disordini provocati dai tifosi napoletani durante le prima giornata di campionato hanno spinto il presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese, a presentare una proposta estrema. "Lavoriamo tutti uniti contro la violenza, se necessario arrivando ad installare celle negli stadi in modo da metterci chi delinque, in caso di necessità", ha detto alla presentazione della campagna contro la violenza, promossa dal ministero dell'Interno.
L'esempio dell'Inghilterra non regge: "Siamo in Italia e quindi non si tratta di copiare il modello inglese. Loro hanno un'altra cultura e poi non dimentichiamo che noi abbiamo comunque un'ottima tifoseria fatta di gente per bene che segue le squadre".
L'ipotesi delle celle è una provocazione, ma non troppo. "Certo, in Italia ci sono delle leggi che vanno cambiate - ha aggiunto - e così anche le attività di quegli uomini politici che trovano gusto a difendere quelle persone che dovrebbero andare in galera. Invece, da noi c'è la corsa al padrino politico per la ricerca dei consensi. Noi non dobbiamo imitare nessuno, ma semplicemente dobbiamo cambiare e applicare le leggi, magari mettere se necessario delle celle negli stadi. Così se ci sono delinquenti, si mettono subito in cella e poi si trasferiscono nelle carceri. O siamo forti o è meglio arrendersi. Noi non ci arrendiamo".
Quello che rimane, per ora, è il dispiacere per quanto accaduto: "E' stato un tradimento, un oltraggio al nostro campionato, sono ancora profondamente toccato".
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