"Chi indossa la maglia della Roma non deve avere solo talento, ma anche personalità. I fischi possono anche far bene". Così Montella parla diVucinic e Menez fischiati dai tifosi giallorossi. Il tecnico però non si sente "tradito da nessuno, ogni giocatore sta dando quello che può. Gli atteggiamenti non si possono cambiare perché radicati. Qualche miglioramento c'è stato". "Sotto osservazione? Tutti lo siamo",conclude riferendosi alla nuova proprietà.
"Sarò valutato da questa società o da chi arriverà. Credo che il prossimo allenatore non verrà scelto in base all'età. Verrà valutato se sarà all'altezza, sono sereno. Io farò del mio meglio per metterli in difficoltà", continua Montella.
Poi l'attenzione passa alla seminfinale di Coppa Italia con l'Inter: "Saranno due squadre ferite per il cammino di campionato e Coppa. Ci sono ancora speranze per la Champions League e per l'Inter in Campionato. Noi ci teniamo tantissimo perché siamo a 9 coppe Italia. L'Inter ha valori importanti. La differenza la farà lo spessore dei singoli giocatori. E' una semifinale tra due squadre che si concentrano molto su questo obiettivo. Sarà una partita aperta".
Come detto, Montella difende la sua squadra come gruppo: "Io devo fare tutto quello che rigengo giusto per migliorare il rendimento dei giocatori. Anche io sento cosa dice la piazza. Sarebbe molto comodo per me gettare la croce addosso a qualcuno per avere consenso popolare. Il mio compito è far rendere al massimo i calciatori in base alle loro caratteristiche", aggiunge prima di precisare: "Poi, nello spogliatoio dico e faccio vedere quello che penso".
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