L'infortunio di Gennaro Gattuso ha portato nella Nazionale di Marcello Lippi quello che sembra poter diventare il suo erede naturale: Antonio Nocerino. Il ct azzurro, dopo aver valutato le candidature dell'udinese D'Agostino e del napoletano Blasi, ha optato per il centrocampista del Palermo, reduce da un ottimo campionato con la Juventus. Uno dai piedi discreti, ma dalla grinta smisurata. Proprio come "Ringhio".
Un premio alla dedizione di Nocerino, che la scorsa stagione si era conquistato il posto da titolare nella Juve di Ranieri, prima che l'arrivo di Sissoko gli togliesse un po' di spazio.
Napoletano classe 1985, Antonio è poi entrato nello scambio che ha portato Amauri in bianconero e in estate ha partecipato alla sfortunata spedizione dell'Olimpica a Pechino 2008, risultando uno dei meno colpevoli del naufragio cinese.
Un giocatore già esperto nonostante i soli 23 anni e che per questo è finito sotto la lente di ingrandimento di Lippi. Che alla prima occasione utile ha deciso di convocarlo.
Certo mercoledì difficilmente scenderà in campo contro la Georgia, anche perché per sostituire uno come Gattuso non è cosa che si può fare dall'oggi al domani. Ma è un segnale.
Un segnale che il futuro dell'Italia campione del mondo sta in quel bacino inesauribile (o quasi) che è l'Under 21. E dove aspettano di essere pescati talenti come Giovinco, Rossi o il neo azzurrino Balotelli.
Un premio alla dedizione di Nocerino, che la scorsa stagione si era conquistato il posto da titolare nella Juve di Ranieri, prima che l'arrivo di Sissoko gli togliesse un po' di spazio.
Napoletano classe 1985, Antonio è poi entrato nello scambio che ha portato Amauri in bianconero e in estate ha partecipato alla sfortunata spedizione dell'Olimpica a Pechino 2008, risultando uno dei meno colpevoli del naufragio cinese.
Un giocatore già esperto nonostante i soli 23 anni e che per questo è finito sotto la lente di ingrandimento di Lippi. Che alla prima occasione utile ha deciso di convocarlo.
Certo mercoledì difficilmente scenderà in campo contro la Georgia, anche perché per sostituire uno come Gattuso non è cosa che si può fare dall'oggi al domani. Ma è un segnale.
Un segnale che il futuro dell'Italia campione del mondo sta in quel bacino inesauribile (o quasi) che è l'Under 21. E dove aspettano di essere pescati talenti come Giovinco, Rossi o il neo azzurrino Balotelli.
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