Prima i complimenti di Berlusconi ("Buon Milan? Non direi, piuttosto grande Ronaldinho"), quindi la sfida a distanza lanciata a Del Piero. Nel day-after di Dinho c'è un pensiero che va lontano e più precisamente alla sfida alla Juve del prossimo 14 dicembre: "Le mie punizioni? Aspetto Alex, il mio idolo da sempre, per potermi confrontare con lui". Il tutto con una certezza: "Di essere importante come tutti in questo gruppo".
Poi chiaro, prima della Juve c'è altro e c'è, soprattutto, il tempo di ripassare il pareggio di Uefa che in fondo vale una qualificazione anticipata: "Per me è una gioia - spiega Dinho -. Sono molto contento di aver segnato su calcio di punizione perché mi sto allenando molto e i risultati stanno arrivando. Cerco di mettere sempre in pratica quello che provo in allenamento e di essere sempre in forma in modo che le cose vadano bene".
I motivi per sorridere non si limitano ai prodigi balistici. "Arrivando qua speravo che le cose potessero andare bene, sono una persona positiva. La vita, comunque, è fatta così. E' impossibile stare sempre bene. Sono contento di aver iniziato questa stagione nel migliore dei modi dopo un anno brutto trascorso a Barcellona", dice Ronaldinho. "Era la cosa più bella che mi potessi aspettare, ogni giorno vedo che le cose vanno sempre meglio. Qui al Milan mi sento un giocatore importante, esattamente come lo sono tutti i miei compagni". Al di là dei successi personali "per me la cosa più importante è riuscire a vincere titoli con il Milan. Un altro Pallone d'Oro? Se questo riconoscimento mi verrà dato sarò certamente contento".
Resta il tempo per una "stoccata" a Mourinho, che aveva criticato la nostra Serie A: "Ogni campionato ha le proprie caratteristiche. Il calcio spagnolo e' un campionato dove si gioca maggiomente con il pallone. Qui in Italia, invece, il gioco è più fisico, basato maggiormente sulla forza. Sono molto contento di poter giocare qui in Italia. In passato ho avuto la possibilità di giocare in Spagna in una squadra ricca di grandi campioni, ma adesso al Milan mi sto divertendo molto perché sono in un club che possiede molti giocatori forti"
I motivi per sorridere non si limitano ai prodigi balistici. "Arrivando qua speravo che le cose potessero andare bene, sono una persona positiva. La vita, comunque, è fatta così. E' impossibile stare sempre bene. Sono contento di aver iniziato questa stagione nel migliore dei modi dopo un anno brutto trascorso a Barcellona", dice Ronaldinho. "Era la cosa più bella che mi potessi aspettare, ogni giorno vedo che le cose vanno sempre meglio. Qui al Milan mi sento un giocatore importante, esattamente come lo sono tutti i miei compagni". Al di là dei successi personali "per me la cosa più importante è riuscire a vincere titoli con il Milan. Un altro Pallone d'Oro? Se questo riconoscimento mi verrà dato sarò certamente contento".
Resta il tempo per una "stoccata" a Mourinho, che aveva criticato la nostra Serie A: "Ogni campionato ha le proprie caratteristiche. Il calcio spagnolo e' un campionato dove si gioca maggiomente con il pallone. Qui in Italia, invece, il gioco è più fisico, basato maggiormente sulla forza. Sono molto contento di poter giocare qui in Italia. In passato ho avuto la possibilità di giocare in Spagna in una squadra ricca di grandi campioni, ma adesso al Milan mi sto divertendo molto perché sono in un club che possiede molti giocatori forti"
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