di Luigi Lupo
A sorpresa passa l'Olanda. Domina nel primo tempo, sparisce nel secondo il Brasile di Carlos Dunga. Il simbolo dell'eliminazione diventa Felipe Melo, passato dall'assist per il primo gol a un fallo durissimo e scandaloso che gli costa il rosso. I verdeoro, come detto, passano in vantaggio con Robinho: la difesa olandese lascia un buco al centro, la palla in verticale di Melo arriva sui piedi di Robinho che batte Stekelenburg. L'Olanda risponde con un tiro di Robben(para Julio Cesar), ma è un fuoco di paglia. Il Brasile continua ad attaccare e rendersi pericoloso. Ci prova Kakà con un tiro da fuori, il portiere devia in angolo. Stekelenburg sempre decisivo sul destro di Maicon. Ma nella ripresa cambia la gara. Su cross di Snejder, Felipe Melo e Julio Cesar pasticciano e la palla supera la linea di porta. Poi su calcio d'angolo arriva il raddoppio: Snejder tocca di testa, Robben corregge in rete. La Selecao è in bambole. L'Olanda si mangia in tre occasioni il terzo gol. Il forcing del Brasile non c'è, l'assalto alla porta dell'Olanda non produce che un tiro di Kakà deviato in angolo. Dunga &Co sembravano la formazione più accreditata alla vittoria del torneo. E invece devono fare i conti con gli Orange.
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