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martedì 3 marzo 2009
SPECIAL MOU VS TUTTI
Alla vigilia della semifinale di Coppa Italia con la Sampdoria, Mourinho torna sulle polemiche post Inter-Roma e attacca tutti: "La prostituzione intellettuale non mi piace. Negli ultimi due giorni non si è parlato di una Roma e di un Milan che finiranno con zero titoli, di una Juve che ha conquistato tanti punti con favori arbitrali. Si è parlato di Balotelli e di un rigore che c'è. Ranieri ha provato a telefonarmi. Chiedetegli che cosa volesse".
"STA ARRIVANDO IL GIORNO DELLO SCANDALO"
Tutto qui? Nemmeno per sogno, perché il Mourinho show è appena cominciato. Il portoghese va giù duro con tutte le rivali dell'Inter e non risparmia nessuno. Nel mirino finisce, quindi, come ovvio, anche Ranieri, protagonista del "duetto" con Spalletti a Controcampo: "Ranieri sta con Spalletti ma io sto con Zenga, Delneri e Prandelli che hanno perso tre punti contro la Juve - dice -. Sono con Novellino e Marino perché per loro sarà meglio non giocare e mandare in campo la Primavera. Chissà forse anche per noi sarebbe meglio non giocare perché sta per arrivare il giorno dello scandalo''.
TECNICI IN PRIME TIME
L'origine dei sospetti di Mourinho è presto detto. Un'opinione pubblica "manipolata", che trascura i problemi di Milan e Roma per fare spazio alle polemiche anti-Inter: ''Io non manipolo l'opinione pubblica - continua -, non sono il campione del prime time. Io parlo perché sono obbligato per contratto, perché mi dicono che devo farlo, mentre Ranieri e Spalletti sono sempre nel prime time. Ogni volta che arrivo negli spogliatoi accendo la tv e vedo Spalletti... Non è un gioco a cui voglio giocare. Io non so se loro pagano per essere intervistati, io certo rifiuto dei soldi pur di non essere intervistato. Ho detto di no tante volte. Forse per questo non si parla del Milan a -11, mentre si parla del rigore su Balotelli, che tra l'altro non si può dire che non ci fosse. L'unica gara che abbiamo vinto con un errore a favore è stata a Siena e io l'ho detto. Ma forse sono troppo avanti e si preferiscono conferenze stampa stile Medioevo". E ancora: "Forse sarà l'ultima volta che parlo così in una conferenza stampa - spiega l'allenatore dell'Inter - forse torneremo a quelle conferenze stile medievale, perché io sono troppo avanti, sono troppo bravo. E devo tornare indietro... Ma perché io sono bravo? Non capisco...".
CONTO ALLA ROVESCIA
Logico, quindi, alla luce di tutto questo, che lo Special One non aspetti altro che la fine della stagione: "Mancano novantuno giorni alla fine - dice -, novantuno giorni per poi dire a tutta l'Italia 'Arrivederci e buone vacanze'. Per un mese e mezzo". Prima, però, la sua Inter deve ancora far fronte a qualche impegno, Coppa Italia in primis. Allora, nel Mourinho show, c'è spazio anche per un pensiero - uno - alla semifinale contro la Sampdoria: "E' un'occasione per portare l'Inter alla finale - spiega -. Abbiamo sempre giocato questa competizione in modo serio e adesso ci aspetta una semifinale difficile, contro una Samp che ha il nostro stesso obiettivo. Noi dobbiamo giocare con responsabilità". Già, ma la formazione? "Ibra è fuori. E non giocheranno nemmeno Chivu, Burdisso, Samuel, Santon e Stankovic. Sarà una squadra metà e metà".
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