a cura di Ruggiero Daluiso
L’Uruguay, favorita dai pronostici, insegue una semifinale che manca dal 1970. Il Ghana insegue il sogno di un’intero continente.
La Celeste 2010 è chiamata a rinverdire i fasti della formazione di Ghiggia e Schiaffino, che nel 1950 ha fatto piangere i tifosi brasiliani accorsi al Maracanà per la gara decisiva per l’assegnazione del titolo mondiale. Arrivata in Sudafrica a fari spenti e non senza patemi d’animo (spareggio con il Costa Rica), la selezione uruguaiana ha a portata di mano uno storico pass per le semifinali.
Nessun problema di formazione per il ct Tabarez, che confermà l’oramai oliato 4-3-3 con Cavani ed il ‘talisman celeste’ Diego Forlan a supporto dello straripante Suarez.
In difesa ballottaggio tra Godin e Victorino, a centrocampo rispetto alla gara con la Corea Fernandez potrebbe prendere il posto di Alvaro Pereira, con il baby-talento Lodeiro che scalpita in panchina, pronto a subentrare a partita in corso. Le ‘Black Stars’ sono sorprendentemente rimaste l’unica rappresentativa nazionale africana ancora in corsa, nonostante non fossero tra le più accreditate tra quelle del Continente Nero. Ma il ct Rajevic ha, alla vigilia della ‘gara del destino’, molti problemi di formazione. selezionatore ghanese deve affrontare le defezioni del baby-talento Ayew e del sorprendente Jonathan Mensah, ambedue squalificati, e le imperfette condizioni fisiche di uomini cardine quali Boateng, Sarpei, John Mensah (il capitano) ed Asamoah Gyan.
L’ex punta di Modena e Udinese dovrebbe essere regolarmente in campo, mentre c’è grande incertezza su come rimescolerà le carte Rajevic in difesa e sulla mediana. L’unico dato (quasi) certo è il reintegro del ‘ribelle’ Muntari nell’undici titolare. Possibile anche l’innesto di Stephen Appiah.
Nel corso della partita potrebbe trovare spazio la velocità di Osuwu-Abeyie, finora tenuto dal ct Rajevic ai margini dei titolari.
Nessun problema di formazione per il ct Tabarez, che confermà l’oramai oliato 4-3-3 con Cavani ed il ‘talisman celeste’ Diego Forlan a supporto dello straripante Suarez.
In difesa ballottaggio tra Godin e Victorino, a centrocampo rispetto alla gara con la Corea Fernandez potrebbe prendere il posto di Alvaro Pereira, con il baby-talento Lodeiro che scalpita in panchina, pronto a subentrare a partita in corso. Le ‘Black Stars’ sono sorprendentemente rimaste l’unica rappresentativa nazionale africana ancora in corsa, nonostante non fossero tra le più accreditate tra quelle del Continente Nero. Ma il ct Rajevic ha, alla vigilia della ‘gara del destino’, molti problemi di formazione. selezionatore ghanese deve affrontare le defezioni del baby-talento Ayew e del sorprendente Jonathan Mensah, ambedue squalificati, e le imperfette condizioni fisiche di uomini cardine quali Boateng, Sarpei, John Mensah (il capitano) ed Asamoah Gyan.
L’ex punta di Modena e Udinese dovrebbe essere regolarmente in campo, mentre c’è grande incertezza su come rimescolerà le carte Rajevic in difesa e sulla mediana. L’unico dato (quasi) certo è il reintegro del ‘ribelle’ Muntari nell’undici titolare. Possibile anche l’innesto di Stephen Appiah.
Nel corso della partita potrebbe trovare spazio la velocità di Osuwu-Abeyie, finora tenuto dal ct Rajevic ai margini dei titolari.
Ecco le probabile formazioni:
URUGUAY (4-3-3): Muslera; Fucile, Lugano, Victorino (Godin), M. Pereira; Fernandez (A. Pereira), Arevalo Rios, Perez; Cavani, Suarez, Forlan.
GHANA (4-5-1): Kingson; Paintsil, Addy, John Mensah, Vorsah (Sarpei); Annan, Inkoom, Boateng (Appiah), K. Asamoah, Muntari (Tagoe); Asamoah Gyan.
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