros soblù - ed evitando quindi da quel dì ogni percorso lungo e tortuoso, il Napoli si limita a riguardare i fotogrammi di Udine che irritano ma non inducono a profferir parola sulla svista del guardalinee (palla oltre la linea laterale di un palmo, prima che na scesse il rigore dell’1-0), sul la scelta di Damato (niente penalty a Maggio, però per lui secondo giallo), sull’equi voco generato dal direttore di gara (fallo di Lukovic, già ammonito e dunque da espellere, però cartellino al l’incolpevole e stupito Inler).
MASCHERA E FAZZOLETTI - Racconta chi era sul volo Trieste-Ro ma di dome nica sera, che Damato di Barletta ab bia preferito le cuffie dell’ipod a qualche parolina non proprio ami chevole arrivatagli alle orec chie. Raccontano i siti, il mondo virtuale che trasmet te reazioni reali, che esiste uno ed un solo modo per di menticare il Friuli, ricorrere alla civile ironia: la pañolada in stile Bernabeau è l’idea di Tuttonapoli.net; la maschera di Collina da esibire sugli spalti è la soluzione proposta da Azzurrissimo.it. E i cin que giorni che separano dal l’Inter lasciano spazio alla fertile fantasia d’una tifose ria che si sente vittima di un’ingiustizia, con tanto di prova-tv in mano. Udine è il passato, perché domenica sera ci sarà il pienone e il cli ma di festa, ma il Friuli resta il tormento popolare (e gene rale) che fa preparare fazzo letti bianchi o un clima go liardico, comunque disteso.
Nessun commento:
Posta un commento