a cura di Antonello Ceci
Intervista al neo allenatore dell' Al Nassr
Le aspettative fino ad un anno fa di Walter Zenga erano sicuramente diverse, i suoi proclami di grande grinta e speranze un giorno di allenare l' Inter si sono irrimediabilmente complicate dopo il fiasco sulla panchina del Palermo che l' ha licenziato dopo 2 mesi di campionato. Il nuovo tecnico del Al Nassr, militante nella serie A araba si è concesso una lunga intervista ai microfoni di Sportmediaset, analizzando il recente passato, il presente, il futuro e qualche frecciatina qua e la. Parlando della sua avventura al Palermo sono nostalgiche ma orgogliose le sue parole: "Per 2 mesi Cavani e Kjaer hanno fatto avanti e indietro per le loro Nazionali, Liverani non c'era, Pastore doveva inserirsi ecc", e prosegue "A me non piace cercare scuse, alibi, racconto solo come stavano le cose. Mi conforta il fatto che quando dissi che la squadra era da primissime posizioni, mi hanno dato del pazzo e invece sul valore del gruppo avevo visto giusto". Poi arriva su quello che rappresenta un sogno infranto, infatti se il Palermo avesse giocato nelle sue mani secondo le aspettative sarebbe stato preso molto probabilmente in considerazione per il post-Mourinho e invece: "Solo grazie a Mourinho che disse di vedermi bene come suo successore, non credo che in società qualcuno abbia pensato seriamente a me". Infine sugli obbiettivi che si pone per qesta nuova avventura: "Punto sempre in alto. Ho una squadra giovane, ma sono ambizioso e voglio trasmetterlo ai ragazzi. Non si può fare un lavoro fatto di obiettivi, premi, aspettative, semplicemente accontentandosi". Insomma Zenga, e estimatori, auspicano che visto il nuovo territorio "l'Uomo ragno" riesca a rinascere dalle sue ceneri come l'araba fenice.
Intervista al neo allenatore dell' Al Nassr
Le aspettative fino ad un anno fa di Walter Zenga erano sicuramente diverse, i suoi proclami di grande grinta e speranze un giorno di allenare l' Inter si sono irrimediabilmente complicate dopo il fiasco sulla panchina del Palermo che l' ha licenziato dopo 2 mesi di campionato. Il nuovo tecnico del Al Nassr, militante nella serie A araba si è concesso una lunga intervista ai microfoni di Sportmediaset, analizzando il recente passato, il presente, il futuro e qualche frecciatina qua e la. Parlando della sua avventura al Palermo sono nostalgiche ma orgogliose le sue parole: "Per 2 mesi Cavani e Kjaer hanno fatto avanti e indietro per le loro Nazionali, Liverani non c'era, Pastore doveva inserirsi ecc", e prosegue "A me non piace cercare scuse, alibi, racconto solo come stavano le cose. Mi conforta il fatto che quando dissi che la squadra era da primissime posizioni, mi hanno dato del pazzo e invece sul valore del gruppo avevo visto giusto". Poi arriva su quello che rappresenta un sogno infranto, infatti se il Palermo avesse giocato nelle sue mani secondo le aspettative sarebbe stato preso molto probabilmente in considerazione per il post-Mourinho e invece: "Solo grazie a Mourinho che disse di vedermi bene come suo successore, non credo che in società qualcuno abbia pensato seriamente a me". Infine sugli obbiettivi che si pone per qesta nuova avventura: "Punto sempre in alto. Ho una squadra giovane, ma sono ambizioso e voglio trasmetterlo ai ragazzi. Non si può fare un lavoro fatto di obiettivi, premi, aspettative, semplicemente accontentandosi". Insomma Zenga, e estimatori, auspicano che visto il nuovo territorio "l'Uomo ragno" riesca a rinascere dalle sue ceneri come l'araba fenice.
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