«Il primo ad essere rammaricato per quello che è accaduto ieri sera è sicuramente Francesco. Nel finale della gara si è andato un po' oltre, queste non sono cose da Roma, ma nello sport queste cose ci stanno». Il dirigente della Roma, Gianpaolo Montali, stigmatizza così il comportamento di Francesco Totti che ieri sera, nella finale di Coppa Italia persa per 1-0, è stato espulso per un calcione ai danni di Mario Balotelli. Il coordinatore delle risorse umane della società giallorossa, a margine della presentazione dell'11/ma edizione della 'Race for the cure', non ha poi escluso provvedimenti disciplinari nei confronti del numero 10: «Una multa? Sono cose nostre, ne discuteremo nel chiuso dei nostri uffici come sempre. Ma non sono queste le cose importanti, bensì un'analisi a mente lucida per migliorare in vista delle ultime due gare di campionato».
ACCETTIAMO LA SCONFITTA - «Quella di ieri con l'Inter è stata una partita di calcio e basta. Ha vinto l'Inter e gli facciamo i complimenti - ha poi aggiunto Montali - Certo, il percorso con cui siamo arrivati a questa gara lo conosciamo tutti, ma non è il caso di lasciare ulteriori strascichi». Analizzando la gara, poi, Montali ha spiegato che la Roma «poteva fare meglio tante cose. Non dovevamo fare a braccio di ferro con l'Inter ma giocare sulla qualità, come fatto in campionato. Non siamo stati freddi e concentrati e abbiamo perso. Merito all'Inter che è stata brava». «Abbiamo perso una finale, è vero, ma dobbiamo accettarlo, la cultura della sconfitta fa parte dello sport, anche se io non sono abituato a perdere - ha detto ancora il dirigente giallorosso -. Adesso dobbiamo pensare a finire bene la stagione senza dimenticare che è stata comunque straordinaria. Nessuno infatti pensava che potessimo recuperare 14 punti all'Inter - ha concluso - Pensiamo ora alle ultime due gare e a salutare come si merita il nostro fantastico pubblico nella partita col Cagliari».
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